Martin Fourcade: "Grandi parole sulla lotta al doping, ma ogni 3 settimane salta fuori qualcosa di nuovo"

Martin Fourcade: 'Dopo il 2018 potrei darmi al fondo. Ora penso a divertirmi, e sulla Russia dico che...'
Info foto

Francesco Paone

BiathlonBiathlon - Francia

Martin Fourcade: "Grandi parole sulla lotta al doping, ma ogni 3 settimane salta fuori qualcosa di nuovo"

Durante una video-intervista con la televisione francese LC1, Martin Fourcade è stato stuzzicato sul tema doping. Il transalpino ha risposto lasciando da parte il politically correct, dando l'impressione di essere esasperato dall'argomento.

"Anche se ho raggiunto tutti i miei obiettivi, ho la frustrazione di pensare che i dopati mi possano avere 'rubato' parti della carriera, ovvero delle vittorie che sono state conquistate da atleti poi trovati positivi.

Nella vita se rubi qualcosa sei punito e devi restitutire il maltolto. Nello sport non sempre succede. Si fanno grandi parole sulla lotta al doping, ma poi ogni tre settimane si scopre qualcosa di nuovo.

Se mio fratello risultasse positivo non riuscirei più a parlargli. È una questione di valori, di fiducia. Non si può separare lo sportivo che sbaglia dall'uomo".

Parole al fiele quelle del ventottenne catalano, che fanno seguito a un suo tweet altrettanto amaro di qualche settimana fa. Dopo l'esplosione del caso-Johaug, il fuoriclasse di Fort Romeu aveva dichiarato: "Il vantaggio di avere un budget ridotto è quello di non avere medici al seguito. Per stare puliti, bisogna essere poveri".

Martin appare quindi ormai totalmente disincantato in merito alla palude dell'assunzione di sostanze illecite.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
2
Consensi sui social

Ultimi in biathlon

La federazione norge sulla morte di Bakken: Non conosciamo le circostanze relative all'utilizzo della maschera per l'ossigeno

La federazione norge sulla morte di Bakken: Non conosciamo le circostanze relative all'utilizzo della maschera per l'ossigeno

I primi passi dell'inchiesta sulla tragica scomparsa del biatleta norvegese, avvenuta martedì 23 dicembre a Lavazé. Sivert stava utilizzando una maschera per l'ossigeno in modo da simulare gli effetti dell'altitudine, la nota federale e l'autopsia che verrà effettuata nei prossimi giorni in Italia.