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Sfida di nervi nelle mass start di Oberhof. Halvard Hanevold e Martina Glagow fanno festa

Sfida di nervi nelle mass start di Oberhof. Halvard Hanevold e Martina Glagow fanno festa
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BiathlonBiathlon - 10 anni fa

Sfida di nervi nelle mass start di Oberhof. Halvard Hanevold e Martina Glagow fanno festa

Incredibile a dirsi, ma l’8 gennaio 2006 Oberhof – dopo giorni e giorni di nebbia più o meno fitta – è illuminata da un pallido Sole. Le mass start della Coppa del Mondo di 10 anni fa possono quindi andare in scena in un contesto decisamente meno opprimente di quello “ammirato” sinora.

Gli uomini partono a mezzogiorno e il giro iniziale è interlocutorio. Non si può dire altrettanto del primo poligono dove diversi favoriti sbagliano. Sven Fischer, Raphael Poirée, Alexander Wolf, Michael Rösch e Maxim Tchoudov finiscono tutti nell’anello di penalità.

Tra i big escono invece puliti Vincent Defrasne, Ricco Gross e Michael Greis. Come ai giorni nostri nella seconda tornata in testa domina il tatticismo mentre chi ha commesso errori inserisce le marce alte. Di conseguenza si arriva al secondo tiro con distacchi ridotti.

Fortunatamente il poligono rimescola le carte e, una volta esaurite le sessioni a terra, sono i veterani a farla da padrone. Il comando delle operazioni viene preso in solitudine da un perfetto Gross (35 anni), alle cui spalle si attesta un Halvard Hanevold (36) stavolta preciso dopo aver sbagliato in apertura. Il norvegese precede Rostovtsev (33) e Ilmars Bricis (35). Età media dei primi quattro: quasi 35 primavere.

Il primo under-30 è Vincent Defrasne, settimo e autore di un errore. Sbagliano una volta anche Poirée, Fischer, Wolf e Tchoudov, ora tutti fuori dalla top ten così come Greis (2 penalità). Rösch manca addirittura tre bersagli e annaspa nelle retrovie.

Nel terzo giro la situazione si cristallizza perché chi è attardato fatica a recuperare terreno. Al primo tiro in piedi Gross e Hanevold sono precisi e se ne vanno indisturbati con il tedesco a mantenere una decina di secondi di vantaggio sul norvegese. Alle loro spalle risale Defrasne, ora terzo ma distanziato di oltre 20” dalla testa. Il francese precede Bricis, Rozhkov e un Greis che trova lo zero nonostante stia dando fondo a tutte le proprie energie sugli sci. Più indietro Poirée, Fischer e Tchoudov, ancora autori di un errore, mentre Wolf sbaglia tre volte e sparisce dalla contesa.

Nel corso della quarta tornata il distacco fra i primi due si riduce leggermente, mentre dietro nessuno rimonta in maniera apprezzabile per rappresentare una minaccia. La gara si decide quindi con un duello all’ultimo poligono, ma il pathos dura poco. Il teutonico sbaglia 2 volte mentre lo scandinavo è perfetto. Hanevold quindi si invola verso il primo successo dell’inverno, il nono della sua carriera. Sarà anche l’ultimo. L’atleta di Asker gareggerà fino al 2010 e si toglierà ancora parecchie soddisfazioni, soprattutto nei main events, ma non salirà mai più sul gradino più alto (almeno a livello individuale).

Alle spalle del trionfante norvegese si scatena una furibonda lotta per il podio. Poirée trova finalmente lo zero, ma altrettanto fa Fischer che raggiunge il transalpino nel corso del giro conclusivo. Poco dopo la coppia diventa però un terzetto perché anche Tchoudov ha coperto tutti i bersagli e, tenendo un ritmo indemoniato, riaggancia i due più esperti rivali.

In volata il tedesco ha facilmente la meglio e conquista la piazza d’onore, mentre il francese si accomoda sul gradino più basso del podio superando l’esausto russo, quarto. La quinta posizione è appannaggio di Ilmars Bricis, autore dell’unico shoot-out di giornata ma incapace di reggere il confronto sugli sci stretti con gli avversari più quotati.

 Il deluso Gross conclude settimo, superato anche da Sergei Tchepikov, finito nelle retrovie dopo due errori al primo poligono, ma capace di rimontare fino a una onorevole sesta moneta. Una doppia penalità a chiudere relega Greis in ottava piazza e Defrasne in  tredicesima.

Wolf raddrizza parzialmente la sua gara nel finale e conclude dodicesimo difendendo il pettorale giallo. Il teutonico resta in testa alla classifica generale di Coppa del Mondo con 288 punti, tuttavia la sua leadership traballa poiché Fischer si avvicina a 271 e Poirée a 258. Greis resta in quota con 237, mentre l’assente Bjørndalen, fermo a 173, è scivolato al settimo posto superato anche da Kruglov (220) e Rösch (217).

POS

|

ATLETA

|

NAT

|

TIRO

|

TEMPO

1

|

HANEVOLD Halvard

|

NOR

|

1+0+0+0

|

39:00.6

2

|

FISCHER Sven

|

GER

|

1+1+1+0

|

+10.1

3

|

POIREE Raphael

|

FRA

|

1+1+1+0

|

+10.9

4

|

TCHOUDOV Maxim

|

RUS

|

1+1+1+0

|

+11.1

5

|

BRICIS Ilmars

|

LAT

|

0+0+0+0

|

+29.5

6

|

TCHEPIKOV Sergei

|

RUS

|

2+0+0+0

|

+33.6

7

|

GROSS Ricco

|

GER

|

0+0+0+2

|

+37.0

8

|

GREIS Michael

|

GER

|

0+2+0+2

|

+42.9

9

|

ROZHKOV Sergei

|

RUS

|

0+1+0+1

|

+45.3

10

|

TCHEREZOV Ivan

|

RUS

|

2+0+0+0

|

+49.2


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Alle 14.30 prende il via la prova femminile. La gara si fa subito interessante poiché al primo poligono Kati Wilhelm, Anna Carin Olofsson e Uschi Disl mancano un bersaglio. Di conseguenza tutte le donne più performanti nel fondo si trovano a inseguire. Fra le big sbaglia anche Svetlana Ishmouratova, mentre risultano pulite Sandrine Bailly, Martina Glagow, Olga Pyleva, Liv Grete Poirée, Linda Tjørhom e Katrin Apel.

Il secondo tiro a terra porta una precoce scrematura poiché gli errori si sprecano, soprattutto fra chi è già in ritardo. Rimangono al comando in quattro, tutte perfette in ambedue le sessioni. Si tratta di Apel, Pyleva, Glagow ed Ekaterina Dafovska. Bailly, autrice di un errore, è quinta a ben 22”. Sesta una Tjørhom perfetta, ma in grossa difficoltà sugli sci. Wilhelm e Disl devono girare una volta e rimangono a una quarantina di secondi dalla vetta. Olofsson e Ishmouratova invece sono gravate da due penalità e finiscono nei bassifondi della classifica.

La mass start si trasforma in una sorta di gara di precisione poiché il quartetto di testa si difende egregiamente nel giro successivo, mantenendo un apprezzabile margine di vantaggio. Tuttavia, dopo il terzo poligono, le battistrada si dimezzano. Solo Glagow e Pyleva evitano l’infausto anello, mentre Apel lo deve percorrere una volta e Dafovska due.

La bavarese e la russa scappano via con la turingia staccata ora di 15”. La bulgara, già al gancio, esce invece di scena. Anche Bailly sbaglia perdendo ulteriormente terreno dalla vetta e venendo addirittura sopravanzata da Disl, capace di trovare un inopinato zero che la posiziona a poco più di 30” al duo di testa. La ventiseienne francese si trova invece a circa 40” appena davanti a Wilhelm, autrice di un altro errore. Olofsson nel frattempo trova lo zero e prova a rimettersi in carreggiata.

I giochi non sono ancora fatti poiché nel quarto giro le due battistrada si gestiscono, mentre alle loro spalle le inseguitrici non si risparmiano. Apel infatti riesce a riagganciarsi alla coppia al comando, trasformandola in un terzetto. Addirittura un’indiavolata Disl si riavvicina a soli 8” con Bailly e Wilhelm in agguato a una ventina di secondi.

All’ultima sessione di tiro la tensione si taglia con il coltello, ma nel trio di testa non sbaglia nessuno. I connotati del podio si decidono qui perché la pericolosissima Disl manca un bersaglio ed è costretta a rinunciare a far saltare il banco. Anche Bailly deve girare una volta, mentre Wilhelm – seppur trovando una sessione pulita – è troppo distante per  poter impensierire le prime tre.

Nella tornata conclusiva Apel prova a far valere la sua qualità sugli sci, ma Glagow e Pyleva sono più fresche e riescono a rispondere all’esperta teutonica. Dopodiché nel finale la bavarese contrattacca e fa valere il suo spunto veloce tornando al successo dopo un digiuno di oltre un anno.  La russa si attesta alla piazza d’onore confermando di essere in crescita e raccogliendo il primo podio di un inverno sinora deludente. Dal canto suo la veterana di Erfurt paga dazio in dirittura d’arrivo e si accontenta del terzo posto.

Wilhelm conclude quarta e può comunque sorridere nell’ottica della corsa alla Sfera di cristallo perché tutte le avversarie dirette le finiscono alle spalle: Disl taglia il traguardo subito dopo di lei, quinta; Olofsson è invece solamente sedicesima a causa di un disastroso 3 all’ultima sessione; un’opaca Ishmouratova non va oltre la ventesima piazza, peggior risultato del suo inverno. Fra le protagoniste della gara Bailly finisce settima dietro a una Tjørhom incapace di incidere sugli sci.

La classifica generale di Coppa del Mondo vede pertanto Wilhelm allungare a 341 con Olofsson seconda a 308, Disl terza a 305 e Ishmouratova quarta a 283. Zaitseva, ancora quinta, è a 213. In grossa difficoltà Pyleva (198), mentre Bailly (163) rischia di alzare bandiera bianca in tempi brevissimi.

POS

|

ATLETA

|

NAT

|

TIRO

|

TEMPO

1

|

GLAGOW Martina

|

GER

|

0+0+0+0

|

39:05.7

2

|

PYLEVA Olga

|

RUS

|

0+0+0+0

|

+2.0

3

|

APEL Katrin

|

GER

|

0+0+1+0

|

+5.3

4

|

WILHELM Kati

|

GER

|

1+1+1+0

|

+23.8

5

|

DISL Uschi

|

GER

|

1+1+0+1

|

+25.9

6

|

TJØRHOM Linda

|

NOR

|

0+0+0+0

|

+39.2

7

|

BAILLY Sandrine

|

FRA

|

0+1+1+1

|

+1:03.3

8

|

DENKINGER Simone

|

GER

|

1+1+1+0

|

+1:11.8

9

|

HENKEL Andrea

|

GER

|

2+0+1+0

|

+1:22.9

10

|

BECAERT Sylvie

|

FRA

|

1+0+0+0

|

+1:23.4


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Ora solamente due giorni di pausa. Giusto il tempo di trasferirsi a Ruhpolding, dove le ostilità si apriranno l’11 gennaio con la staffetta femminile.

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