Questo sito contribuisce alla audience de

La Coppa del Mondo di snowboard cross per la rinascita di Bergamo? "Ecco il nostro progetto"

Foto di Redazione
Snowboardsnowboard cross

La Coppa del Mondo di snowboard cross per la rinascita di Bergamo? "Ecco il nostro progetto"

Nel cuore della città, a casa di Michela Moioli, già nel prossimo gennaio potrebbe arrivare il massimo circuito. Cesare Pisoni e l'avvocato Franco Vismara ci hanno raccontato tutto.

Una gara della Coppa del Mondo di snowboard cross a Bergamo, nel solco della tradizione azzurra che, nel mondo delle specialità della tavola, ha portato tanti grandi campioni a far tappa tra Modena (ad inizio stagione con il big air nell'ambito di Skipass), Cervinia, Cortina, Carezza, Piancavallo con un esordio di successo lo scorso gennaio e pure Livigno che, poi, ha dovuto rinunciare causa Coronavirus al recupero del PSL previsto lo scorso 10 marzo.

Con la volontà di mettersi alle spalle il terribile periodo che ha colpito in particolare la zona della bergamasca, c'è chi sta lavorando da tempo a questo progetto già in stato decisamente avanzato e che attende solo la ratifica della FIS (e l'evoluzione della pandemia, ma ne parleremo più avanti) per vedere uno spettacolo unico già nel mese di gennaio 2021: la stessa Michela Moioli, vero e proprio simbolo dello sport bergamasco, ne ha parlato nel corso della trasmissione “Puppo&Ambesi Live by night”, svelando come il tutto sia nato “quasi per scherzo, parlandone in auto con Cesare Pisoni, di ritorno da un ritiro a Formia. Sarebbe un sogno e un regalo per tutti i bergamaschi che tanto stanno soffrendo in questo periodo. L'idea è stata colta da Franco Vismara che l'ha portata avanti con convinzione: io ci spero”.

E noi abbiamo parlato con l'avvocato Vismara, patron degli impianti a Chiesa in Valmalenco e presidente del locale Sci Club FAB Snow Eagle, nonché candidato alla presidenza FISI nel 2018 e organizzatore della Coppa del Mondo di big air a Milano negli scorsi anni. “Sostanzialmente manca solo l'ufficializzazione da parte della FIS (che si riunirà in conference call già a maggio, ma potrebbe rinviare le decisioni anche al congresso spostato a settembre in quel di Zurigo, ndr), che ha già inserito la tappa nel calendario provvisorio – ci spiega – Ora siamo fermi a livello organizzativo, anche perchè dobbiamo considerare quale momento drammatico stia vivendo Bergamo. Le risposte sono state positive sotto ogni punto di vista, con grande appoggio da parte dell'amministrazione comunale e del sindaco Gori, molto però dipenderà dall'evoluzione della pandemia.

Se avremo una vita normale nei prossimi mesi, sicuramente andremo avanti perchè ci sono tutte le condizioni per fare l'evento, ma è evidente come sia necessario avere tutte le coperture e le garanzie, aspetto chiaramente delicato per tutti in questa situazione; dovesse andare male, ci riproveremmo per il 2022 per creare una vera e propria classica per lo snowboard, un po' come la 3Tre per lo sci alpino”.

Con il direttore tecnico delle nazionali azzurre, Cesare Pisoni (anch'egli bergamasco), abbiamo approfondito anche gli aspetti tecnici di una gara che sarebbe unica nel suo genere: “Un evento così, nel cuore di un patrimonio Unesco, non si è mai visto nel nostro mondo e varrebbe come messaggio di rinascita. L'avvocato Vismara e Antonio Noris (ex vice presidente FISI e guida dello Sci Club Goggi, un altro simbolo di Bergamo) hanno colto la palla al balzo già dopo le Olimpiadi vinte da Michela, che ne parlò nel corso di un evento. L'idea iniziale era di creare un percorso dalle mura di Porta San Giacomo a Porta Sant'Agostino, ma è risultato troppo complicato chiudere per una settimana quel tratto.

Con l'ok della FIS e l'idea di una gara sprint, anche per creare qualcosa di differente su un tracciato di circa 300 metri e della durata di una quindicina di secondi con varie woops, abbiamo quindi virato per partire dalla piazzetta del borgo storico, in via Porta Dipinta, e sfociare nella zona del Prato della Fara all'altezza della chiesa sconsacrata, con la possibilità di creare un villaggio utile poi anche per altre iniziative legate al mondo della neve e ai giovani.

E' chiaro, la pandemia mette in dubbio tutto quanto, ma noi crediamo davvero si possa realizzare questo sogno”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
2k
Consensi sui social

Più letti in Sport invernali