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TEST: Kastelaar Quattrovalvole, il granturismo in legno

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TEST: Kastelaar Quattrovalvole, il granturismo in legno

Uno sci unico nel suo genere, ricavato da un unica asse di legno, che rimane a vista, su cui sono installate lamine e soletta. Sicuramente in coda agli impianti la curiosità è attirata e ci sono argomenti di conversazione, ma può competere con i modelli di case più blasonate? Ecco il nostro test del top gamma Quattrovalvole

La scommessa:
Della vicentina Kastelaar ne abbiamo già parlato, presentando il catalogo in un recente articolo. L'idea è di quelle ardite: rivoluzionare il mondo dello sci, ritornando alle origini, con l'uso della tecnologia attuale.

Chi sci è:
Lo sci in prova, chiamato Quattrovalvole, è lo sci da granturismo di alto livello proposto da Kastelaar. Tutta la gamma di orienta a sciatori avanzati, e questo è il modello per le curve larghe.

È disponibile "puro" oppure con inserti in carbonio o metallo in punta. Il carbonio rende la spatola più stabile senza appesantirla ed è un carbonio unidirezionale: si flette ma non si piega in diagonale, garantendo stabilità torsionale.

Come va:
La prova odierna è doppia: sia il Quattrovalvole 178cm che 168cm. Stessa sciancratura 114-70-104 ma indole totalmente diversa.

Per prima cosa bisogna dire che sono sciabili. Eccome se sono sciabili. Il legno è tosto e dopo qualche anno di test i tecnici Kastelaar sono riusciti a stabilizzarlo, sotto l'attacco lo sci è abbondantemente alto, più alto di uno sci da gara: di legno ne è stato usato!

Il Quattrovalvole 178cm in prova è la versione senza rinforzi in carbonio e si denota subito una facilità di entrata in curva e una certa leggerezza nei primi 15-20 cm dello sci. Una leggerezza che sulle prime da una sensazione di instabilità nei primi metri di curva, ma che con qualche minuto in più di sciata diventa solo un metodo per entrare velocemente in curva. 

Il raggio di curva è abbastanza elevato e lo si sente tutto, ma dopo essere entrati in curva può decidersi di lasciarsi portare dalla sciancratura oppure di darci dentro e allora le curve si chiudono che è un piacere, con una facilità forse maggiore rispetto ad uno sci "normale".

Ciò che sorprende di questo sci (oltre che sia concepibile uno sci del genere!) è il contatto diretto con la neve. L'assenza di metalli interni (molto sensibili al variare delle temperature) è infatti un pregio che nessuno sci attuale può permettersi. La flessione dello sci è quindi molto pastosa e sempre graduale, senza irrigidimenti o imprevisti. Quanta forza si da, tanta ritorna indietro gradualmente, senza spingere via.

Sulle piste lisce va che è un piacere, mentre sulle rovinate la struttura totalmente in legno trasmette in misura forse eccessiva le asperità e le scalanature: non come reagisce uno sci da gara, diventando instabile e perdendo il contatto con il terreno, ma facendo solo perdere il piacere della sciata e il feeling con il terreno.

Il cortoraggio su questo 178cm è molto complicato, la reattività infatti non è tale da permettere una conduzione perfetta.
Il pregio è che riesce ad adattarsi, pur essendo carving, a sciate anche vecchio stile, in sliding.

 


Il Quattrovalvole 168cm, provato con il rinforzo in carbonio sul puntale, è invece molto più polivalente.
Il raggio di curva è sensibilmente più corto e soprattutto la spatola ha quella consistenza in più che permette di avere subito grande confidenza con questo sci.

Dato il raggio di media grandezza riescono perfettamente sia curve ampie che curve in cortoraggio, con il vantaggio che sul duro e sul ripido non si sposta di molto e garantisce una precisione degna dei migliori RC in circolazione.
È uno sci con cui anche sciatori non evoluti possono entrare molto facilmente in contatto, che difficilmente tradisce le aspettative e che soddisfa in ogni ambito. L'unico neo è forse il raggio di curva ristretto che "impone" di tenere sempre un'andatura media, rendendo poco preciso lo sci se si allunga di molto il raggio.

Il verdetto:
Il progetto Kastelaar è solo agli inizi della sua vita ma già mostra una maturità invidiabile. Sono ancora qualche passo lontani i costruttori più famosi, anche a livello artigianale, ma la strada intrapresa è quella giusta e soprattutto, bisogna sempre ricordarlo, riescono a farci sciare (bene) e soprattutto divertire, su un'unica tavola di legno! Lo sci infatti è solo legno lavorato e stagionato, reso impermeabile con fibra di vetro. E questo è un plus che nessuna casa attualmente sa dare.

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Guarda i vari modelli Kastelaar e le immagini dello skitest di Neveitalia.

6 foto, ultima del Martedì 15 Marzo 2011

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