1960, Squaw Valley

Squaw Valley 1960
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Marco Donna

Olimpiadi

1960, Squaw Valley

L’ottava edizione dei Giochi Olimpici si tenne dal 18 al 28 febbraio nella località sciistica Squaw Valley della California.  Walt Disney fu incaricato di animare la cerimonia d’apertura e l’intero periodo delle Olimpiadi. Parteciparono 648 atleti di cui 502 uomini e 146 donne in rappresentanza di 30 nazioni.

Durante gli undici giorni della competizione, furono disputate 27 prove riguardanti 4 sport, ma con l’esclusione del bob che fu sostituito dal biathlon. In tutto furono assegnate 80 medaglie davanti a circa 250.000 spettatori.

Comparve per la prima volta il pattinaggio di velocità femminile con quattro prove: 500, 1000, 1500 e 3000 metri.  Il russo Evgeny Grishin entrò nella storia del pattinaggio conquistando 4 medaglie d’oro in due giorni consecutivi. Grazie a lui, l’Unione Sovietica si classificò per la seconda volta al primo posto fra le nazioni.

Nei 500 metri l’atleta vinse con un vantaggio di 40 sec e 2/10 e uguagliò il record olimpico stabilito nel 1948 a St. Moritz dal norvegese Finn Helgesen con 43 sec e 1/10. Nei 1500 metri vinse, invece, insieme a Aas Roald, ex aequo come a Cortina, con un tempo di 2min 10 sec e 4/10.

Nello sci nordico il favorito fu lo svedese Sixten Jernberg che si aggiudicò la classifica prova dei 30 km con un tempo relativamente mediocre disputandosi la vittoria con il connazionale Rolf Ramgard il quale accusò all’arrivo un ritardo di 13 sec. Quattro giorni dopo, l’atleta vinse anche la medaglia d’argento nella 15 km sul Monte Kinney Creek.

I finlandesi ebbero la meglio nella prova dei 50 km con una doppietta: Hamalainen privò dell’oro il connazionale Hakulinen, secondo anche  a Cortina d’Ampezzo.

Ma il vero talento delle Olimpiadi Invernali di Squaw Valley fu la statunitense Carol Heiss. A 14 anni aveva già partecipato ai Giochi Olimpici di Cortina d’Ampezzo. Nonostante la sua tecnica e la sua eleganza nel pattinaggio di figura, l’atleta si dovette accontentare dell’argento in quanto l’oro fu assegnato alla sua connazionale Tenley Albright. A 18 anni, Carol Heiss poteva comunque vantarsi di 4 titoli di campionessa del mondo. Il Comitato Olimpico, inoltre, l’aveva scelta per prestare il giuramento in nome dei 648 atleti presenti nello stadio. Il 9 marzo, al suo ritorno, venne organizzata una parata in suo onore nel centro di New York.

Anche nel pattinaggio di velocità emerse una nuova campionessa. La russa, Lydia Skoblikova, ottenne due medaglie d’oro e due record olimpici.

L’URSS dominò ancora una volta la classifica ufficiale delle nazioni con 21 medaglie di cui 7 d’oro, 5 d’argento e 9 di bronzo seguita dalla Squadra tedesca unificata che ottenne per la prima volta il titolo olimpico nell’hockey sul ghiaccio battendo le squadre leader di questo sport, il Canada e l’Unione Sovietica.

L’Italia non vinse nessuna medaglia.

 

 

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