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Prima riunione tecnica a Palazzo Lombardia: la missione di Milano-Cortina 2026 è cominciata

Prima riunione tecnica a Palazzo Lombardia: la missione di Milano-Cortina 2026 è cominciata
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Olimpiadi

Prima riunione tecnica a Palazzo Lombardia: la missione di Milano-Cortina 2026 è cominciata

I Giochi in Italia cominciano a prendere forma dopo un incontro che ha affrontato varie tematiche.

La sede di Palazzo Lombardia ha infatti ospitato la prima riunione tecnica relativa all'organizzazione delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026.

Il Cio era presente con tre consulenti del settore Games Delivery, ovvero lo svizzero Pierre Ducrey, il canadese Tim Gayda e lo scozzese Gavin McAlpine. Il tavolo è stato guidato dal presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Con Thomas Bach, presidente del Cio, ho un accordo non scritto che mi impegna, entro novembre, a garantire la composizione della governance e intendo rispettarlo. Abbiamo quindi definito un cronoprogramma e vedo piena flessibilità e dialogo tra le parti”.

Le prossime date? Il 12 settembre a Venezia dovrebbe esserci un secondo incontro tecnico, ma le riunioni a Palazzo Chigi saranno continue per definire la forma giuridica del comitato organizzatore, che dovrebbe avere sede a Palazzo Lombardia. Entro il 10-11 dicembre ci sarà un nuovo appuntamento ufficiale a Milano, ma il numero 1 dello sport italiano garantisce che “a quel punto la squadra si sarà già insediata”.

Il tre volte campione olimpico Antonio Rossi, sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia con delega ai grandi eventi sportivi, svela alcuni temi della riunione tecnica svoltasi giovedì: “Abbiamo un piano per potenziare il collegamento ferroviario Milano-Sondrio, con un taglio di 20 minuti rispetto ai tempi attuali, a quello stradale Orio al Serio-Lecco e alle Statali 36 e 38, con gli svincoli di Piona e Dervio e di Tirano da sistemare, oltre al prolungamento della tangenziale di Sondrio. Abbiamo anche un sogno: un treno leggero che copra i 30 km da Tirano a Bormio”.

I nodi non mancano, a partire dalla situazione di San Siro e quindi una cerimonia di apertura per la quale Malagò non pone veti: “A noi andrebbe bene sia lo stadio attuale, sia quello ristrutturato che uno nuovo con le relative tecnologie, ma anche eventuali alternative”. A Palazzo Lombardia si è parlato delle criticità legate al budello di Cortina, alla pista lunga di Baselga di Pinè e i lavori da effettuare per lo snowboard a Livigno. Infine, il PalaItalia che a Milano ospiterà l'hockey su ghiaccio, dovrebbe essere pronto per febbraio-marzo 2025, in tempo per un test event.

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