Per Nadia Fanchini in discesa un argento-beffa ma che vale oro, trionfa Marion Rolland

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Per Nadia Fanchini in discesa un argento-beffa ma che vale oro, trionfa Marion Rolland

La discesa femminile dei Mondiali di Schladming regala all'Italia una grande gioia che poteva essere ancora più grande. Nadia Fanchini, scesa col numero 2, ha vinto l'argento ma fino al numero 22 il suo sembrava l'oro più meritato del mondo. Poi, appunto col 22, dopo che tutte le favorite erano finite alle spalle della bresciana, è scesa la francese Marion Rolland che le è finita davanti per 16 centesimi.

Per quasi tutti era la meno indiziata a passare davanti a Nadia ma ricordiamo che nelle finali di Coppa del Mondo dell'anno scorso proprio sulla pista Streicher era stata seconda in discesa e terza in superG raccogliendo i suoi unici due podi nella velocità. Un oro quindi cercato fortemente dalla francese che diventa la più vecchia vincitrice di una discesa iridata a 30 anni e quasi 4 mesi e porta a tre il bottino di medaglie della Francia in questi Mondiali e che è venuto su una pista che gradisce particolarmente soprattutto se il fondo è duro come quello di oggi.

Ma non si può non celebrare l'argento della nostra Nadia, che nei giorni scorsi in prova non andava e piangeva e che ora invece, grazie ai migliori tempi parziali ottenuti negli ultimi quattro segmenti di gara, si proietta di nuovo tra le grandi della velocità dopo tutto quello che ha dovuto subire nel corso della sua carriera, soprattutto il terribile infortunio nel superG di St. Moritz del 2010 che le ha fatto perdere quasi tre anni, questa per la camuna era la quarta discesa da quando era tornata dall'ultimo infortunio al ginocchio facendo da apripista a Cortina nel 2011.

La Francia torna sul gradino più alto del podio in una discesa femminile mondiale dopo il trionfo di Marielle Goitschel a Portillo nel 1966 mentre per l'Italia è la settima medaglia iridata nella specialità, mai nello stesso Mondiale c'era stato un doppio metallo nelle discese maschile e femminile, solo nel 1952 ai Giochi di Oslo quando l'oro di Zeno Colò e il bronzo di Celina Seghi valevano anche per l'iride, per la famiglia Fanchini è la terza medaglia dopo l'argento di Elena a Santa Caterina 2005 e il bronzo della stessa Nadia a Val-d'Isère 2009.

Il bronzo, a 7 decimi da Rolland, va alla tedesca Maria Riesch che bissa con un'altra medaglia l'oro in supercombinata, quarta a 4 centesimi dal podio la prima delle svizzere, Nadja Kamer, quinta la statunitense Julia Mancuso seguita dalla statunitense Stacey Cook, settima la favorita della vigilia, la slovena Tina Maze, ottava la prima delle austriache, Andrea Fischbacher, nona Elena Fanchini raggiante al traguardo insieme alla sorella Sabrina per l'impresa di Nadia, decima e undicesima le austriache Elisabeth Görgl campionessa uscente e Anna Fenninger.

Molte le cadute che hanno allungato i tempi di questa gara tra cui quelle dell'austriaca Stefanie Moser, della tedesca Veronique Hronek, che ha sfondato le reti di protezione, della svizzera Dominique Gisin, atterrata di testa senza conseguenze, e purtroppo anche di Daniela Merighetti mentre Sofia Goggia ha chiuso ventiduesima commettendo un errore molto grave nella parte centrale, la più difficile, dove Rolland e Nadia hanno fatto la differenza regalandosi il giorno più bello delle loro rispettive carriere.

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