Aspen, una pista favorevole alle azzurre. Werner Heel presente a Lake Louise

Tra i rivali degli azzurri un punto interrogativo rimane come sempre Bode Miller: “Non sciavo con i miei sci da discesa dai Giochi di Vancouver, quindi la prima prova l’ho presa come veniva. Faceva davvero freddo e la neve era diversa dal solito, ma è stato bello tornare alla velocità. Mi sono sentito a mio agio”.

Ad Aspen invece vedremo in azione le nostre gigantiste. Un tracciato che sembra si addica alle loro caratteristiche. La stessa Denise Karbon ha dichiarato: “Credo sia una delle piste che si adattino meglio alle nostre. L'anno passato Manuela Moelgg realizzò il miglior tempo nella seconda manche, Federica Brignone salì adirittura su podio e il risultato di squadra fu ottimo. Dopo la seconda porta c'è un cambio di pendenza che  porta su un muro molto difficile. Terminato quello, si entra in un piccolo pianetto. Non più di cinque-sei porte, ma molto stretto, per cui possiamo difenderci. Poi si ricomincia coi dossi e i cambi di pendenza, fino al pezzo finale dove bisogna stringere i denti nonostante la fatica".

Anche l’allenatore Stefano Costazza è convinto dell’ottimo risultato che le ragazze possono portare a casa: “Siamo da podio, da gradino più alto dell podio. In allenamento in gigante, ma anche in slalom, la più in forma è la Moelgg. Il gigante del Colorado è tecnico, ci sono solo sei porte di piano nella parte centrale ma sono ininfluenti. Se non vinciamo qui…”

Le azzurre in gara sono Manuela Moelgg, Federica Brignone, Irene Curtoni, Nicole Gius, Camilla Alfieri e Giulia Gianesini.  Queste ultime due saranno assenti nello slalom di domenica a cui invece parteciperà Chiara Costazza.