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Lockdown in Alto Adige. Da Nova Levante ad Anterselva. Ecco quali sono le "zone rosse"

Lockdown in Alto Adige. Da Nova Levante ad Anterselva. Ecco quali sono le 'zone rosse'
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pg fb Arno Kompatscher

Alto AdigeLOCKDOWN

Lockdown in Alto Adige. Da Nova Levante ad Anterselva. Ecco quali sono le "zone rosse"

Visto l’aumento dei contagi e il nuovo decreto che sta per entrare in vigore, il Presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, ha firmato la nuova ordinanza che prevede il lockdown in Alto Adige.

Saranno chiusi bar, ristoranti e pasticcerie che potranno lavorare con l’asporto fino alle 20 e con il servizio a domicilio fino alle 22. Chiusi anche tutti i negozi, mentre rimarranno aperte farmacie, edicole ed  alimentari. Gli alberghi saranno chiusi per i turisti, ma potranno essere usati per pernottamenti dovuti a motivi di lavoro. Chiuse anche le scuole superiori e le Università, che potranno effettuare la didattica a distanza,  le  palestre, i fitness center, le piscine e le terme. Scatterà il coprifuoco dalle 20 alle 5 eccetto per coloro che escono per motivi di lavoro, salute o altre urgenze.

Il lockdown inizierà mercoledì 4 novembre e terminerà domenica 22 novembre.

Già il 31 ottobre, Arno Kompastescher, aveva firmato l’ordinanza che stabiliva la chiusura per 14 giorni dei seguenti Comuni-cluster: Laives, Malles, Sarentino, Campo di Trens,  Racines, Sluderno, Glorenza, Tubre, Gargazzone, Val di Vizze e Rasun-Anterselva

Oggi, 3 novembre, il Presidente della Provincia di Bolzano ha individuato altri Comuni come “zona rossa” e con un rischio molto elevato di contagio. Si tratta di: Bolzano, Vadena, Braies, Velturno,Villabassa, Meltina, Vipiteno, Egna, Nova Levante, Ponte Gardena e Nalles. In queste località il lockdown inizierà giovedì 5 novembre e durerà due settimane con misure più restrittive: a quelle sopra elencate si aggiunge la chiusura dei nidi, delle materne e di tutte le scuole che potranno effettuere la didattica a distanza. Chiusi anche i servizi alla persona e si potrà entrare ed uscire dai territori solo per motivi di lavoro, salute e urgenze.

In Val Senales e a Solda, al momento, si continua a sciare con gli impianti che viaggiano con capienza ridotta al 50%  come per il trasporto pubblico.

 

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