Questo sito contribuisce alla audience de

Zaino in spalla: 4 giorni di sci tra La Thuile e la Val d'Isere

Funivia DMC
Info foto

Cons Op. Tur. La Thuile

Rifugi sulle piste

Zaino in spalla: 4 giorni di sci tra La Thuile e la Val d'Isere

La Thuile, La Rosiere e Val d'Isere, un viaggio sugli sci di quattro giorni partendo dalla Valle d'Aosta con un  percorso itinerante adatto a tutti gli sciatori che sciano su piste rosse. Per partire bastano poche cose: sci, scarponi e uno zaino con pochi indumenti che vi consentano di trascorrere tre notti in hotel.

Primo giorno. L'appuntamento è alle 8.30 alle funivie di La Thuile dove sarà possibile sciare sulle piste nere, in particolare la Berthod, la cui pendenza massima è del 73%, sede di passate edizioni di gare di discesa libera di Coppa Europa ed omologata per le gare internazionali di Coppa del Mondo che permette di raggiungere La Thuile dopo quasi quattro chilometri di impegnativa discesa. E ancora la pista 25 che dalla vetta del Belvedere si tuffa a valle fino a raggiungere in una miriade di emozioni la partenza della seggiovia Fourclaz Express.
Durante la mattina sciamo a La Thuile che, grazie al collegamento internazionale con la stazione francese di La Rosière, fa parte dell'Espace San Bernardo ed è in grado di offrire con un unico skipass  160 km di piste servite da 38 impianti con una portata oraria complessiva di 58.000 persone l’ora. Un gioiello nelle Alpi Occidentali, una bellissima conca dominata da una parte dal ghiacciaio del Rutor e dall'altra dalla catena del Monte Bianco, la cima più alta di Europa.
Per il pranzo preferiamo i rifugi del versante italiano del comprensorio in quanto si possono gustare prelibati panini con salumi e formaggi locali  e veri e propri pasti a base di piatti tipici Valdostani. Nel pomeriggio ci spostiamo nella parte francese del comprensorio. Da non perdere è la fantastica “snowzone”, un’area dedicata ai veri patiti dello sci estremo con uno snowpark, un border cross e un'aerea di free rider in tutta sicurezza dove si ha la possibilità di scivolare sulla neve vergine e intatta, lungo percorsi segnalati che fuoriescono dalle piste standard, riservati ovviamente agli sciatori più esperti.
Alle 16.00 l'appuntamento è a valle di  La Rosière per prendere il taxi ed incamminarsi verso Val d’Isere dove soggiorniamo due notti.
Info Taxi: se si tratta di venerdì o sabato sera meglio prenotare il giorno prima, altrimenti sono sufficienti 3-4 ore di preavviso:
- Taxi di Bois ludovic, Cell +33 625 894053 (28 Euro in gruppetto di sei persone)
- Taxi Val D'is, Tel: +33 6 99 82 73 74  (30 Euro A/R in gruppetto di sei persone)
- Denis, taxis-bozzetto Tel: +33 6 03 75 03 75 (30 Euro A/R in gruppetto di sei persone)
- Taxi Mont-Jovet Cédric Cell: +33 609 410 146 (35 Euro A/R in gruppetto di sei persone)
Per prenotare l'albergo in Val d'Isere potete visitate questo link
Per la cena consigliamo il ristorante "Chalet du Cret", uno dei migliori tra quelli che abbiamo provato in Val d'Isere, apprezzato sia dai turisti che dalla gente del posto.

Secondo giorno. Finalmente si scia in Val d’Isere,  una della capitali mondiali degli sport invernali, situata nel cuore delle Alpi, nel massiccio della Vanoise in Savoia, nella regione del Rodano-Alpi.  Il comprensorio è  l'Espace Killy che con più di 300 Km di piste si estende su 2000 metri di dislivello dando vita a discese ininterrotte. Il nostro consiglio è di vedere la zona del comprensorio verso la Grande Motte (ghiacciaio, 3656m d’altezza) e l’Aiguille Perce dove suggeriamo la pista nera "The face" utilizzata per la gara di discesa libera nelle Olimpiadi del 1992, e la "Sache" che dalla cima dell'Aiguille Percée scende fino a Tignes Les Brévières. Per la cena consigliamo il ristorante “Le salon des fous”.

Terzo giorno. Ci spostiamo nella parte del comprensorio che ruota attorno a Solaise e al Col de l’Iseran, entrambe servite da diversi impianti, per lo più cabinovie. Uno dei meglio riusciti è quello di Laisinant Express, una seggiovia che collega l’omonimo villaggio (Laisinant appunto) con una catena di monti che si trova al di là della zona di Solaise.
Questa seggiovia offre una ragione valida per provare la pista blu a “L” che scende fino alla vallata: prima della costruzione di questo impianto era necessario riattraversare tutta la città a piedi per poter tornare indietro, mentre adesso il ritorno è molto più semplice, comodo e veloce proprio grazie alla nuova rete di impianti. E se non siete ancora pronti per impegnative discese libere, allora dovreste optare per la pista conosciuta come Verte, che è la più lunga discesa di Val d’Isere. E' una delle piste più battute, misura ben cinque chilometri dalla sommità di Bellevarde fino alla sottostante località di La Daille e la difficoltà è intermedia.
Quindi, nonostante il suo aspetto e la sua reputazione da "dura", la località di Val d'Isere è essenzialmente un vero paradiso per gli sciatori di livello intermedio. Ed infatti, tutte le discese più impegnative e difficili sono confinate al di là dei percorsi principali, in aree ben delimitate.
Alle 16.00 ci ritroviamo nell’area taxi per tornare a La Rosière dove consigliamo di prenotare l'hotel con trattamento di mezza pensione.
Per prenotare l'albergo a La Rosiere potete visitare questo link 

Quarto giorno. Dedichiamo la giornata alle piste di La Rosière. Numerose piste per tutti i livelli che aspettano di essere percorse al cospetto della stupenda balconata sulla Valle Olimpica di Albertville 1992 dai 1.200 mt des Ecudets ai 2.383 mt del colle de la Traversette, sede di un Fortino di guerra. Se le condizioni lo permettono vi suggeriamo la pista Fontaine Froide che si snoda tra alberi ad alto fusto fino a Séez.
In serata rientriamo a La Thuile, da dove ognuno riestra alla propria destinazione.

3
Consensi sui social

Ultimi in Turismo

Spagna, sulla Sierra Nevada stagione invernale con oltre 1 milione di utenti e 149 giorni di apertura

Spagna, sulla Sierra Nevada stagione invernale con oltre 1 milione di utenti e 149 giorni di apertura

Si è conclusa domenica 28 aprile la lunga stagione sciistica sui monti spagnoli della Sierra Nevada, nel cuore dell’Andalusia. Nonostante un avvio contraddistinto da scarso innevamento l’affluenza agli impianti è stata una delle maggiori di sempre, anche grazie alle politiche di diversificazione, che hanno portato quasi il 30% di utenti non sciatori.