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Feller non è più crazy, la chiave è "aver lasciato da parte il gigante". McGrath, che ritorno da campione

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2024 Getty Images

Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Feller non è più crazy, la chiave è "aver lasciato da parte il gigante". McGrath, che ritorno da campione

Voce ai protagonisti del podio nello slalom di Adelboden, con l'Austria che si consola dopo l'infortunio di Schwarz visto che proprio Manuel torna ad indossare il pettorale rosso. Atle Lie McGrath, quasi un anno dopo il nuovo crac al ginocchio, rivede il podio e per due soli centesimi non si è preso la Chuenisbargli come fece il "gemello" Braathen nel 2023.

Uno slalom splendido, una battaglia furente nella bolgia di Adelboden, solo in parte affievolita dalla delusione patita per gli svizzeri rimasti ancora a secco.

Manuel Feller, che già aveva aperto la stagione a Gurgl, è andato a prendersi la seconda vittoria in tre gare stagionali di specialità con due manches davvero molto solide, tanto da far pensare che il vecchio “Crazy Manu” forse non sia più tale e il sogno della Coppa del Mondo di slalom non deve più essere solo un sogno, ma un obiettivo concreto.

Con Schwarz, che gli aveva tolto il pettorale rosso a Campiglio, fuori dai giochi, il vantaggio sugli altri rivali è già importante anche se è proprio in questo mese, con una linea che si potrà tirare solo dopo la notte di Schladming, che si decideranno buona parte dei destini dei rapid gates.

Intanto, con il colpo sulla Chuenisbargli il tirolese ha esultato per la quarta volta in Coppa del Mondo, spiegando che la competitività e soprattutto la stabilità mostrata in slalom è tale grazie anche al sacrificio fatto lasciando decisamente da parte il gigante (e in effetti tra le porte larghe si è notato). “Sapevo di dover attaccare senza remore nella 2^ manche – le parole di Feller a SRF Sport nel post gara di Adelboden – In passato mi allenavo sempre di più in gigante, rimanendo senza energie (e spesso con problematiche fisiche legate alla schiena, ndr). Ora sto dedicando meno tempo alla seconda disciplina”.

Wunderteam che brinda anche al 3° posto di Dominik Raschner, strepitoso in rimonta per il primo podio in uno slalom di coppa, non in assoluto visto che già per il classe '94 era arrivato un 2° a Lech/Zuers, nel parallelo del 2021 dove l'Austria festeggiò pure in quel caso, con Hirschbuehl in trionfo. “Una grande emozione, farlo qui davanti a questo pubblico”, le parole dello slalomgigantista all'ORF.

E si è emozionato eccome, in una gara e un contesto che adora, il meraviglioso Atle Lie Mcgrath visto quest'oggi per il suo ritorno sul podio un anno dopo, con il grave infortunio (rottura del crociato) rimediato al ginocchio nel corso del super-g mondiale di Courchevel lo scorso febbraio. Un talento straordinario che ha accarezzato l'idea della terza vittoria, persa per due soli centesimi a favore di Feller proprio nel rush finale, ma c'è solo gioia nelle parole del 23enne norge che, a mezzo social, ha avuto un pensiero anche per il suo grande amico Lucas Braathen, assieme al quale completò la doppietta proprio in questa gara un anno fa. “Questo è ciò per cui vivo, i tifosi, la pressione, essere in testa con Alexander Steen Olsen dopo la 1^ manche.

Che giornata incredibile, tornare sul podio dopo i tanti mesi di duro lavoro e lacrime. Manca Lucas, grazie a tutto il team e alla famiglia per il supporto”.

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