Con la Discesa di Kvitfjell comincia il rush finale della Coppa del Mondo maschile

Kvitfjell è una delle più importanti stazioni sciistiche della Norvegia. Situata nei pressi di Lillehammer, è diventata famosa per aver ospitato le prove veloci delle Olimpiadi del 1994. Da allora la Discesa ed il SuperG disputati sull'Olympiabakken sono entrati stabilmente nel calendario di Coppa del Mondo con collocazione fra la fine di febbraio e l’inizio di marzo.

L’Olympiabakken è una delle piste più complete della Coppa del Mondo. La partenza – se la gara è disputata nella versione integrale, visto che le costanti folate di vento costringono sovente a partire più in basso – è subito impegnativa: il Gaupereksla (percorso della lince) introduce sull’Orresvingen (fagiano di monte), una curva verso destra che immette sul Wintherhogget, il tratto più ripido al quale segue lo Sletten, un lungo piano che favorisce gli scivolatori.

Il seguente Russispranget – salto di Russi dal nome dell’ex discesista e tracciatore della pista – nonostante consenta agli atleti di andare molto lunghi, non crea alcun tipo di difficoltà; più importante invece è il successivo Myrlihalsen, un salto in curva che fa da preludio alla parte più tecnica della pista: la Elgtraversen, traversa che durante l’anno è popolata da alci, la S-svingen, chicane molto impegnativa, la Bukkerittet, altra diagonale in contropendenza, e il Bøygen, lunga curva verso sinistra che introduce il gran finale.

L’ultima strettissima esse è detta Løftet e immette sullo schuss finale: una curva verso sinistra (Klemma), il Tunnelhoppet, salto sul quale gli atleti praticamente non si staccano da terra, ed il Målhoppet, salto finale che manda quasi sin sul traguardo posto a 190 metri sul livello del mare, il più basso della Coppa del Mondo.

In tutto sono 30 le Discese di Kvitfjell valide per la Coppa del Mondo disputate sinora. L’uomo che numeri alla mano vanta il miglior ruolino di marcia in questa gara è Klaus Kröll: l’austriaco ha infatti vinto 3 volte (7 marzo 2009, 2 marzo 2012 a pari merito con Beat Feuz e 3 marzo 2012), è giunto 1 volta secondo e 3 volte terzo per 7 podi complessivi. Alle sue spalle Stephan Eberharter, con 2 vittorie, 2 secondi e 1 terzo posto, e Didier Cuche, a sua volta 2 volte primo e 2 volte secondo.

A livello di podi, Kröll è sempre primo ed Eberharter sempre secondo, tuttavia a quota 5 top three troviamo anche Lasse Kjus (2 vittorie, 1 secondo e 2 terzi posti), mentre a 4 insieme a Cuche ci sono Michael Walchhofer (1-2-1) e due fuoriclasse che tuttavia non sono mai stati in grado di trionfare sull’Olympiabakken, Kristian Ghedina e Aksel Lund Svindal, entrambi con 2 secondi e 2 terzi posti.

L’Italia ha ottenuto diverse soddisfazioni nella Discesa di Kvitfjell, anche se di vittorie ne sono arrivate solo 2, quella di Werner Heel del 29 febbraio 2008 – prima in carriera per l’altoatesino – e quella di Dominik Paris del 12 marzo 2016. In compenso sono 12 i podi totali: detto dei 4 di Ghedina, Heel vanta altri 2 terzi posti, Werner Perathoner 3 secondi e Pietro Vitalini 1 secondo.

Di Vitalini vengono tuttavia ricordate la delusione per la mancata medaglia ai Giochi del 1994, quando dopo aver dominato le prove patì eccessivamente la tensione in gara chiudendo tredicesimo a causa di due gravi errori nella parte alta, e la vittoria cancellata del 1995, quando era al comando dopo la discesa di 37 atleti prima che la nebbia impedisse la conclusione di una gara che non fu omologata.

Infine, da ricordare il podio della Discesa che assegnò le medaglie di Lillehammer 1994: oro a Tommy Moe, unica vittoria in carriera in Discese di primo livello per l’americano, argento a Kjetil Andre Aamodt e bronzo a Ed Podivinsky.

A Kvitfjell si disputeranno due Discese, una che recupera quella annullata a inizio stagione a Lake Louise che si disputerà venerdì 24 febbraio con partenza alle 11:15, l’altra invece già originariamente in calendario che andrà in scena sabato 25 febbraio a partire dalle ore 12:00.