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In ansia per Grenier, il circo rosa si interroga e Gut-Behrami spiega. "Penso alla salute più che alla coppa"

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Sci Alpinocoppa del mondo femminile

In ansia per Grenier, il circo rosa si interroga e Gut-Behrami spiega. "Penso alla salute più che alla coppa"

L'ennesima caduta, con la canadese protagonista e per la quale si teme un altro infortunio, della tre giorni di Cortina che coincide anche con il recupero della ticinese nei confronti di Shiffrin. Lara non vuole parlare di sfera di cristallo dopo il trionfo in super-g che le ha permesso di staccare anche un mito come Zurbriggen, intanto ha due pettorali rossi sulle spalle.

Un'altra giornata da brividi sull'Olympia delle Tofane, dove non sono mancati i momenti di apprensione per le tante cadute che, anche nel super-g di chiusura del trittico in quel di Cortina d'Ampezzo, hanno caratterizzato una sfida che ha visto uscire trionfatrice la migliore interprete della disciplina nell'ultimo decennio, Lara Gut-behrami.

Si attendono notizie sulle condizioni di Valérie Grenier in particolare, con il circo rosa che rischia di perdere, a partire dall'attesissimo gigante di martedì sulla “Erta” di San Vigilio di Marebbe, un'altra grande protagonista dopo quel volo incredibile della canadese, 3^ nella prima discesa, ieri fuori nella seconda (quando stava andando fortissimo) e oggi out in uscita da Rumerlo, di nuovo in piena corsa per il podio.

Gut-Behrami, dicevamo: con la fantastica prova di questa mattina, la fuoriclasse di Comano è arrivata a quota 41 successi in Coppa del Mondo, uno in più rispetto a Pirmin Zurbriggen, giusto per parlare di campionissimi svizzeri, con l'uscita di Huetter che ha contribuito alla conquista del pettorale rosso pure in super-g, dopo quello strappato a Brignone in gigante a Jasna, anche se in entrambi i casi la valdostana è in piena corsa per riprenderselo.

Soprattutto, la campionessa olimpica è a -195 pt nella generale da una Shiffrin che non si sa ancora quando rientrerà, ma di certo nelle prossime tre gare, ovvero gigante di Kronplatz e doppia gara veloce a Garmisch il prossimo week-end, Gut-Behrami avrà la chance anche per operare il sorpasso. Lei giura di non pensarci, anzi nel post gara odierno ha parlato più che altro dei rischi che non vuole correre da qui a fine stagione, pensando innanzitutto alla salute che, in casa Svizzera, ha visto già colpite nelle due discese Corinne Suter, Joana Haehlen e Michelle Gisin.

Ho iniziato in modo aggressivo, certo, ma il pensiero era proprio quello di non rischiare nulla – le parole di Lara riportate dal “Blick” - Avevo altre priorità oggi, volevo andare forte ma finire in piedi. La coppa generale? Non ci penso. Questi giorni durissimi a Cortina hanno dimostrato ancora una volta quanto sia fondamentale mantenersi in salute. Le tante cadute sono pazzesche, il mio obiettivo è essere ancora integra a marzo, poi vedremo”.

Intanto, sul podio con lei sono salite due atlete che hanno vissuto momenti particolari nell'ultimo anno. Stephanie Venier, a 30 anni, adesso è nel momento migliore della carriera e, dopo il 2° e 1° posto in discesa tra Zauchensee e gara-1 a Cortina, è pure tornata alla piazza d'onore in super-g, come 10 mesi fa a Kvitfjell. “Non ero per niente contenta, mi sentivo come se stessi rallentando – ha spiegato l'austriaca a ORF riferendosi alle sensazioni provate nel corso della gara. Sono riuscita a mantenere una linea più stretta nella seconda parte e ora sono molto felice di poter vivere un momento del genere”.

Kvitfjell che nel 2023, nel corso delle prove, fu fatale a Romane Miradoli di nuovo infortunatasi al crociato: la transalpina, però, sa bene come si torna dai guai fisici e dopo aver lanciato un gran bel segnale a Zauchensee, oggi ha raccolto con un 3° posto di grandissimo significato. Nei 6 super-g rimasti da qui a fine stagione, ci saranno da fare i conti, eccome, con una specialista come lei.

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