La passeggiata di Petter Northug è stata una scelta tattica

Ebbene stando a quanto riportato da NRK tramite l’esperto Fredrik Aukland, non c’è nessun infortunio alla base di tale atteggiamento: “Un sacco di persone anche allo stadio di Canmore non hanno capito che cosa stesse facendo Petter in finale. In realtà è stata una semplice scelta tattica per risparmiare energie in vista dello Skiathlon di mercoledì (oggi, ndr)”.

Le scelte tattiche sono sempre state una parte fondamentale nelle gare multistage di sci di fondo, soprattutto in una lunga e logorante come lo Ski Tour Canada. Tuttavia mai si era assistito ad un atteggiamento così esplicito da parte di uno dei favoriti alla vittoria finale. Aukland continua: “Mi rendo conto che tale comportamento può creare confusione e sembrare antisportivo, tuttavia non viola nessuna regola ed è una scelta che chiunque poteva prendere in considerazione”.

Lo stesso Northug conferma: “Per forza di cose è un Tour molto tattico: in palio ci sono un sacco di Sprint e di secondi bonus anche nelle Distance. Non ho mancato di rispetto a nessuno, Pellegrino non è mai protagonista nelle Distance, io non lo sono stato qui”.

Stando sempre a quanto riportato dal sito della televisione di stato norvegese, anche l’eliminazione in semifinale di Sergey Ustiugov ed il quarto posto di Martin Johnsrud Sundby sono stati dettati da scelte ben precise dei due protagonisti: il russo, che sarebbe in tutti i casi rimasto leader dello Ski Tour Canada, avrebbe preferito evitare un turno; il norvegese invece, una volta accertatosi che non sarebbe riuscito a vincere, avrebbe intenzionalmente evitato la cerimonia di premiazione e tutto il contorno del dopo gara dedicato ai tre sul podio.