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Investimenti in comprensori sciistici, le principali agevolazioni nazionali in vigore per il 2024

Piemonte, alla scoperta delle località dove una famiglia di quattro persone può spendere meno di 100 euro in alta stagione.
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Davide Franchi

TurismoFinanza Funiviaria

Investimenti in comprensori sciistici, le principali agevolazioni nazionali in vigore per il 2024

Dal Fondo Impianti di risalita al credito d’imposta 4.0, l’ultima Legge di Bilancio ha rifinanziato alcune importanti agevolazioni a sostegno degli investimenti per le imprese funiviarie.

Gli investimenti dei comprensori sciistici, in virtù della loro importanza strategica per favorire il benessere economico e contrastare lo spopolamento dei territori montani, fruiscono spesso di importanti agevolazioni sia carattere nazionale che regionale. La numerosità e complessità di alcune di queste agevolazioni, talvolta, non consente di sfruttarle con piena efficacia. Una situazione che penalizza soprattutto le società e enti territoriali proprietari delle aree sciistiche minori.

Tra le agevolazioni confermate e rifinanziate dalla Legge di Bilancio vi è il Fondo per l’ammodernamento, la sicurezza e la dismissione degli impianti di risalita e di innevamento indetto dal Ministero del Turismo. Si tratta di un bando pluriennale che sarà riproposto sino al 2027 e che è specificatamente rivolto alle imprese funiviarie che intendono effettuare interventi di sostituzione e manutenzione straordinaria degli impianti di risalita esistenti. L’agevolazione consente di programmare anche interventi di potenziamento degli impianti di innevamento ed è presente una riserva di risorse finanziarie da destinare a “progettualità innovative in ambito snowfarming”. La pubblicazione del bando per il 2024 è prevista nei prossimi mesi, con una disponibilità originaria di 50 milioni, ulteriormente incrementata di 30 milioni grazie al rifinanziamento dell’ultima manovra finanziaria.

Altre importanti agevolazioni sono quelle correlate al Piano Nazionale Industria 4.0 che includono al loro interno anche gli investimenti in nuovi impianti di risalita, di innevamento, mezzi battipista e sistemi di biglietteria che rispettano i requisiti di beni strumentali tecnologicamente avanzati previsti dalla normativa. Per questi interventi è possibile aprire un finanziamento bancario agevolato dalla Nuova Sabatini, che consente di ottenere in un contributo a fondo perduto pari all'ammontare complessivo degli interessi calcolati al tasso annuo del 3,575% su un piano convenzionale di ammortamento con rate semestrali e della durata di 5 anni. Anche i beni non 4.0 possono fruire del contributo che è tuttavia ridotto al 2,75%.

Altra agevolazione è rappresentata dal Credito d’Imposta 4.0, che viene riconosciuto nelle seguenti percentuali:

  • 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 10% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro;
  • 5% per investimenti tra 10 e 20 milioni di euro.

Il credito d’imposta può essere utilizzato in abbattimento di tutti i versamenti tributari e previdenziali e può essere recuperato in tre quote annuali, una per ciascun anno solare, a partire dalla data di interconnessione del bene in azienda. Anche gli investimenti in beni immateriali 4.0, sino alla soglia di 1 milione di euro, possono fruire di un credito d’imposta determinato nella misura del 15%.

Per gli investimenti di importo rilevante sono stati inoltre rifinanziati i Contratti di Sviluppo per grandi investimenti, gestiti da Invitalia. Prevedono la combinazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per progetti di riqualificazione turistica che possono coinvolgere fino a 5 imprese e che devono perseguire specifiche finalità (alternative tra loro) come un positivo impatto sull’occupazione, il recupero o la riqualificazione di strutture dismesse o sottoutilizzate, l’incidenza sulla filiera turistica, il contributo alla destagionalizzazione dei flussi turistici e la capacità di attrarre investimenti esteri. L’investimento minimo richiesto è di 20 milioni di euro, che si riduce a 7,5 milioni di euro per i progetti turistici localizzati nelle aree interne del Paese (appositamente individuate da uno specifico provvedimento), ovvero che prevedano il recupero di strutture dismesse.

Importante novità in vigore dal 1 gennaio 2024 è rappresentata, inoltre, dal nuovo Regolamento UE sul regime “de minimis” che ha innalzato da 200.000 a 300.000 € il valore della soglia di aiuti di stato di modico valore ottenibili dalle imprese nell’arco di un triennio.

In chiusura un breve sguardo ai bandi destinati ai comuni, dove merita menzione il Fondo per i piccoli comuni a vocazione turistica erogato dal Ministero del Turismo e riservato ai comuni con meno di 5.000 abitanti. Si tratta di un bando pluriennale che sarà riproposto sino al 2025. Sovvenziona interventi innovativi nell’ambito dell’accessibilità, della mobilità, della rigenerazione urbana e della sostenibilità ambientale. Un esempio di intervento perseguibile potrebbe riguardare la diversificazione e la destagionalizzazione flussi turistici di stazioni sciistiche con strutture volte a favorire l’escursionismo e il cicloturismo.

Per maggiori informazioni sui bandi in oggetto e altre agevolazioni per le imprese funiviarie è possibile inviare una mail a finanzafuniviaria@gmail.com all’attenzione di Davide Franchi, dottore commercialista e consulente strategico per comprensori sciistici.

 

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