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Il trionfo mondiale di Foss-Solevaag? Parte dalla Paganella, con nove giorni sulla "Olimpionica"

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Il trionfo mondiale di Foss-Solevaag? Parte dalla Paganella, con nove giorni sulla "Olimpionica"

Lo slalomista norvegese ha preparato l'assalto a Cortina sulle piste trentine: "Pendio perfetto e vario, preparato come in Coppa del Mondo".

Cosa c'è dietro la straordinaria medaglia d'oro del norvegese Sebastian Foss-Solevaag, laureatosi quest'oggi campione del mondo di slalom a Cortina? Talento, sacrificio e determinazione, peculiarità che gli hanno consentito di centrare ai Mondiali italiani ben due titoli, compreso quello nel team event, ma uno dei segreti di questo oro è da attribuire anche a come ha preparato la rassegna iridata con i suoi allenatori, Michael Sutti Rottensteiner e Johnny Davidson.

Dove? Nella skiarea Dolomiti Paganella, ad Andalo. Nove giorni in completa bolla, e non parliamo di quella prevista dalla FIS per l'emergenza sanitaria, con solo allenamento in pista, palestra, relax e buon cibo. Elementi che hanno consentito a Foss-Solevaag di trovare la giusta forma e la giusta concentrazione per le giornate più importanti della stagione.

Lo slalomista scandinavo ha lavorato sulla pista Olimpionica II, completamente riservata al team Norvegia a seguito dell'accordo che assurge questa località sciistica come training center alpino della nazionale scandinava. In particolar modo la pista Olimpionica II si è rivelata strategica nel successo del nuovo campione del mondo, sia per la perfetta preparazione e barratura approntata dai tecnici della società impianti, assieme agli allenatori e con il contributo organizzativo di Marco Dallapiccola, sia per l'analogia con la pista iridata Druscié A.

Le due piste si assomigliano molto per profilo morfologico e anche per i dati tecnici: La partenza del tracciato di Cortina era a 1710 metri, quello di Andalo a 1680, l'arrivo rispettivamente a 1490 e 1480 mt, con un dislivello di 220 metri sulla pista veneta e 200 per quella trentina.

La pendenza massima sul pendio iridato è del 60%, quella che ospita da dieci anni la Coppa Europa al 52% e le due pendenze medie sono del 40% rispetto al 37%. “Sono state giornate di allenamento di alto livello quelle svolte in Paganella - aveva dichiarato Sebastian al termine dell'ultima sessione di allenamento prima di volare in elicottero verso Cortina - Ad Andalo ci alleniamo sempre bene, con piste riservate esclusivamente a noi, senza interferenze e abbiamo a disposizione tutto ciò di cui abbiamo bisogno.

Il pendio dell'Olimpionica ha tutte le caratteristiche per un allenamento completo con variazioni di pendenza e terreno sempre preparato come in Coppa del Mondo”.

E dopo il trionfo: “Ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato a centrare questo risultato, a partire dai miei tecnici e pure gli amici della Paganella e del Trentino”, ha commentato in albergo festeggiando con la propria squadra. La nazionale norvegese ora è attesa quanto prima in Trentino e in Paganella, per celebrare con gli amici italiani la doppia medaglia d'oro di Foss-Solevaag. Fra i messaggi inviati al neo campione del mondo non è mancato quello del CEO di Trentino Marketing, Maurizio Rossini. “Sebastian, you are amazing”.

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