De Aliprandini incredulo: "E' un sogno, proprio nel Mondiale di casa. Eravamo il brutto anatroccolo"

Una medaglia da sogno, inaspettata anche se girava attorno al podio da tanto tempo e il giorno giusto, prima o poi, sarebbe dovuto arrivare anche perchè la condizione era ottima, come aveva dimostrato pure in parallelo (concludendo al 5° posto la prova individuale, con tanti rimpianti).

Dall'abbraccio con Walter Girardi a quello con la fidanzata Michelle Gisin, Luca De Aliprandini ci ha emozionato e si è emozionato per un risultato grandioso, la medaglia d'argento nel gigante iridato sulla “Labirinti”, una pista che ha mandato in crisi tutti i big della disciplina e sulla quale invece il trentino si è esaltato.

“E' quasi incredibile, il podio è sempre stato un tabu, ultimamente mi ero detto che ormai non avrei più dovuto attenderlo – ha raccontato Luca ai microfoni di Rai Sport nell'immediato post gara – Ho cercato di mettere in pratica quanto studiato, tenendo il tempo giusto sul muro, ma con questo buio e il segno per terra non era proprio facile. Non sapevo quanto fossi veloce, ma anche nella prima manche era così. Pinturault? Credetemi, era difficile anche per lui visto che rispetto a questa mattina la pista non era più liscia. Io ho cercato di tenere le linee senza spingere, lui probabilmente ha spinto troppo sul muro iniziale.

La svolta della carriera? Penso sia semplicemente un sogno, fare il primo podio proprio nel Mondiale di casa...

Quando ho visto secondo sul tabellone, a momento non stavo in piedi dall'emozione; è una medaglia per tutta la squadra, che rappresenta un po' la storia del brutto anatroccolo, visto che siamo stati insultati e criticati per anni. Il lavoro ha pagato, grazie ai tecnici che fanno di tutto per noi. E io ringrazio anche le persone che mi hanno sempre aiutato”.

Una gioia condivisa con tutta la squadra, da Borsotti (uscito nella 2^ manche) a Tonetti (alla fine 12°). “Volevo cambiare marcia rispetto alla prima, ma ho commesso qualche errorino – ha spiegato il bolzanino dopo la sua prova - Dispiace per un Mondiale di casa, l'obiettivo era la top ten, mi devo accontentare di questo piazzamento ma se arriva la gioia con Luca...”. Ed è arrivata, così come una splendida top 15 per Giovanni Franzoni: 23° dopo la prima, il 19enne bresciano ha conquistato i primi punti a livello di WCSL nella disciplina, concludendo 14° nel suo primo Mondiale. “Non sapevo neanche se avrei gareggiato nella 2^ manche, fatico a camminare per il forte mal di schiena – ha raccontato - Fisio e dottore mi hanno aiutato: sono felice, anche se avrei potuto fare meglio nell'ultima parte. Il mio bilancio mondiale è chiaramente positivo”.