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Cercasi padrona per la Coppa del Mondo femminile

Durissimo sfogo di Anna Fenninger: 'Sono stanca delle bugie altrui, ho la coscienza pulita'
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Getty Images / AFP

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Cercasi padrona per la Coppa del Mondo femminile

“Cercansi avversari per Anna Fenninger e Marcel Hirscher”, avremmo voluto titolare la nostra presentazione della nuova stagione dello sci alpino. Invece, dobbiamo sdoppiare le due presentazioni a causa del gravissimo infortunio al ginocchio destro di cui è stata vittima oggi la 26enne del Salisburghese.

Di colpo la Coppa del Mondo femminile è stata decapitata, visto che nella stagione che incomincia sabato mancheranno le protagoniste di uno dei più straordinari duelli della storia dello sci alpino che è durato fino all’ultima manche dell’ultima gara, il gigante di Méribel, e cioè Tina Maze, ferma per anno sabbatico, e, appunto, Anna Fenninger. Chi può raccogliere l’eredità dell’austriaca? Noi proviamo a fare cinque nomi, in rigoroso ordine alfabetico.

Lara Gut - La 24enne ticinese ha l’età giusta, ha cambiato materiali scegliendo i titolatissimi Head ed è quella che potenzialmente ha le maggiori possibilità di centrare il bersaglio perché può fare benissimo in tre specialità e quest’anno oltretutto non avrà neanche l’ossessione dell’oro nel grande evento da vincere a tutti i costi, il suo problema è la mancanza di continuità perché in molte, troppe occasioni, tende a strafare rischiando troppo. La sensazione è che se non vince quest’anno la Coppa del Mondo, con Mikaela Shiffrin che minaccia di darsi alla polivalenza e quindi di dominare per parecchi anni, potrebbe non vincerla mai più.

Viktoria Rebensburg - Poco pubblicizzata rispetto a molte sue avversarie che sono molto più fotogeniche di lei la 26enne tedesca malgrado si sia infortunata al termine della scorsa stagione si è allenata bene ed è data molto in forma, ha dimostrato di poter andar forte nella velocità e se torna a essere dominante o quasi in gigante ha davvero grosse chance.

Mikaela Shiffrin - Se la 20enne del Colorado si mette a fare il fenomeno anche in gigante non ce n’è per nessuno. Tuttavia il collega Gianmario Bonzi di raceskimagazine.it ha riportato che Mikaela esordirà in superG a Lake Louise il 6 dicembre. Tutto sta a vedere se la ragazza insisterà nel tentativo velocità e, se insisterà, come riuscirà a gestire le forze per non perdere smalto soprattutto in slalom. In ogni caso, se già quest’anno centrerà il bersaglio la sua sarà la prima di una lunghissima serie di sfere di cristallo assolute.

Lindsey Vonn - La statunitense ha la possibilità di dominare ancora in discesa e superG ma le sue condizioni sono un’incognita assoluta. Certo, se tornasse padrona della velocità e facesse punti preziosi anche in gigante, in linea di massima lei è l’unica di questo pokerissimo di campionesse a sapere già come si vince la coppa assoluta, visto che in bacheca ne ha già ben quattro.

Tina Weirather - Più o meno come Lara Gut ha la possibilità di far bene in tre specialità, con un po’ meno colpo del ko ma con un po’ più di continuità rispetto alla svizzera. Certo è che a 26 anni ha già avuto una quantità industriale di infortuni e il rimanere in buona salute sarà condizione necessaria per puntare alla Grande Coppa.

Aggiungiamo una cosa che riguarda le azzurree che quindi naturalmente non riguarda la Coppa generale. Oltre a Fenninger e Maze non rivedremo in pista, tra le altre, Nicole Hosp, Kathrin Zettel, Andrea Fischbacher, Dominique Gisin, Jessica Lindell Vikarby e molte altre che non nominiamo perché la lista delle atlete ritirate prima di questa stagione, o in anno sabbatico nel caso della slovena, è lunghissima. Per questo le italiane devono, ripetiamo, devono, fare il salto di qualità specialmente in gigante (dove qualche atleta, viste le numerose defezioni, potrebbe forse anche lottare per la coppa di specialità) ma anche in superG o magari in discesa, anche se nella velocità l’età media è più alta (non in slalom dove i talenti o non ci sono o non si esprimono più con continuità come Chiara Costazza o sono ferme da troppo tempo come Michela Azzola). E il salto di qualità significa fare podi ma anche, possibilmente, vittorie. Già conquistarne tre, visto che nelle ultime sette stagioni le azzurre ne hanno conquistate la miseria di due, sarebbe già un buon punto di partenza visto che molte delle ragazze sono ancora giovani o giovanissime.

In quanto ad Anna, il dispiacere per non vedere la bella regina dello sci in pista nella stagione che sta per iniziare è tanto, oltretutto era un’atleta ancora integra fisicamente ma purtroppo nello sci alpino a livello agonistico l’infortunio è sempre dietro l’angolo. Già la scorsa primavera per lei era stata pessima per la diatriba con la federsci austriaca, poi il problema al tendine rotuleo del ginocchio destro, lo stesso che oggi è completamente saltato per aria. Alla sua età un’altra regina dello sci, Katja Seizinger, abbandonò l’agonismo dopo un gravissimo infortunio ma a entrambe le ginocchia. Siamo certi che questo non sarà un addio definitivo perché Anna ha la testa e la determinazione giuste per recuperare e tornare alle gare nella stagione 2016-2017 e le auguriamo di cuore che possa farlo.

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