All'ombra del Sassolungo si è concluso il lavoro di Vlhova pre Sankt Moritz. Magoni: "Mi accontento della top 20"

“Un training perfetto”. Così l'ha definito Livio Magoni, al termine della quattro giorni di lavoro che ha visto Petra Vlhova, così come aveva fatto nel pre parallelo di Lech, impegnata sulle nevi di Plan de Gralba.

All'ombra del Sassolungo, nel cuore della Val Gardena, la fuoriclasse slovacca ha preparato al meglio i primi due appuntamenti stagionali con la velocità, ai quali arriverà da leader di Coppa del Mondo e con la volontà di prendersi altri punti importanti, seppur correndo in difesa rispetto a rivali più abituati ad una disciplina come il super-g, tra l'altro pensando a quanto sia complicata la pista di Sankt Moritz.

Per le gare di sabato e domenica, lo stesso Magoni dice chiaro e tondo: “Andiamo senza alcun obiettivo, è una pista che Petra non ha mai fatto e... sarei contento di due top 20”. Certo, la qualità di Vlhova è indiscutibile anche in prospettiva velocità, guardando i progressi fatti nella scorsa stagione, basti pensare al 4° posto proprio nell'ultimo super-g a La Thuile. Altrettanto vero che Sankt Moritz è una pista particolare e il tecnico bergamasco sa bene quanto sia necessario o meno spingersi al limite.

Oggi lo spostamento verso la località dell'Alta Engadina, dopo aver salutato e ringraziato ancora una volta Igor Marzola e il Rifugio Emilio Comici per l'ospitalità e l'organizzazione: “Tutto è andato al meglio, con allenamenti e test materiali di qualità, grazie anche al supporto di Peter Runggaldier”, spiega ancora Magoni, con la stessa figlia del mitico “Runghi”, la giovane Teresa, che ha avuto la possibilità di allenarsi con Petra e dare un supporto.