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Gigante di Furano, lunedì 20 febbraio 1995

La Coppa di Tomba 20 anni dopo – Gigante di Furano, lunedì 20 febbraio 1995
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Sci AlpinoLa coppa di Tomba

Gigante di Furano, lunedì 20 febbraio 1995

La due giorni di Furano si conclude con lo slalom gigante, ultima prova fra i pali larghi prima delle finali di Bormio, originariamente previsto per il sabato precedente ma slittato a causa del maltempo al 20 febbraio 1995. 

Con la Coppa del Mondo ormai saldamente nelle sue mani, per Alberto Tomba è importante racimolare punti per la conquista della coppetta di specialità, ultimo obiettivo stagionale rimastogli. E invece il Giappone si dimostra ancora una volta tabù per il campione di Castel de’ Britti: terzo dopo la prima manche a soli 7 centesimi da Jure Košir, la Bomba finisce fuori nella seconda, tornando in Europa con un doppio zero inedito se si considera che fino a quel momento, giganti di Tignes e della Val d’Isere a parte, aveva sempre vinto. I giornalisti si scatenano parlando di crisi di Tomba e di Coppa del Mondo a rischio, commenti a dir poco esilaranti se si considera l’irripetibile stagione disputata sino a quel momento e l’ampio vantaggio che ancora vanta sui rivali più credibili.

I soli a tornare a casa delusi sono i suoi fan giapponesi, che lo adorano come una rockstar ma che non sono mai riusciti – e mai riusciranno – a vederlo trionfare sulle proprie nevi. L’unica classifica ancora in ballo è invece quella di slalom gigante, che vede Tomba sempre in testa ma con Košir, Strand Nilsen, Åmodt, Von Grünigen e Kälin racchiusi in meno di cento punti e pertanto ancora teoricamente in corsa per superarlo.

Il gigante di Furano viene vinto da Mario Reiter, al primo successo in carriera, che completa una due giorni trionfale considerando il secondo posto ottenuto in slalom. Secondo è Košir, ancora una volta incapace di sfruttare l’errore del suo più grande avversario e la prima posizione a metà gara, venendo battuto da Reiter di appena 11 centesimi. Il podio è completato da Harald Strand Nilsen che precede i suoi più illustri connazionali Lasse Kjus e Kjetil Andre Åmodt, tornati competitivi troppo tardi per poter sperare in una rimonta nei confronti di Tomba.

Se il giorno precedente in slalom Fabio De Crignis era riuscito a conquistare la prima top ten stagionale dell’altra Italia, i gigantisti non migliorano i loro standard, terminando come di consueto nelle retrovie. Il migliore è Ivan Bormolini diciottesimo a 3”70 da Reiter; a punti, ma staccati di oltre 5 secondi, anche Sergio Bergamelli ventunesimo e Gerhard Königsrainer ventiduesimo.

In classifica generale Alberto resta al comando con 1050 punti contro i 700 dell’innocuo Košir, al quale restano solamente le due gare tecniche di Bormio a disposizione, e i 603 di Girardelli, anche lui fuori nel gigante di Furano. Quarto Åmodt, che tuttavia paga quasi 500 punti probabilmente irrecuperabili nonostante il calendario: il Circo Bianco infatti si sposta in Nord America per quattro prove veloci fra Whistler e Aspen che anticipano le due di Kvitfjell prima del gran finale di Bormio. Seicento punti in più a disposizione dei discesisti, ai quali comunque servirebbe un miracolo per completare un clamoroso ribaltone.

SLALOM FURANO 20 FEBBRAIO 1995 – CLASSIFICA FINALE
1. REITER Mario (AUT) 2:38.92
2. KOŠIR Jure (SLO) +0.11
3. STRAND NILSEN Harald Christian (NOR) +0.25
4. KJUS Lasse (NOR) +0.30
5. ÅMODT Kjetil Andre (NOR) +0.37

18. BORMOLINI Ivan (ITA) +3.70

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