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Il panorama delle coppie di artistico in vista della prossima stagione

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Il panorama delle coppie di artistico in vista della prossima stagione

Il nuovo quadriennio olimpico non vedrà tra i protagonisti una serie di coppie di artistico che hanno indelebilmente segnato la storia degli ultimi lustri.

Come da tempo annunciato, Savchenko/Szolkowy e i cinesi Pang/Tong hanno terminato la rispettiva carriera agonistica fianco a fianco, ma se i veterani asiatici e il pattinatore tedesco abbandoneranno le competizioni, Aliona Savchenko proverà con un altro partner a conquistare quel titolo olimpico assente nella ricca bacheca.

E’ chiaro come nello scenario attuale il Paese da battere sia la Russia con Cina e Canada quali principali alternative.

La Russia parte da diverse certezze e può vivere senza patemi il dissolvimento di alcune coppie di prima fascia. I punti fermi saranno Volosozhar/Trankov, campioni olimpici in carica, Stolbova/Klimov, secondi classificati in tutte le gare che contano dell’anno solare 2014, Antipova/Maisuradze, sodalizio dal potenziale ancora tutto da scoprire, e Tarasova/Morozov, reduci da una brillante carriera juniores e già convincenti nelle rare apparizioni nella categoria maggiore. Inoltre, da quanto si è appreso, dovrebbero essere ai nastri di partenza anche Kavaguti/Smirnov, assenti nella stagione appena conclusa a causa di un serio infortunio patito in autunno da Alexander Smirnov. Sul fronte delle separazioni, a quelle ormai datate di Martiusheva/Rogonov e Astakhova/Kurdyukov, si è aggiunta negli ultimi giorni quella ben più dolorosa di Bazarova/Larionov, entrambi decisi a proseguire la carriera con altri partner. Yuri Larionov, così come Volosozhar/Trankov, Stolbova/Klimov e Tarasova/Morozov, continuerà ad allenarsi con lo staff diretto da Nina Mozer e, se non ci saranno intoppi di natura burocratica, pattinerà insieme all’estone Natalia Zabijako, che lascerà il precedente compagno Alexander Zaboev. Da quanto si è appreso, la nuova coppia avrebbe intenzione di gareggiare per la Russia, ma la federazione estone non ha accolto di buon grado quanto avvenuto e sembrerebbe decisa a rendere più complesso del solito il trasferimento della pattinatrice impedendole così di prendere parte per diciotto mesi alle competizioni internazionali (con decorrenza dai Mondiali di Saitama). Tuttavia, alla luce della numerosa e qualificata concorrenza interna, la logica vorrebbe che la coppia difendesse i colori estoni, ma in questo caso verrebbe meno il supporto della Russia e si creerebbero problemi di carattere logistico. Vera Bazarova, invece, pattinerà insieme ad Andrei Deputat, quarto negli ultimi Mondiali juniores in coppia con Vasilisa Davankova. Bazarova/Deputat saranno allenati da Oleg Vassiliev. Per quanto riguarda, invece, Vigalova/Zakroev, coppia scuola Perm terza classificata negli ultimi mondiali juniores, si attendono i nuovi regolamenti ISU per capire se cambierà il limite di età per rimanere in categoria inferiore. Da verificare anche il futuro di Gerboldt/Enbert, coppia per ora di stanza a San Pietroburgo, che, anche per via dei numerosi infortuni, non è riuscita nel tempo a spiccare il volo dopo un convincente inizio. Attualmente, gli allievi di Oleg Vassiliev, di concerto con il loro tecnico, starebbero valutando l'opportunità di abbandonare San Pietroburgo. Tra le coppie di nuova formazione va ricordata Astakhova/Rogonov, mentre si mormora che Davankova, dopo la separazione pacifica da Deputat, possa pattinare in categoria junior con Maxim Bobrov, orfano di Nagalati squalificata per doping.

La Cina, nonostante il ritiro dei veterani di lungo corso Pang/Tong, può guardare al futuro con fondate ambizioni. L’avvento a responsabile di settore del multidecorato Hongbo Zhao è stato fondamentale per porre fine alla crescente rivalità tra Bin Yao e Bo Luan. Non a caso, fin dalla scorsa estate, la direzione delle quattro coppie di vertice è stata presa dal campione olimpico del 2010 che ha deciso da subito di avvalersi della collaborazione del suo storico mentore Bin Yao. La scuola cinese potrà contare su Peng/Zhang, reduci dal quinto posto nei Mondiali di Saitama e decisi a proseguire fino al 2018, Sui/Han, trionfatori nell’ultima edizione dei Four Continents, Yu/Jin, imbattuti in stagione a livello juniores, e Wang/Wang, ottimi quarti nella Coppa di Cina, unica gara di rilevanza internazionale disputata.

Sul fronte canadese, Duhamel/Radford, sul podio nelle ultime due edizioni dei Campionati mondiali, proseguiranno la carriera agonistica, anche se l’intenzione di arrivare al 2018, espressa con entusiasmo da Meagan Duhamel, andrà verificata anno dopo anno per stessa ammissione di Eric Radford, di norma più riflessivo e silente. Anche gli abbonati ai quarti posti Moore-Towers/Moscovitch, in controtendenza con le voci circolate insistentemente prima dei Mondiali di Saitama, dovrebbero proseguire almeno per una stagione, ma al riguardo si attende una conferma ufficiale. Lawrence/Swiegers, da anni terza coppia nel ranking interno, aspetteranno, invece, l’estate prima di scogliere i dubbi circa il loro futuro. Per il resto, va registrata la separazione di Purich/Tran, mentre Purdy/Marinaro, nonostante le giustificate riserve sulla loro compatibilità fisica, dovrebbero continuare la partnership. Va però rimarcato come Natasha Purich faccia già coppia da qualche settimana con Rob Schultz. Infine, i promettenti Orr/Simpson resteranno in categoria junior, a differenza di Hancherow/Killing, che, causa raggiunti limiti di età, saranno costretti a salire di livello senza troppo speranze.

La situazione statunitense risulta piuttosto intricata. Al momento, sembrano certi di essere al via della prossima stagione Zhang/Bartholomay, Scimeca/Knierim, Kayne/O’Shea e i campioni nazionali juniores Aaron/Settlage, non più eleggibili per la categoria inferiore. Sono, invece, da tempo ufficiali le separazioni di Davis/Brubaker e Donlan/Speroff. Rottura in vista anche per Denney/Couhglin e per Castelli/Shnapir, coppie di vertice del movimento alle prese con problemi di differente natura. Si attendono notizie anche da Denney/Frazier, che dovrebbero aver superato una piccola crisi attraversata a febbraio, e Leng/Leduc, altra coppia in forte odore di separazione.

Il Giappone potrà ancora contare su Takahashi/Kihara, che però hanno finora lasciato perplessità riguardo la loro compatibilità tecnica. La seconda forza in campo è rappresentata da Suto/Chizhikov, coppia di recente formazione ancora distante da un livello di competitività accettabile.

Nel vecchio continente, capitolo russo a parte, c’è attesa per le decisioni di Ingo Steuer, attualmente impegnato nello sfogliare la margherita. Il tecnico tedesco dovrà, infatti, valutare se affiliare la nuova coppia Savchenko/Massot alla Francia o alla Germania.  Chiaramente, il problema non è legato alla concorrenza interna, ma al supporto che verrà garantito ad atleti e staff tecnico. La Francia, superata senza alcun rimorso la separazione di Popova/Massot, ripone importati speranze nei progrediti James/Cyprès, reduci da una stagione di alto livello nonostante i problemi fisici di Morgan Cyprès. Inoltre, si vocifera di un possibile passaggio di Brian Joubert alla categoria coppie di artistico, ma non è chiaro con quale partner. Sul fronte tedesco, archiviato il ritiro di Robin Szolkowky, i coniugi Wende decideranno a breve se continuare o meno la carriera agonistica, mentre dovrebbero essere ancora della partita i finora incompiuti Vartmann/Van Cleave. La buona notizia riguarda i promettenti Prölß/Blommaert, che diventeranno finalmente eleggibili per i Campionati ISU senior.

C’è fermento anche in Gran Bretagna, nell’attesa di capire quale sarà il futuro dei veterani di lungo corso Kemp/King. Il movimento britannico avrà comunque a disposizione i giovani Fancy/Boyadj, già vincitori del titolo nazionale, e Yankowskas/Gaman, coppia di recentissima formazione attualmente di stanza a Boston.

Al momento, causa la separazione tra Davidovich/Krasnopolski, arrivati dal nulla a disputare i Giochi Olimpici, Israele è priva di una coppia di artistico, ma non è escluso che Evgeni Krasnopolski riesca come d’abitudine a trovare in estate una nuova partner.

In Ucraina, si dovrebbe rinnovare la lotta interna tra Usmantseva/Talan, frenati nell’ultima stagione dai problemi fisici di Elizaveta Usmantseva, e Lavrentieva/Rudyk, finora mai convincenti nelle apparizioni internazionali.

Sul fronte italiano, salvo sorprese last minute, saranno cinque le coppie eleggibili per la categoria senior. I già navigati Berton/Hotarek e Della Monica/Guarise saranno affiancati da Foresti/Demattè, sodalizio nato nello scorso autunno, e Cernuschi/Ambrosini, ottavi negli ultimi Mondiali juniores, senza dimenticare Manacorda/Macii, destinati ad essere il punto di riferimento azzurro nella categoria juniores.

Infine, proveranno a recitare un ruolo anche Austria con Ziegler/Kiefer, Bulgaria con Makarova/Kenchadze e Bielorussia con Paliakova/Bochkov, tutte coppie formate da pattinatori nati negli anni novanta.

Di certo, la presenza del Team Event Olimpico sarà uno stimolo importante per altre nazioni, che tenteranno in qualche modo di allestire una coppia di rilevanza internazionale. La Spagna ci sta provando da tempo con Grigorieva/Maestu e la Repubblica Ceca conta sugli junior Duskova/Bidar, ma è verosimile che a breve si possa muovere qualcosa anche in Corea e Australia.

In ogni caso, per avere un quadro definitivo della situazione sarà necessario attendere ancora qualche settimana e non è escluso che possano arrivare altre separazioni eccellenti o ritiri inizialmente non preventivati.


NON VEDREMO PIÙ

Purich/Tran (CAN)
Pang/Tong (CHN)
Zabijako/Zaboev (EST)
Popova/Massot (FRA)
Savchenko/Szolkowy (GER)
Bazarova/Larionov (RUS)
Martiusheva/Rogonov (RUS)
Astakhova/Kurdyukov (RUS)
Davankova/Deputat (RUS)
Nagalati/Bobrov (RUS)
Davidovich/Krasnopolski (ISR)
Donlan/Speroff (USA)
Davis/Brubaker (USA)


NOVITA'

Purich/Schultz (CAN)
Savchenko/Massot (FRA o GER)
Astakhova/Rogonov (RUS)
Bazarova/Deputat (RUS)
Davankova/Bobrov (RUS)
Zabijako/Larionov (RUS)


Il punto sulla danza tra ritiri, separazioni e conferme

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