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Carolina Kostner a giudizio di fronte al Tribunale Antidoping del Coni

Carolina Kostner a giudizio presso il Tribunale Antidoping del Coni
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Carolina Kostner a giudizio di fronte al Tribunale Antidoping del Coni

Si avvicina il giorno del giudzio per Carolina Kostner. Domani, alle ore 10:00, presso la Sala Conferenze dello Stadio Olimpico di Roma, si terrà la trattazione del procedimento disciplinare.

Nell’occasione, i giudici della Seconda Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping dovranno esprimersi circa la richiesta della Procura Antidoping del CONI, che ha deferito la pattinatrice chiedendo quattro anni di squalifica o inibizione per avere fornito assistenza e aiuto all’ex compagno Alex Schwazer al fine di eludere un controllo antidoping e ulteriori tre mesi per l’omessa denuncia circa i rapporti intercorsi tra tra Schwazer e il medico inibito Michele Ferrari.

Ovviamente, la richiesta della procura antidoping dovrà essere “ricalibrata” alla luce di quanto previsto dalla nuova normativa recentemente rilasciata dalla WADA. Nello specifico, l’agenzia mondiale deputata a combattere il doping ha previsto una squalifica o inibizione minima di due anni, anziché quattro, per le ipotesi in cui un atleta presti aiuto ad un altro atleta nel violare la normativa antidoping. Nel rispetto delle regole base del diritto, per il caso Kostner si prenderà in considerazione la cosiddetta legge “modificatrice in meglio”. E’ perciò scontato che si ragioni nei termini di una richiesta di squalifica di due anni e tre mesi.

E’, in ogni caso, assodato che l’eventuale sanzione inizierà a decorrere dal giorno del giudizio e non saranno messi in alcun modo in discussione i risultati sportivi ottenuti tra il 2012 e il 2014.

Nel frattempo, tramite un’intervista rilasciata oggi a “La Repubblica”, Giulia Mancini, storica manager dell'atleta, ha comunicato l’intenzione di interrompere il rapporto di collaborazione con la pattinatrice, ma si è dichiarata certa del non coinvolgimento dell'ex assistita nel caso doping di Alex Schwazer. Secondo quanto emerso, sussisterebbero difformità di vedute circa i progetti futuri, che, dopo dieci anni, avrebbero determinato l'inattesa separazione.

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