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La giapponese Rin Nitaya nega lo sweep alla Russia

La giapponese Rin Nitaya nega lo sweep alla Russia
Figure skating - J.G.p. Tallinn 2014

La giapponese Rin Nitaya nega lo sweep alla Russia

La giornata inaugurale della Tallinn Cup, quinto appuntamento stagionale con il circuito di Junior Grand Prix, è stata caratterizzata dal dominio dei pattinatori russi, che si sono imposti in due dei tre segmenti di gara ospitati dalla Tondiraba Arena, meglio nota come “Tallinn Arena”.

Nel programma corto maschile, il punteggio più alto è stato ottenuto da Alexander Petrov (70,74), favorito della vigilia, ma finora mai sul gradino più alto del podio in una tappa di Grand Prix.

L’allievo di Alexei Mishin ha fatto valere la superiorità tecnica rispetto alla concorrenza, frutto sostanzialmente della padronanza del triplo axel, ma, rispetto al solito, è stato meno puntuale su altri elementi, vedi, in particolare, la combinazione triplo flip/triplo toeloop atterrata con uno step-out. 

Il qundicenne di San Pietroburgo ha preceduto di oltre quattro lunghezze il giapponese Sota Yamamoto (66,42), penalizzato da una rovinosa caduta sul triplo axel, affrontato con poca velocità e correttamente degradato a doppio dal pannello tecnico. Il quattordicenne allievo di Hiroshi Nagakubo ha comunque ritoccato il primato personale e si è concesso il lusso di superare nella somma delle componenti del programma il più quotato russo.

A conti fatti, sia Petrov che Yamamoto, entrambi secondi nel precedente impegno stagionale, guadagnerebbero con una vittoria l’accesso alla finale, mentre un risultato differente rischierebbe di complicare oltremodo la situazione, specie per l’atleta nipponico.

In terza posizione si è attestato il diciassettenne cinese He Zhang (66,08), rimasto attardato, nonostante un programma senza sbavature, per la scelta di presentare il doppio axel.

A seguire, si è piazzato il figlio d’arte statunitense Andrew Torgashev (64,70), promettente tredicenne che si è tolto la soddisfazione di ottenere, unico tra i ventisei atleti scesi sul ghiaccio, il massimo livello a disposizione su ciascuno degli elementi di trottola.

Va rimarcato come la differenza di punteggio tra i primi quattro classificati sia stata di natura prettamente tecnica in quanto sul fronte delle componenti del programma la forbice è rimasta sull’ordine del punto.

 

Tutto secondo pronostico anche tra le coppie di artistico, con gli attesi Maria Vigalova/Egor Zakroev (54,32), che hanno avuto facilmente ragione della meno qualificata concorrenza. La titolata coppia di Perm, seconda nella finale di Junior Grand Prix della passata stagione nonché terza nella rassegna iridata di categoria, ha fatto registrare sia il migliore riscontro in ciascuna componente del programma che il punteggio tecnico più alto, malgrado qualche patema di troppo sul doppio lutz. A tal proposito, va però sottolineato come i soli cechi Duskova/Bidar, decimi nel segmento di gara, siano riusciti ad eseguire l’elemento in maniera corretta con tanto di filo esterno del caso.

Il secondo posto è andato agli ucraini Renata Oganseain/Mark Bardei (49,09), freschi vincitori del recente Lombardia Trophy junior con un punteggio che avrebbe garantito loro la seconda piazza nella gara senior.  Gli allievi di Lilia Batutina, al debutto assoluto nel circuito, hanno palesato un’interessante solidità tecnica sfoderando un triplo twist degno delle coppie di vertice della categoria maggiore.

I russi Gainetdinova/Alexeev (46,30), già terzi nella tappa di Ostrava, si trovano al momento in terza posizione, penalizzati nell’occasione dalla caduta di Kamilla Gainetdinova sul tentativo di doppio lutz con entrambe le braccia alzate. La coppia di recente formazione, allenata da Stanislav Morozov, ha preceduto i giapponesi di scuola canadese Ami Koga/Francois Boudreau Audet (45,05), vera sorpresa della gara. Gli allievi di Richard Gauthier, peraltro già eleggibili per le competizioni senior, hanno palesato qualità sul triplo rittberger lanciato, sul sollevamento obbligatorio (gruppo tre) e in generale sugli elementi di coppia facendo rinverdire il ricordo di Takahashi/Tran, affermato sodalizio battente bandiera nipponica che vantava le stesse origini, il medesimo staff tecnico, ma non certo un triplo rittberger lanciato.

La coppia italiana composta da Bianca Manacorda e Niccolò Macii (40,66) ha ottenuto un più che discreto sesto posto, svantaggiata dall’obbligo regolamentare di eseguire elementi che non fanno parte dell’attuale  bagaglio tecnico. Ciò premesso, come avvenuto nel recente Lombardia Trophy, i ragazzi di stanza a Sesto San Giovanni si sono lasciati apprezzare per l’esecuzione del sollevamento e degli elementi di coppia, andando vicini a completare il triplo rittberger lanciato, oggi chiuso con uno step-out. I campioni nazionali juniores hanno comunque preceduto le quattro coppie nordamericane iscritte alla gara, fatto non banale per il movimento italiano.

Va da sé, che i punteggi ottenuti nel programma corto odierno non rispecchiano il reale valore degli atleti scesi sul ghiaccio in quanto l’obbligo di eseguire il triplo rittberger lanciato e il lutz doppio o triplo in parallelo resta un fardello oneroso da pagare per quasi tutti. In particolare, per quanto riguarda Manacorda/Macii si spiega proprio così la differenza di punteggio rispetto alla gara disputata sul ghiaccio di casa pochi giorni or sono (in sostanza doppio flip in parallelo e triplo flip lanciato, bene eseguiti nel Lombardia Trophy, sono stati sostituti dagli elementi di cui sopra).

 

Nel settore femminile, la russa Maria Sotskova (52,06), vincitrice della finale della passata stagione, si è dovuta accontentare della seconda piazza, nettamente preceduta dalla giapponese Rin Nataya (57,85), già seconda nella tappa di Courchevel.

La diciassettenne di Nagoya, autrice di gran lunga del migliore punteggio tecnico, ha approfittato della giornata nera di tutte le principali avversarie, chi più chi meno in evidente affanno sugli elementi di salto.

Nitaya, in particolare, ha avuto il merito di eseguire una combinazione triplo toeloop/triplo toeloop di ottima fattura e di passare quasi indenne il triplo lutz, collocato nella seconda metà della musica con l’obiettivo di rosicchiare qualche punto, ma non preceduto dal passo richiesto.

La quattordicenne Sotskova, fisicamente cresciuta rispetto alla passata stagione, è caduta rovinosamente sul tentativo di combinazione triplo flip/triplo toeloop, vedendosi degradare a doppio il toeloop. Inoltre, dal primo all’ultimo secondo, ha dato l’impressione di essere concentrata solamente sull’elemento del caso, complici probabilmente i tanti problemi fisici avuti in tempi recenti.

In terza posizione si è piazzata la diciassettenne nipponica Miyu Nakashio (51,81), che ha preceduto la russa Alsou Kayumova (51,06), penalizzata da un lutz doppio anziché triplo, la statunitense Amber Glenn (49,66), che non ha eseguito il doppio axel dopo aver atterrato con evidenti step-out sia la combinazione triplo flip/triplo toeloop che il triplo lutz preceduto dal passo, e la lettone Angelina Kuchvalska (49,21), capace di ritoccare il primato nazionale.

 

La Tallinn Cup proseguirà domani con la short-dance e i programmi liberi delle coppie di artistico e del settore maschile.

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