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L'Autumn Classic si apre nel segno di Papadakis/Cizeron. Bene anche Gabrielle Daleman

L'Autumn Classic si apre nel segno di Papadakis/Cizeron. Bene anche Gabrielle Daleman
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Figure skating - Autumn Classic 2014

L'Autumn Classic si apre nel segno di Papadakis/Cizeron. Bene anche Gabrielle Daleman

Gabriella Papadakis/Guillaume Cizeron si sono nettamente imposti nella short-dance della prima edizione dell’Autumn Classic International, sesto appuntamento del circuito ISU Challenger Series ospitato dall’Allandale Recreation Centre di Barrie (CAN).

Il sodalizio francese (59,74) ha fatto segnare il migliore punteggio della carriera in una competizione senior, ponendosi in quarta posizione nella graduatoria stagionale alle spalle di Weaver/Poje, Chock/Bates e Shibutani/Shibutani.

I nuovi allievi di Patrice Lauzon, ormai da diversi mesi trasferitisi in Canada, sono apparsi la coppia maggiormente a proprio agio sul pattern dance evidenziando una velocità superiore rispetto agli avversari. Dominatori del segmento di gara sul versante tecnico, si sono distinti in particolare per la qualità e la precisione della sequenza obbligatoria di paso doble, finora l'unica in stagione ad avere ottenuto il livello più alto a disposizione. Ha rubato l'occhio anche l’intricato ed originale straight line lift, non andato però oltre il livello due.

Papadakis/Cizeron hanno preceduto i canadesi Alexandra Paul/Mitchell Islam (55,30), penalizzati dai livelli di troppo persi su twizzles e sequenza di paso doble.

Il podio provvisorio è stato completato dagli spagnoli Sara Hurtado/Adria Diaz (54,12), che hanno regolato di stretta misura gli attesi padroni di casa Piper Gilles/Paul Poirier (53,42) e i danesi di scuola canadese Laurence Fournier-Beaudry/Nikolaj Sorensen (53,34).

La principale delusione di giornata sono stati chiaramente Gilles/Poirier, tanto apprezzati dai giudici, che per la prima volta li hanno ampiamente proiettati oltre i trenta punti nella somma delle componenti del programma, quanto condannati dal pannello tecnico, che non ha assegnato il livello al rotational lift finale.

A margine, va rimarcata l’ottima prestazione complessiva delle coppie allenate da Lauzon, Dubreuil e Haguenauer, che hanno occupato prima, terza e quinta posizione a testimonianza della repentina crescita della scuola di Montreal, forse qualcosa in più del quarto polo nordamericano.

 

In campo femminile, una convincente Gabrielle Daleman (59,38) è riuscita a fare il vuoto nello short-program, infliggendo tre punti di distacco alla più immediata inseguitrice. La sedicenne di stanza a Richmond Hill ha sbriciolato il primato personale ufficiale presentando in apertura del programma una combinazione triplo toeloop/triplo toeloop dall’imponente altezza. A seguire, ha però pasticciato sull’atterraggio del triplo flip, preso da un filo oltremodo sospetto e completato appoggiando una mano sul ghiaccio. Per il resto, la prestazione su trottole e passi si è rivelata impeccabile, ma, a conti fatti, rimane l’interrogativo riguardo l’opportunità di presentare un flip preceduto dal passo preso da un filo marcatamente non interno piuttosto che qualsiasi altro salto non preceduto da un passo.

In seconda posizione, si è piazzata la diciottenne statunitense Angela Wang (56,38), autrice di un’ottima combinazione triplo lutz/doppio toeloop, ma poi caduta sul triplo rittberger preceduto dal passo, che le aveva già dato qualche patema di troppo nel Lombardia Trophy.

La canadese Julianne Seguin (54,18), eclettica atelta che si cimenta con rimarchevoli risultati sia nel singolo femminile che nelle coppie di artistico, ha ottenuto un convincente terzo posto con tanto di nuovo primato personale. La diciassettenne di Toronto ha aperto il disco con una combinazione triplo flip/triplo toeloop, ha poi eseguito un triplo lutz, atterrato con l’aiuto di uno step-out ed ha chiuso gli elementi di salto con il migliore doppio axel della gara.

La statunitense Barbie Long (46,48) si è, invece, dovuta accontentare del quarto posto ad ampio distacco dal podio. La diciottenne coreografata da Tanith Belbin ha dato l’impressione di essere al limite con la rotazione su tutti gli elementi di salto, affrontati sempre con bassa velocità, e, dopo avere salvato in qualche modo la combinazione triplo lutz/doppio toeloop, è rovinosamente caduta su un triplo rittberger chiaramente sotto ruotato.

Alla voce non pervenute, spicca il nome della spagnola Sonia Lafuente (36,10), mestamente decima e ripartita da dove aveva concluso la deludente stagione passata. L’allieva di Brian Orser, alla prese con un programma veramente troppo ambizioso per le sue attuali possibilità, è caduta su un triplo lutz, che nulla aveva di filo esterno, e non ha poi eseguito la combinazione per avere aperto in volo un flip, completato solamente doppio.


La prima giornata si concluderà con il programma corto riservato alle coppie di artistico, che sarà seguito dal primo segmento di gara della competizione maschile.

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