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Si ritira Maëlle Ricker, oro olimpico a Vancouver 2010 nello snowboard cross

Si ritira Maëlle Ricker, oro olimpico a Vancouver 2010 nello snowboard cross
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Getty Images / AFP

Snowboard

Si ritira Maëlle Ricker, oro olimpico a Vancouver 2010 nello snowboard cross

Il Canada femminile dello snowboard cross perde i suoi pezzi più pregiati: dopo che Dominique Maltais ha fatto sapere che non gareggerà nella prossima stagione, Maëlle Ricker ha annunciato il suo ritiro dall’attività agonistica.

L’atleta di North Vancouver, che il prossimo 2 dicembre compirà 37 anni, pone fine a una carriera ventennale durante la quale ha vinto tutto ciò che si poteva vincere. “Lo snowboard mi ha lasciato tanti incredibili ricordi - dice la nordamericana -, da quando ho calzato la prima volta la tavola fino al privilegio di partecipare alle Olimpiadi di Vancouver 2010 praticamente nel cortile di casa mia. E’ stato un periodo fantastico”.

E non solo partecipò, ma addirittura vinse la medaglia d’oro a pochi chilometri dalla porta di casa sua quattro anni dopo la rovinosa caduta nella finale dei Giochi di Torino 2006 che le costò una leggera commozione cerebrale. Una fuoriclasse assoluta: oltre a quell’oro olimpico casalingo, che fu l’apice della sua carriera (fu tra l’altro la prima donna canadese a salire sul gradino più alto del podio in un’Olimpiade di casa), si è portata a casa un oro e un bronzo mondiale, rispettivamente nel 2013 e nel 2005.

In Coppa del Mondo ha trionfato in 16 gare, 14 nel cross e 2 nell’halfpipe, specialità in cui si cimentava nei primi anni di carriera, e tra il 1996 e il 2013 ha raggranellato altri 25 podi, 20 nel cross e 5 nell’halfpipe. Ha conquistato l’ultima edizione della sfera di cristallo assoluta, assegnata nel 2010, e due coppe di snowboard cross nel 2008 e nel 2010. Ha inoltre vinto due ori (1999 e 2006) e due bronzi (2007 e 2012) nel cross ai Winter X-Games. Un palmares che neanche Lindsey Jacobellis, la donna più vincente nella storia dello  snowboard cross, può vantare, dato che alla statunitense manca l’oro olimpico, letteralmente buttato alle ortiche sul penultimo salto di quella stessa finale del 2006 che vide Maëlle finire all’ospedale.

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