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Sì, l'Italfondo sta tornando: l'impresa di Pellegrino e compagni è un tonico formidabile per i Mondiali

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Sci Nordicocoppa del mondo 2022/23

Sì, l'Italfondo sta tornando: l'impresa di Pellegrino e compagni è un tonico formidabile per i Mondiali

Diciassette anni dopo Val di Fiemme 2006, quando gli azzurri vinsero per l'ultima volta una staffetta di CdM, un mese prima dell'oro olimpico di Torino, a Dobbiaco si è scritta una pagina di storia. E ora tutti a Planica...

Una domenica davvero speciale, quella che lo sci di fondo italiano ha vissuto sulle nevi di Dobbiaco, con il quartetto composto da Dietmar Noeckler, Francesco De Fabiani, Simone Daprà e lui, il capitano e finalizzatore della nazionale, Federico Pellegrino, capace di riportare sul gradino più alto del podio una staffetta azzurra, come non accadeva da 17 anni.

Lago di Tesero, 15 gennaio 2006 per l'ultimo hurrà in CdM nella tappa di Val di Fiemme che vide imporsi il team formato da Giorgio Di Centa, Valerio Checchi, Pietro Piller Cottrer e Cristian Zorzi, capaci poi un mese più tardi, con Fulvio Valbusa al posto di Checchi, di conquistare l'olimpo con la leggendaria impresa a cinque cerchi ai Giochi di Torino.

Con la seconda vittoria stagionale, dopo quella di Pellegrino nella Sprint di Davos, e il dodicesimo podio di un'annata già straordinaria, l'Italia è tornata in una top 3 che mancava da sette anni (Nove Mesto 2016) e trova un tonico formidabile in vista dei campionati del mondo di Planica.

Quella odierna era l'ultima gara prima della rassegna iridata sulle nevi di Slovenia, al via tra un paio di settimane. Certo, in quell'occasione i km per frazione saranno 10 (contro i 7,5 odierni) e tutto sarà più complicato, a partire dalla Norvegia al gran completo con Johannes Hoesflot Klaebo, ma sognare una medaglia anche in quel format di gara non è più utopia.

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