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Il finale in Val Senales tra il primo tricolore di De Aliprandini e il saluto di Hofer, all'ultima gara della carriera

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Sci Alpinocampionati italiani 2024

Il finale in Val Senales tra il primo tricolore di De Aliprandini e il saluto di Hofer, all'ultima gara della carriera

Il gigante degli Assoluti ha chiuso la stagione a livello nazionale. La soddisfazione del trentino, gran protagonista nella seconda parte di questo inverno in CdM: "Felicissimo di questo primo titolo, lo volevo". Alex Hofer, a 29 anni, saluta tutti dopo 23 presenze nel massimo circuito: "Sono grato per tutto quello che ho vissuto in questi anni".

Il gran finale in Val Senales, tra storie azzurre che si intrecciano nell'ultima giornata dei Campionati Italiani Assoluti ospitati, dopo 35 anni, dall'Alto Adige con la FISI regionale che si è spesa per due settimane davvero di gran qualità.

Prima con le gare di velocità in Val Sarentino, poi da mercoledì a oggi con le quattro prove tecniche sulla pista Lazaun in Val Senales. Temperature altissime per il gigante maschile, portato a casa accorciando il tracciato di circa 200 metri (con poco più di 40” di percorrenza a manche), tanto sale in pista e capacità di adattamento da parte degli atleti, a partire da Luca De Aliprandini sceso per trentesimo nella manche decisiva, dopo aver anticipato tutti nella prima.

Il 33enne della Val di Non è stato chirurgico, per andare a conquistare il primo tricolore della carriera agli Assoluti, a 33 anni e dopo un'annata 2023/24 che è stata quella della ripartenza per l'argento mondiale 2021, vicinissimo al podio nelle gare americane prima della cancellazione di Kranjska Gora e di una finale complicata a Saalbach. “Le condizioni meteo non si possono definire primaverili, ma estive – le parole di De Aliprandini nel post gara, dopo aver battuto di 23 centesimi Simon Talacci e con Alex Vinatzer bronzo a 3 decimi dal compagno di squadra, appena davanti a Della Vite e Zingerle rispettivamente 4° e 5° - La decisione di accorciare il tracciato è stata giustissima. La seconda manche è stata molto più difficile, ma sono felicissimo del mio primo titolo italiano”.

Vinatzer, il giorno dopo essere uscito nello slalom in cui era il favorito (considerando anche la mancata partenza di Tommy Sala), il gardenese si è tolto la soddisfazione del podio, alle spalle di un Talacci splendida rivelazione di questo inverno e pronto ad un 2024/25 con costanza in CdM, pur avendo mancato per un soffio il posto fisso con i risultati di Coppa Europa. “Mi piace gareggiare in casa, in Alto Adige, anche le condizioni meteo sono state fantastiche – ha detto invece lo stesso Vinatzer – Sono contento del podio, anche se non ero lontano dalla vittoria, ma sono soddisfatto lo stesso”.

E' stato, però, anche il sabato dell'addio allo sci agonistico di Alex Hofer: il classe 1994 altoatesino, oggi 15° nel gigante tricolore, ha salutato colleghi e amici dopo un viaggio non semplice, più volte fuori dai quadri della nazionale, ma con grandissima caparbietà e qualità tutt'altro che da sottovalutare, tanto da avere poi messo assieme 23 presenze in Coppa del Mondo e tre piazzamenti a punti (con la perla del 18° nel tempio di Adelboden, ad inizio 2022), il ragazzo di Castelrotto si è ritagliato spazi importanti e lasciato un bel ricordo. “Sono grato per tutto quello che ho vissuto in questi anni, anche se a posteriori avrei fatto qualcosa in modo diverso – i pensieri di Alex, riportati dall'ufficio stampa della manifestazione guidato da Hannes Kroess, che ha svolto un lavoro eccezionale in queste due settimane tricolori - Ora sono curioso di vedere cosa mi riserverà il futuro. Sarà ancora nello sci? E' molto probabile”, ha concluso Hofer, festeggiato da famiglia e amici con cartelloni e una doccia di spumante.

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