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L'amarissimo addio allo sci di Karoline Pichler: "Gli infortuni hanno giocato un ruolo chiave, ma ho dato tutto"

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L'amarissimo addio allo sci di Karoline Pichler: "Gli infortuni hanno giocato un ruolo chiave, ma ho dato tutto"

La 29enne altoatesina ha ufficializzato oggi il ritiro dall'agonismo, dopo l'ennesimo stop maturato ad inizio stagione, rompendosi il menisco del ginocchio sinistro in prova a Sankt Moritz. "Karo" lascia con 63 presenze nel massimo circuito, a punti in tre discipline e con l'argento nel gigante dei Mondiali jr 2014 che faceva presagire una grande carriera, condizionata tantissimo dai guai fisici. Anche la velocista svedese Lisa Hoernblad (45 gettoni in CdM) ha annunciato poco fa l'addio al circo bianco.

Mesi tormentati, mesi di pensieri e riflessioni dopo l'ennesimo infortunio.

Ora Karoline Pichler ha deciso, il suo futuro non sarà più nello sci agonistico, seppur si stia parlando di una classe 1994 che, senza tutti gli intoppi a livello fisico, avrebbe avuto davanti ancora tanti anni nei quali potersi togliere soddisfazioni, in particolare nelle gare veloci sulle quali aveva deciso di investire da tre stagioni, mentre dal 2023/24 aveva deciso di abbandonare definitivamente il gigante.

Poi, lo scorso 7 dicembre un altro crac, con la rottura del menisco mediale del ginocchio sinistro nella prima tappa di velocità che si è potuta poi completare con le gare, ovvero in occasione della seconda prova di discesa a Sankt Moritz.

Sarà quello l'ultimo giorno da atleta professionista per “Karo”, che oggi ha annunciato il suo ritiro con un post sui social. “Saluto ufficialmente l'amore della mia vita, ho messo più di tutto in questo sport – le parole della polivalente altoatesina – Sicuramente non ho raggiunto tutti i miei obiettivi, ma sono incredibilmente orgogliosa della mia carriera. Ho ottenuto punti in CdM su tre discipline, tanti podi in Coppa Europa e vinto una medaglia ai Mondiali junior.

Puntavo a molto di più, ma il duro lavoro, l'ambizione e la forza di volontà non sono bastate; ho vinto però sfide che neppure potevo immaginare di dover affrontare, perchè gli infortuni hanno giocato un ruolo importante nella mia carriera. Li ho superati tutti e non rimpiango nulla, sarò sempre grata per aver potuto affrontare questa vita. Grazie davvero a tutti coloro che mi hanno sostenuta, il ringraziamento più grande è per il fan numero 1, mio padre”. Firmato Karo, col cuore spezzato per un addio certamente amarissimo e che sognava ben differente, salutando tutti in pista magari dopo un'altra bella stagione.

Pichler, nel febbraio 2014, si rivelò al mondo conquistando l'argento iridato a livello junior, alle spalle solo di Marta Bassino per una strepitosa doppietta azzurra nel gigante della rassegna giovanile di Jasna. Poi sono cominciati i guai, specialmente alle ginocchia, ma nonostante tutto sono 63 le presenze messe assieme in Coppa del Mondo: nella sua specialità preferita il top rimane il 16° posto nel gigante di Kronplatz di inizio 2019, quando sembrava rinata, poi l'avvicinamento alla velocità e, oltre ai punti in discesa, uno splendido 13° nel super-g (tostissimo, il più tecnico della stagione) di Lenzerheide al termine dell'annata 2021/22. Tre i successi collezionati in Coppa Europa.

Negli stessi minuti, è arrivata l'ufficialità del ritiro anche da parte di Lisa Hoernblad. Un'altra atleta con una certa esperienza in CdM, 45 pettorali collezionati dalla velocista svedese classe 1996, anch'essa tormentata dagli infortuni nel corso del suo viaggio agonistico.

La scandinava ha sfiorato due volte la top ten in Coppa del Mondo, 11^ in discesa a Garmisch nel 2019 e 12^ poco prima in super-g, a Sankt Moritz. L'ultima gara venti giorni fa, seconda nel super-g dei campionati nazionali ad Are, mentre nel massimo circuito quest'anno ha pure vissuto un inverno abbastanza buono, tre volte a punti con l'ultima presenza il 2 marzo a Kvitfjell.

Una partecipazione a livello olimpico, nelle due gare veloci di PyeongChang 2018 (17esima in discesa), due ai campionati del mondo tra Sankt Moritz 2017 e Are 2019, con la rassegna di casa che la vide piazzarsi nona in combinata.

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