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Hendrickx batte un opaco Ten nella Coupe Du Printemps. Terzo posto per Giada Russo

Hendrickx batte un opaco Ten nella Coupe Du Printemps. Terzo posto per Giada Russo
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Getty Images

Figure skating - Coupe du Printemps 2016

Hendrickx batte un opaco Ten nella Coupe Du Printemps. Terzo posto per Giada Russo

In Lussemburgo presso l’Ice Rink Kockelscheuer è andata in scena la quinta edizione della “Coupe Du Printemps”, competizione di livello B che ha visto ai nastri di partenza diversi atleti di elevata caratura distribuiti sulle varie categorie.

Quale piatto forte dell’evento, era annunciata la competizione maschile senior, nobilitata dalla presenza di due grossi calibri come il kazako Denis Ten e il giapponese Takahito Mura.

Il successo è stato però conquistato dal belga Jorik Hendrickx (243,22), già capace di sconfiggere Ten a Dortmund a fine novembre.  Il ventitreenne di Turnhout, dopo avere atterrato il triplo axel del programma corto con uno step-out, non ha commesso errori sui rimanenti elementi completando nel segmento più lungo di gara un doppio axel e otto salti tripli, tra cui due pregevoli axel. Impeccabile su passi e trottole, Hendrickx è stato il migliore nel libero sia sul versante tecnico che su ciascuna voce delle componenti del programma.

L’atteso Ten (220,04), a poco più di due settimane dall’inizio dei Campionati mondiali di Boston, ha lasciato qualche dubbio sulla sua condizione e soprattutto è apparso claudicante al termine della gara. Nell’occasione, il kazako ha presentato un nuovo ambizioso programma libero sulle note del “Romeo and Juliet” di Tchaikovsky. L’intenzione si è rivelata quella di presentare tre salti quadrupli e due tripli axel, ma non tutto è andato per il verso giusto. Il primo elemento di salto, che sarebbe dovuto essere un quadruplo salchow, non è stato eseguito per via di un’incertezza sull’ingresso. A seguire, sono arrivate una caduta su un quadruplo toeloop sotto-ruotato e un atterraggio con step-out del triplo axel. La sceneggiatura non è cambiata nella seconda parte della musica in quanto il quadruplo toeloop pianificato è stato eseguito triplo e il secondo triplo axel si è concluso con una caduta. Aspetto tecnico a parte, il programma è parso vuoto in diverse parti e, nel complesso, ancora da rifinire.

Takahito Mura (217,49), ormai pressochè in vacanza, visto e considerato che non sarà della partita nei Mondiali di Boston, è stato autore di un corto disastroso in cui ha bucato tutti gli elementi di salto pianificati, ma si è riscattato nel programma libero in cui ha eseguito un quadruplo toeloop e sette salti tripli, tra cui due axel.


La modesta competizione femminile è stata vinta per la terza volta in quattro anni dalla svedese Joshi Helgesson (149,68), che ha preceduto la giapponese Rin Nitaya (140,72) e le italiane Giada Russo (131,45) e Chiara Calderone (124,04), autrici di un discreto programma corto.


Sul fronte azzurro, va rimarcato il quarto posto di Elisabetta Leccardi (118,51) nella gara juniores, vinta dalla svedese Cassandra Johansson (132,34).  In categoria advanced novice, invece, Ginevra Barra Bajetto (80,11), si è piazzata undicesima, Alice Marchielli (77,68) ha chiuso in dodicesima posizione, Alice Colavito (72,87) è stata quattordicesima e Marta Sellaroli (70,95), quindicesima. Il successo è andato alla promettente nipponica Rinka Watanabe (117,69), che ha avuto nettamente la meglio su un’opaca Mako Yamashita (97,94).


Va, infine, rimarcato il successo in categoria juniores dell’undicenne canadese Stephen Gogolev (153,33), allievo di Brian Orser capace di completare in scioltezza nel programma libero un triplo axel e la combinazione triplo lutz/triplo toeloop.

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