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Carolina Kostner è bronzo! Oro ad Adelina Sotnikova tra feroci polemiche

Carolina Kostner è di bronzo nella gara delle polemiche! Vince Sotnikova davanti a Kim
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Getty Images

Figure Skating - Free Skate - Sochi 2014

Carolina Kostner è bronzo! Oro ad Adelina Sotnikova tra feroci polemiche

All'Iceberg Palace di Sochi è andato in scena uno spettacolo meraviglioso purtroppo rovinato da un pannello tecnico che qualche peso nella vittoria della beniamina di casa ha sicuramente avuto, ma su questo punto torneremo in seguito.

Oro dunque ad Adelina Sotnikova che pattinando un grandioso programma ha totalizzato 224.59 punti, frutto del miglior libero di giornata con 149.95 grazie ad un punteggio tecnico impressionante con ben sette salti tripli realizzati e due doppi Axel solidissimi che, assieme alle solite trottole di livello 4, così come i passi, le hanno consentito di diventare la prima pattinatrice russa della storia a vincere l'oro olimpico a soli diciassette anni.

La gara, dal livello spaziale con ben cinque atlete sopra quota 200 punti, però è stata macchiata dalla clamorosa decisione della giuria di non assegnare l'oro alla campionessa olimpica, a questo punto uscente, Yuna Kim.

La coreana, allenata da Hea Sook Shin, ha pattinato un programma pressoché perfetto, con salti che rasentano la perfezione, se escludiamo il secondo triplo Lutz non a livello dei restanti in programma, che però paga a caro prezzo dei GOE (grado di esecuzione) assegnati dalla giuria non così positivi come quelli della rivale russa, cosa che ha lasciato perplessi tutti gli esperti del settore.

Va rimarcato che Kim ha eseguito un triplo in meno rispetto a Sotnikova, ma la russa non ha eseguito tutti gli elementi a livello della campionessa mondiale in carica. A tutto questo va aggiunto un secondo punteggio solamente leggermente superiore (74.50 contro 74.41) che, per quanto visto sul ghiaccio, non trova riscontro nei programmi effettivamente realizzati. Tra le due la differenza in questo settore, a favore della coreana, doveva essere decisamente più marcata.

Meraviglioso bronzo per Carolina Kostner che conquista finalmente la medaglia tanto attesa e tanto voluta che ancora le mancava in una carriera di altissimo livello. La gardenese, sulle note del suo collaudato Bolero, ha messo in scena il miglior programma in carriera frutto di un tecnico preciso e puntuale con un triplo Lutz e un doppio Axel in apertura del disco di grande fattura. Peccato la sbavatura sul Rittberger, che a conti fatti non cambia la sostanza in quanto le atlete che la precedono sono distanti. Ottimo punteggio sulle componenti dove sfiora i 74 punti per totali 216.73, nuovo record personale e di conseguenza italiano.

Quarto posto per Gracie Gold. La diciottenne statunitense ha superato per la prima volta nella storia della sua nazione quota duecento con 205.53 punti, frutto di un programma spettacolare, esente da grandi sbavature, dove ha realizzato al meglio tutti i salti proposti ad eccezione del triplo Flip costato un punto di penalizzazione.

Solo quinta Julia Lipnitskaya che non riesce a cambiare il volto della sua gara, dopo uno short program oltremodo deludente causa la caduta sul triplo Flip. La prova della quindicenne padrona di casa non è stata esente da errori come il triplo Rittberger sottoruotato e un triplo Salchow completamente errato. Le alte componenti del programma, primo presagio verso quello che poi è successo con la compagna di squadra, le hanno comunque consentito di scollinare quota 200 punti di 57 centesimi precedendo di stretto margine la grande delusa di ieri Mao Asada, autrice di una prova toccante e coinvolgente.

Mao Asada, molto probabilmente alla sua ultima recita in competizioni ufficiali che, pattinando il famoso Concerto per Piano ed Orchestra di Rachmaninov, ha realizzato il suo miglior libero di sempre frutto di un meraviglioso triplo Axel e di una varietà di salti e combinazioni che raramente ha portato sul ghiaccio. La nipponica, seguita per la parte tecnica da Nobuo e Kumiko Sato e per la parte coreografica da Tatiana Tarasova e Lori Nichol, ha raggiunto in tutte e tre le trottole il livello quattro, così come sui passi. Discretamente pagata pure nel secondo punteggio (69.68), ma un programma come quello di Mao, a mio modesto avviso, dovrebbe valere almeno due/tre punti in più. Il tutto le è valso 142.71 punti, per un totale di 198.22 che in altre gare sarebbe valso molto di più dell'odierno piazzamento, causato dal pessimo Short Program di ieri che le ha precluso ogni chance.

Completano la top 10 la seconda americana Ashley Wagner (193.20 punti) ritornata al programma libero dello scorso anno, la giapponese Akiko Suzuki (186.32 e pattinatrice più anziana in gara con i suoi 28 anni), la giovanissima Polina Edmunds di cui sentiremo parlare ampiamente in futuro e la francese Maé Bérénice Méité autrice del personale.

Ottima performance per Valentina Marchei, autrice del miglior programma libero della carriera in occasione della gara più importante, migliorando anche  il suo record personale totale con 116.31 per totali 173.33 punti. La milanese, danzando sulle note di Nyah (colonna sonora di Mission Impossible) di Hans Zimmer, ha realizzato sei elementi di salto eseguiti al meglio prima di sporcare la sua prova, fino a quel punto impeccabile, con una combinazione finale triplo Salchow-doppio Teoloop-doppio Toeloop doppiando il Salchow e realizzando un Toeloop semplice, ma di certo la sostanza non cambia. Più che buone anche le trottole e le componenti del programma che le consentono di recuperare una posizione e di concludere all'undicesimo posto la sua prima olimpiade.

Si chiude dunque l'olimpiade del pattinaggio di figura nel peggiore dei modi, con una decisione discussa e controversa, che di sicuro non fa il bene di questo sport, spesso chiacchierato in passato per via degli svariati scandali delle giurie. Va rimarcato comunque che il programma eseguito dalla vincitrice rasenti la perfezione, ma non quanto quello di Yuna Kim e i cinque punti che separano le due sono francamente inconcepibili. Meno male che i giudici hanno prestato giuramento durante la cerimonia d'apertura... Questo finale danneggia l'immagine dei Giochi ed umilia i valori olimpici in cui tanto crediamo.


Ecco la classifica finale:

1

RUS  

Adelina SOTNIKOVA            

224.59     

74.64    

149.95      

2

KOR

Yuna KIM

219.11

74.92

144.19

3

ITA

Carolina KOSTNER

216.73

74.12

142.61

4

USA

Gracie GOLD

205.53

68.63

136.90

5

RUS

Yulia LIPNITSKAYA

200.57

65.23

135.34

6

JPN

Mao ASADA

198.22

55.51

142.71

7

USA

Ashley WAGNER

193.20

65.21

127.99

8

JPN

Akiko SUZUKI

186.32

60.97

125.35

9

USA

Polina EDMUNDS

183.25

61.04

122.21

10

FRA

Mae Berenice MEITE

174.53

58.63

115.90

11

ITA

Valentina MARCHEI

173.33

57.02

116.31

12

JPN

Kanako MURAKAMI

170.98

55.60

115.38

13

CAN

Kaetlyn OSMOND

168.98

56.18

112.80

14

CHN

Zijun LI

168.30

57.55

110.75

15

CHN

Kexin ZHANG

154.21

55.80

98.41

16

KOR

Haejin KIM

149.48

54.37

95.11

17

CAN

Gabrielle DALEMAN

148.44

52.61

95.83

18

GER

Nathalie WEINZIERL

147.36

57.63

89.73

19

GEO

Elene GEDEVANISHVILI

147.15

54.70

92.45

20

AUS

Brooklee HAN

143.84

49.32

94.52

21

KOR

So Youn PARK

142.97

49.14

93.83

22

CZE

Elizaveta UKOLOVA

136.42

51.87

84.55

23

NOR

Anne Line GJERSEM

134.54

48.56

85.98

24

SVK

Nicole RAJICOVA

125.00

49.80

75.20

 

3
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