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Keiji Tanaka e la squadra russa sugli scudi nella tappa di Grand Prix Junior di Ostrava

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Keiji Tanaka e la squadra russa sugli scudi nella tappa di Grand Prix Junior di Ostrava

Per la sesta e penultima tappa d qualificazione, il Grand Prix Junior ha fatto tappa in Repubblica Ceca presso la Cez Arena di Ostrava, in passato sede anche di una finale. L'evento ha sorriso alla squadra russa che, oltre ad essersi imposta in tre gare, ha conquistato la qualificazione per l'atto conclusivo di Fukuoka con atleti impegnati in tutte e quattro le discipline.

Nel settore femminile, è andata in scena l'attesa sfida tra due tredicenni di stanza a Mosca, nate ad una settimana esatta l'una dall'altra. La posta in palio era l'immediato accesso alla finale, ma, a conti fatti l'obiettivo è stato virtualmente raggiunto per entrambe, nonostante per una delle due non sia arrivata la certezza matematica.

Il successo è andato ad Alexandra Proklova (181,18), che, grazie a due programmi senza la minima sbavatura, ha strappato il record stagionale alla connazionale Medvedeva superando per prima la soglia dei 180 punti. Va rimarcato che le quattro atlete finora ammesse all'atto conclusivo di Fukuoka hanno già fatto registrare punteggi invidiabili, da posizioni di eccellenza in categoria senior. Al momento, infatti, dietro a Proklova, si pongono la tredicenne russa Evguenia Medvedeva (179,96, Gdansk), la quattordicenne statunitense Karen Chen (179,08, Kosice) e la quindicenne connazionale Polina Edmunds (171,21, Città del Messico), unica ad essere eleggibile per i Campionati ISU maggiori.

Di fatto, anche Maria Sostkova (165,59), seconda classificata nella gara di Ostrava, può dormire sonni tranquilli in quanto alla luce delle iscritte all'ultima tappa di Tallin, direbbe addio alla finale solo se si verifcasse una combinazione pressochè impossibile (successo di Gabrielle Daleman e secondo posto di Elizabet Turzynbaeva con più di 181,24 punti ottenuti).

Nel complesso, il sesto appuntamento con il Grand Prix Junior femminile ha proposto un programma corto dai contenuti tecnici elevati, caratterizzato da sette combinazioni triplo/triplo tentate, di cui sei perfettamente realizzate. Inoltre, la competizione è stata impreziosita dalla presenza dell'australiana Brookle Han e della ceca Elizaveta Ukolova, pattinatrici che nel recente Nebelhorn Trophy di Oberstdorf hanno garantito la qualificazione olimpica al Paese di appartenenza. 

Tornando al confronto tra Proklova e Sostkova, va detto che nel  libero entrambe hanno ben completato sette tripli, ma la vincitrice, nonostante un punteggio tecnico di base inferiore, è riuscita a fare la differenza grazie al grado di esecuzione e a ciascuna voce delle componenti del programma, in cui ha effettivamente sbaragliato la concorrenza.

In terza posizione, si è piazzata la pressochè sconosciuta statunitense Amber Glenn (164,18), al debutto assoluto nel circuito e designata per prendere parte ad una sola tappa. La quattordicenne texana, dotata di un bagaglio completo di salti e di trottole di qualità, rovesciata su tutte, ha preceduto la giapponese Riona Kato (156,39) e la connazionale Angela Wang, completamente smarritasi nella seconda parte del libero dopo aver tenuto testa a Proklova nello short-program (155,87). Va anche segnalato il settimo posto dell'emergente finlandese Jenni Saarinen (142,98), apparsa enormemente progredita rispetto alle uscite del passato.

Le reduci dal Nebelhorn, Han (135,45) ed Ukolova (129,89), si sono, invece, dovute rispettivamente accontentare dell'undicesima e della dodicesima piazza, pagando dazio anche per via di un repetorio limitato di salti rispetto alle atlete che le hanno nettamente precedute.

 

in campo maschile, si è imposto il giapponese Keiji Tanaka (210,02), che, anche in virtù del successo conquistato a Kosice tre settimane or sono, ha raggiunto la finale per la terza stagione consecutiva. Nell'occasione, però, il quasi diciannovenne di Kurashiki si è superato riuscendo a ritoccare il primato personale. In particolare, Tanaka (nella foto) ha completato nel programma libero ben sette tripli e soprattutto ha presentato un quadruplo toeloop di ottima fattura, elemento che, se definitivamente acquisito, potrebbe dargli un'altra dimensione. Il principale rimpianto resta, invece, legato ad un axel completamente aperto nella seconda metà del disco, errore costatogli una decina di punti.

Il posto d'onore è andato al russo Alexandr Petrov (203,44) anche lui matematicamente qualificato per la finale con tanto di nuovo record personale. Il quattordicenne di scuola Mishin ha nuovamente impressionato per la padronanza del triplo axel e in generale di tutti i tripli, ma rispetto al più navigato Tanaka ha pagato dazio su ciascuna voce delle componenti del programma, accumulando solo lì quasi sei punti di distacco.

A seguire, si sono piazzati il diciottenne russo Moris Kvitelashvili (185,68), orfano dell'allenatrice Eteri Tutberdize impegnata nel Finlandia Trophy,  e il quindicenne israeliano Daniel Samohin (168,98), oltremodo penalizzato da un corto disastroso e dalla mancanza del triplo axel. Entrambi sono stati costretti a dire addio alla finale in quanto per la qualificazione avrebbero avuto bisogno di un successo, peraltro difficilmente pronosticabile alla vigilia.

Prima dell'ultima tappa di Tallinn, sono già certi di essere della partita nell'atto conclusivo di Fukuoka il quattordicenne statunitense Nathan Chen e il quindicenne russo Adian Pitkeev, cui si sono già aggiunti ad Ostrava Tanaka e Petrov. Per gli ultimi due posti a disposizone restano, invece, in ballo il giapponese Ryuju Hino, che ha esaurito le sue fatiche agonistiche collezionando due posti d'onore, oltre al cinese Boyang Jin, vincitore della tappa di Riga, al russo Mikhail Kolyada e al giapponese Shoma Uno, tutti impegnati in Estonia nel corso della prossima settimana. Nell'occasione, Kolyada e Uno saranno obbligati a vincere per accedere alla finale.

 

Nella prova di danza, il leit-motiv è stato rappresentato dall'incertezza e dal livellamento di valori, testimoniato dal distacco minimo tra le coppie salite sul podio. Alla fine, l'hanno spuntata in rimonta i russi Popova/Vlasenko (135,16), solo quarti al termine della short-dance anche per via di un'evidente incertezza sui twizzle. Gli statunitensi Parsons/Parsons (134,73), dominatori del primo segmento di gara, con tanto di duplice livello quattro nelle sequenze di quick-step, sono, invece, naufragati nella danza libera in cui hanno perso terreno per via di livelli bassi su diversi elementi, in primis le sequenze di passi e la trottola. Il podio è stato completato dai canadesi Edwards/Pang (133,39), che però con il risultato di Ostrava hanno praticamente detto addio alla finale. Merita una menzone il risultato della coppia italo-ungherese Carolina Moscheni/Adam Lukasz (124,45). Gli allievi di Barbara Fusar Poli, infatti, si sono dovuti accontentare della settimana posizione, ma hanno ottenuto il terzo punteggio nella danza libera.

Per quanto concerne la qualificazione alla finale di Fukuoka, i russi Popova/Vlasenko si sono aggiunti agli statunitensi Hawayek/Baker e McNamara/Carpenter. I fratelli Parsons, invece, per avere la certezza matematica dovranno aspettare la conclusione dell'ultima tappa in cui si fronteggeranno Yanovskaya/Mozgov (RUS), Nazarova/Nikitin (RUS), Morozova/Zhirnov (RUS) e Moore/Kleber (USA), tutte coppie ancora in corsa.

 

Tra le coppie di artistico, il podio è stato monopolizzato dalla Russia. Il successo è andato a Fedorova/Miroshkin (147,15), vincitori della finale della passata stagione. Tuttavia, le prestazioni del sodalizio di stanza a Mosca, reduce da alcuni aggiustamenti in seno allo staff tecnico, sono state tutt'altro che esaltanti per via di ripetuti passaggi a vuoto sui salti in parallelo.

In seconda posizione si sono piazzati i sorprendenti Cherniavskaia/Souza Kordyeru (144,23), progrediti a tal punto da sbriciolare il precedente personale e di chiudere in testa il programma corto, completato senza alcuna sbavatura.

Il gradino più basso del podio è stato occupato da Gainetdinova/Bich (142,84), autori del migliore libero, ma penalizzati da un corto disastroso in cui prima Kamilla Gainetdinova è caduta sul doppio axel in parallelo e poi entrambi sono ruzzolati in terra alla fine del sollevamento. Quarto posto, infine, per i canadesi Seguin/Bilodeau (141,18), che, grazie al nuovo personale e agli errori delle coppie russe, sono riusciti a contenere il distacco dalla testa nell'ordine di pochi punti.

Ad una sola tappa dal termine, le coppie russe Fedorova/Miroshkin, Vigalova/Zakroev e Gainetdinova/Bich sono già qualificate per la finale, ma nessuna è riuscita ad imporsi in due occasioni. Per i tre posti rimanenti restano in corsa quattro coppie che si affronteranno a Tallin nel corso della prossima settimana. I favori del pronostico vanno ai cinesi Yu/Jin, vincitori a Riga, che dovranno vedersela con i russi Tarasova/Morozov e Davankova/Deputat, oltre agli statunitensi Aaron/Settlage. Alla luce dei valori in campo, appare verosimile che nella finale di Fukuoka si affronteranno una coppia cinese e cinque russe.

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ISU Junior Grand Prix, Sabato 5 Ottobre 2013