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Ostrava terra di conquista per i pattinatori canadesi

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Figure skating - J.G.p. Ostrava 2014

Ostrava terra di conquista per i pattinatori canadesi

La seconda giornata di “Czech Skate 2014”, terzo atto del circuito di Junior Grand Prix ospitato dalla “CEZ Arena” di Ostrava, ha sorriso ai pattinatori canadesi, capaci di archiviare la leadership parziale nella gara maschile e due convincenti successi nella danza e tra le coppie di artistico.

 

Il sipario si è alzato all’ora di pranzo con il programma corto maschile, probabilmente l’evento meno atteso del lotto. Infatti, complice un campo partecipanti di secondo piano, il tasso tecnico della competizione non si è rivelato eccelso. A tal proposito, è sufficiente ricordare che nessuno dei ventidue pattinatori scesi sul ghiaccio è riuscito a completare il triplo axel, mentre le combinazioni con due salti tripli correttamente realizzate sono state solamente sei. La situazione complessiva è stata leggermente migliore per quanto concerne il triplo lutz preceduto dal passo, ma anche in questo caso le esecuzioni degne di nota si sono fermate a quota sette.

Il segmento di gara ha visto uscire trionfatore, con tanto di nuovo primato personale, il canadese Roman Sadovsky (67,51), nettamente il migliore sulle componenti del programma ed autore, complici gli errori degli altri, del primo punteggio tecnico. Il quindicenne allievo di Gregor Filipowski, indimenticato pattinatore polacco degli anni ottanta, ha presentato elementi di trottola di indiscussa qualità, che gli hanno consentito di fare la differenza nei confronti della modesta concorrenza. Sul fronte dei salti, invece, Sadosvky ha optato per il doppio axel e, nella seconda metà della musica, ha presentato un discreto triplo lutz e una balbettante combinazione triplo rittberger/triplo toeloop, sporcata da un atterraggio in punta del secondo salto, peraltro mancante di rotazione.

Il posto d’onore provvisorio è andato al russo Alexander Samarin (62,42), già terzo nella tappa iniziale di Courchevel. Il sedicenne di Mosca, a differenza di quanto avvenuto in Francia, è però tornato a litigare con il triplo axel, come puntualmente avveniva nelle passate stagioni. Il neo allievo di Elena Buianova è, infatti, caduto senza riuscire a completare la rotazione. Inoltre, nell’occasione, ha pasticciato sull’atterraggio della combinazione triplo flip/triplo toeloop, pagando dazio sulla rotazione del secondo salto.

Il gradino più basso del podio, nonostante una rovinosa caduta su un tentativo di triplo axel degradato a doppio, è stato occupato dal diciottenne giapponese Sei Kawahara (60,55), che ha avuto la meglio sul tredicenne figlio d’arte statunitense Andrew Torgashev (57,94), al debutto nel circuito. Più attardati tutti gli altri, regolati dal diciottenne francese Simon Hocquaux (56,37), uno dei quattro “temerari” che, con scarsi risultati, ha tentato di presentare il triplo axel.

 

Nella competizione riservata alle coppie di artistico, il successo finale è andato con ampio merito ai canadesi Julianne Seguin/Charlie Bilodeau (159,40), vincitori di entrambi i segmenti di gara e capaci di ritoccare ogni primato personale.  I miglioramenti degli allievi di Josee Picard, mai sul podio in precedenza nel circuito, hanno del sensazionale se si pensa che con il punteggio ottenuto ad Ostrava avrebbero conquistato la medaglia di bronzo nell’ultima edizione dei Campionati mondiali di categoria. Peraltro, se si guarda al piano di sopra, complice la rivoluzione avvenuta al termine della stagione olimpica, non appare scontato che il movimento canadese possa contare su tre coppie più competitive. Perciò, alla luce di quanto emerso in Repubblica Ceca, non è escluso che l’obiettivo, oltre al podio nei Mondiali juniores, possa diventare quello di prendere parte alla rassegna iridata maggiore. Nel programma libero, Seguin/Bilodeau hanno evidenziato una notevole padronanza degli elementi di salto in parallelo, figlia anche dei trascorsi in singolo di Seguin, ed hanno eseguito in maniera impeccabile i lanciati, nell’occasione triplo salchow e triplo toeloop, che per ora danno più garanzie rispetto al triplo rittberger. Di certo, i margini di miglioramenti sui sollevamenti non mancano, ma l’impressione è che ci sia tempo e modo per intervenire soprattutto considerando che la coppia ha praticamente un paio di stagioni di vita. Va, inoltre, ricodato che il 104,19 ottenuto oggi sarebbe valso diversi punti in più a livello senior (oltre 110), in virtù della possibilità di eseguire un secondo sollevamento di gruppo cinque.

In seconda posizione si sono piazzati i russi Lina Fedorova/Maxim Miroshkin (144,62), che hanno destato una pessima impressione confermando il trend di involuzione partito dopo la finale dello Junior Grand Prix di due anni or sono. In particolare, le enormi lacune di Fedorova sugli elementi di salto in parallelo stanno vanificando l’indiscussa qualità sul triplo twist e sui sollevamenti, reverse lasso su tutti.  Per fornire un quadro più preciso della situazione, basta rimarcare come i vincitori della gara abbiano accumulato sugli elementi di salto in parallelo oltre sette punti di margine. La situazione attuale desta perplessità in quanto la coppia di scuola Mozer sta presentando salti di basso tasso di difficoltà non riuscendo comunque a distinguersi in positivo nell’esecuzione. Nello specifico, la combinazione doppio toeloop/doppio toeloop non rappresenta il migliore biglietto da visita per una coppia che ambisce al titolo iridato juniores ed ha affidato le coreografie a Marina Zoueva

Il podio è stato completato dai debuttanti russi Kamilla Gainetdinova/Sergei Alexeev (134,43), autori di un ambizioso programma libero con luci e ombre su salti in parallelo e lanciati. Tuttavia, il rammarico principale resta legato ai probabili sei punti abbondanti lasciati per strada a causa del sollevamento di gruppo cinque interrotto nella fase iniziale.

 

La competizione di danza è stata caratterizzata dal dominio dei canadesi Mackenzie Bent/Garrett Mackeen (138,17), già vincitori nella passata stagione della tappa di Riga, ma poi rimasti esclusi dalla finale per l’incostanza che ha finora contraddistinto la loro carriera.

Gli allievi di Carol Lane, allenatrice tra gli altri di Gilles/Poirier, dopo essersi imposti con ampio margine nella short-dance, si sono ripetuti nel segmento più lungo di gara palesando una notevole qualità di pattinaggio frutto anche della maggiore velocità rispetto alla concorrenza. La coppia di stanza a Scarborough, oltre a migliorare ampiamenti i primati personali, ha anche fatto segnare i nuovi limiti stagionali per la specialità.

Al termine di un serrato testa a testa, i russi Bettina Popova/Yuri Vlasenko (131,42) sono riusciti a resistere al prepotente ritorno degli statunitensi Lorraine Mcnamara/Quinn Carpenter (130,79), salvando la seconda posizione per soli 63 centesimi di punto. Alla coppia nordamericana, ritenuta alla vigilia la favorita per la vittoria, non è bastata la seconda prestazione di giornata per cancellare il passo falso della short-dance.

Grazie al terzo punteggio nella danza libera, con tanto di migliore riscontro tecnico, i russi Sofia Evdomikova/Egor Bazin (128,74) hanno scavalcato gli statunitensi Christina Carreira/Anthony Ponomarenko (126,98), già ampiamente all’altezza della situazione nella gara di debutto a dispetto della giovanissima età.

 

La terza tappa di Junior Grand Prix si concluderà domani con gli atti finali della gara femminile e di quella maschile.

 

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