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"Orgogliosa della mia storia: vale più di medaglie e coppe"

Biathlonvideo intervista

"Orgogliosa della mia storia: vale più di medaglie e coppe"

VIDEO - Lisa Vittozzi si racconta a NEVEITALIA: nell'intervista esclusiva con Dario Puppo, realizzata in occasione dell'incontro con il partner Pastificio Felicetti in Val di Fiemme, la vincitrice della Coppa del Mondo ha parlato di "quei 100 metri del rettilineo finale di Canmore e un sogno ancora da metabolizzare. Sono sempre ambiziosa e vorrei vincere un'altra sfera di cristallo, ma la vivrò più serenamente".

La mia storia è più importante dei miei risultati”.

Così si può riassumere il percorso che ha portato Lisa Vittozzi alla conquista della classifica generale di CdM, un mese fa a Canmore, dopo aver messo in bacheca anche il primo titolo iridato individuale di una carriera che, a 29 anni, è definitivamente decollata.

La campionessa sappadina ne ha parlato con il direttore di NEVEITALIA e voce del biathlon, Dario Puppo, ieri al Salone Clesiano della Magnifica Comunità di Fiemme per l'evento che il Pastificio Felicetti ha voluto dedicare alle sue stelle, visto che era presente anche Tommaso Giacomel, fresco vincitore della classifica U25 in una stagione di Coppa del Mondo che ha regalato tante soddisfazioni anche al talento di Imer.

E' stata una stagione molto emozionante, perchè in essa sono passate tutte quelle precedenti – ha raccontato Lisa ai nostri microfoni - Ricordare qui il rettilineo finale vissuto a Canmore mi fa pensare che devo ancora metabolizzare il tutto, perchè dopo aver realizzato un sogno rincorso per anni, è ancora difficile crederci. Questa coppa è stato anche un sospiro di sollievo, ma non esclude certo di volerne vincere un'altra. Io sono sempre molto ambiziosa, ma posso vivere tutto più serenamente”.

Il suo sponsor di riferimento ci ha creduto anche quando Vittozzi era nel suo momento più difficile, sino al post Giochi di Pechino. Puppo fa un paragone con quanto vissuto da Andre Agassi, sceso così tanto in classifica prima di tornare numero 1 al mondo: “E' sicuramente la cosa di cui vado più fiera – la risposta della fuoriclasse azzurra – perchè nello sport vengono esaltate le medaglie e le coppe, ma ciò che viene ricordato di più è la storia dalla quale passa un atleta.

Mi sono resa conto che tante persone mi hanno sostenuta perchè hanno capito quello che c'era dietro come persona, sono più fiera degli step per arrivare al successo, ti formano e possono essere un esempio per gli altri”.

E ancora, il racconto di quell'ultimo poligono da non sbagliare nell'Individuale iridata di Nove Mesto e... trovate tutto nel video in allegato!

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