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Intimissimi on Ice 2015 a Verona: lo spettacolo sul ghiaccio 2.0 celebra il ritorno di Carolina Kostner

Intimissimi on Ice 2015 a Verona: lo spettacolo sul ghiaccio 2.0 celebra il ritorno di Carolina Kostner
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Luca Parisse

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Intimissimi on Ice 2015 a Verona: lo spettacolo sul ghiaccio 2.0 celebra il ritorno di Carolina Kostner

Per il quinto anno consecutivo la splendida cornice dell'Arena di Verona ha ospitato il tradizionale spettacolo che unisce l'arte del pattinaggio sul ghiaccio a quella dell'opera lirica, quest'anno noto come "Intimissimi on Ice", evento che ha raccolto spettatori da tutta Italia e non solo nelle serate del 9 e del 10 Ottobre.

Si tratta del secondo anno in cui lo spettacolo vede la direzione creativa di Marco Balich, il produttore italiano già noto ai più come direttore di alcune tra le cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi Olimpici degli ultimi anni. La nuova versione dello spettacolo una volta chiamato "Opera on ice", però, presenta notevoli differenze rispetto al precedente.

Dal 2011 al 2013, infatti, il format prevedeva l'esibizione dei pattinatori su una pista di ghiaccio temporanea allestita nell'Arena di Verona, in corrispondenza dell'area dove durante le opere liriche si trova, invece, il palcoscenico con le sue scenografie. I pattinatori si esibivano sulle note delle più famose arie di opera lirica, prevalentemente italiana (Verdi, Puccini, Rossini e Donizetti soprattutto), mentre alle loro spalle la musica veniva eseguita dal vivo dall'orchestra dell'Arena di Verona accompagnata da diversi cantanti lirici. Una variante sul tema dei classici galà sul ghiaccio, insomma, dove i pattinatori venivano introdotti da un presentatore televisivo che spiegava quale musica sarebbe stata eseguita e quale atleta si sarebbe esibito.

L'innovazione nel format consiste invece nel concepire lo spettacolo come un continuum narrativo, una storia che viene raccontata e costruita attraverso l'interazione dei pattinatori con la musica, la scenografia, i giochi di luci e gli effetti speciali. Nessuna interruzione nella narrazione dell'evento descritto quest'anno con il titolo "Shadows and Light", ovvero "l'eterno contrasto fra luci ed ombre della vita che genera tensione e questa tensione genera energia [..] maschile e femminile, Opera e Pop, canto e pattinaggio, arte e sport: dualismi che si uniranno e il cui risultato, ci auguriamo, sarà la generazione della più potente energia esistente: l'Amore".

Il risultato è una boccata di aria fresca, non solo per gli amanti del pattinaggio ma anche per il pubblico generalista, non più obbligato a sopportare i tempi televisivi di una classica presentazione, così più libero di godere dell'aspetto artistico della performance.

La prima impressione è quella di assistere ad una versione "miniaturizzata" e, ovviamente, ghiacciata proprio delle cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi Olimpici che hanno reso famoso Balich, anche grazie all'introduzione in scena di effetti speciali quali proiezioni di disegni sul ghiaccio in sincrono con la musica, aquiloni, artisti circensi e pedane semovibili da cui cantanti e musicisti vengono "calati" o avvicinati al ghiaccio accompagnando le esibizioni dei singoli pattinatori o degli ensamble maschili e femminili che si presentano in scena.

La storia, divisa in capitoli, è presentata da un piccolo libretto in dotazione a tutti gli spettatori che possono così seguire l'identità di chi si alterna sul ghiaccio e all'esecuzione delle musiche, accuratamente selezionate e vera e propria ciliegina sulla torta dell'edizione di quest'anno.

Se già dall'anno scorso, infatti, si era scelto di introdurre un tocco pop allo show inserendo alcuni tra i più popolari brani di musica leggera, quest'anno la fusione tra i brani lirici e quelli pop è particolarmente efficace grazie al riarrangiamento classico di alcuni pezzi tra cui "Take me to Church" di Hozier, pattinato magistralmente da Stephane Lambiel o "Ti amo" di Umberto Tozzi su cui si sono esibiti Anna Cappellini e Luca Lanotte, storiche star dell'evento insieme appunto a Lambiel e Kostner.

Nella seconda parte dello spettacolo, inoltre, ad alternare le arie liriche viene invitata in scena anche la pop star Ellie Goulding, che prima esegue Burn, brano che introduce il tema della luce che irrompe nel buio, poi Love me like you do, forse la sua hit più famosa interpretata energicamente da Cappellini/Lanotte, infine On my mind, nuovo singolo in uscita messo in scena dall'ensamble dei pattinatori.

Tra i momenti più attesi della serata ci sono naturalmente le esibizioni di Carolina Kostner, la stella nazionale finalmente libera dalle preoccupazioni riguardanti la sospensione dal pattinaggio in seguito alle implicazioni del caso Schwazer.

Era una Carolina intensa e devota al suo pubblico quella che ha pattinato prima su "Una furtiva lagrima", dall'"Elisir d'Amore" di Donizetti, accompagnata dal tenore Leòn De la Guardia, apparendo dalle quinte del centro del palco che ospitava un enorme lampadario luccicante, e poi sulla sensuale "Summertime" di Gershwin, accompagnata stavolta dalla soprano Ekaterina Lekhina. Entrambi i numeri hanno sottolineato ancora una volta l'eleganza e la pulizia delle linee da sempre caratteristica dell'altoatesina, che spettacolo dopo spettacolo dimostra una maturità artistica sempre più spiccata e paragonabile solo a quella del suo compagno di scena, lo svizzero Lambiel.

E' proprio a Stephane, infatti, che spetta chiudere le esibizioni in singolo della serata con una scoppietante versione di "Nessun dorma" dalla "Turandot" di Puccini, tra un tripudio di geometrie di luci e di acuti del tenore Enrique Ferrer; un numero che, per il secondo anno consecutivo, strappa meritatamente la standing ovation al pubblico dell'Arena.

Unica pecca dell'edizione 2015 è forse appunto la ripetizione di alcuni numeri già eseguiti lo scorso anno, per l'esattezza 7 su 19 comprendendo il finale, aspetto che forse andrà riconsiderato nel caso in cui si voglia ripetere lo stesso formato dello show il prossimo anno.

Nell'insieme si tratta di una produzione estremamente complessa, senza dubbio tra i migliori spettacoli sul ghiaccio che si sono potuti ammirare in Europa negli ultimi anni, uno show a 360 gradi impreziosito da una location insostituibile come quella dell'Arena.

Certo tutto ciò non sarebbe possibile senza il contributo di uno sponsor facoltoso come Intimissimi, che non a caso fornisce tutti i costumi di scena (per questa edizione disegnati dalla famosa stylist Patricia Field), basati sulla collezione di intimo che l'azienda propone per quest'anno, il che spiega perchè molti vestiti risultino quanto meno "rivelatori". La promozione dei propri prodotti è proposta non solo attraverso gli outfit ma anche con la proiezione dei video della sfilata della collezione sulle quinte del palcoscenico, addirittura anche durante uno dei numeri d'esibizione. Se da un lato è difficile immaginare una produzione in tale scala supportata solo dalla vendita dei biglietti, d'altra parte ci si auspicherebbe che l'ingerenza dello sponsor sia limitata ai momenti d'intervallo dello spettacolo.

La nota positiva è che proprio grazie all'enorme fama del marchio, che ha anche invitato le sue modelle più famose ad un piccolo red carpet, lo spettacolo ottiene una grande risonanza sulla stampa nazionale e persino nelle riviste di moda, fatto non banale per uno show dove il principale protagonista è il pattinaggio, che, come sappiamo, non gode spesso di grande attenzione mediatica.

In definitiva, c'è da auspicarsi che un evento del genere si ripeta anche negli anni a venire; il suo grande successo risulta incoraggiante per la promozione di questo sport in Italia e, perchè no, magari potrebbe indurre qualche grande azienda a passare dalla sponsorizzazione di spettacoli sul ghiaccio a quella delle competizioni vere e proprie. Purtroppo, infatti, le potenzialità in questo senso risultano ancora fondamentalmente inesplorate nel nostro paese.

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