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A Ramsau l'Italia del biathlon torna ad assaggiare la neve

A Ramsau l'Italia del biathlon torna ad assaggiare la neve
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A Ramsau l'Italia del biathlon torna ad assaggiare la neve

A 58 giorni dall'opening stagionale di Coppa del Mondo di Östersund, la squadra italiana di biathlon ritrova la neve per la prima volta dal termine della scorsa annata agonistica.

Da oggi a sabato 8 ottobre gli azzurri saranno impegnati a Ramsau, dove potranno sciare sul Dachstein. Il ghiacciaio è tradizionale meta per molti fondisti e biathleti durante l'autunno, in quanto ambiente ideale per riprendere confidenza con gli sci dopo la lunga pausa estiva.

Il team sarà composto da nove elementi. Dorothea Wierer, Karin Oberhofer, Federica Sanfilippo, Lisa Vittozzi, Nicole Gontier; Dominik Windisch, Lukas Hofer, Thomas Bormolini e Giuseppe Montello.

Unica assente Alexia Runggaldier e qui è doveroso aprire una parentesi. La Fisi non fa alcuna menzione di lei, nonostante abbia cura di comunicare con dovizia di particolari la composizione dell'intero staff tecnico al seguito degli atleti.

Il punto è che la ventiquattrenne gardense non ha preso parte agli assoluti di Forni Avoltri di inizio settembre e ha disertato anche i campionati austriaci, a cui hanno preso parte le squadre A azzurre, per non meglio specificati "problemi di salute".

In altre parole ci troviamo di fronte a un'assenza prolungata, di cui sono ignoti i motivi. Inutile affidarsi alle versioni ufficiali diramate dalla federazione, poiché sappiamo bene come secondo i comunicati federali vada sempre tutto bene e scoppino tutti di salute. Stile Pravda degli anni '70.

Come dimenticare la "Federica Sanfilippo pienamente recuperata" alla vigilia della tappa di Anterselva, quando invece era a letto con 39 di febbre? Oppure "il lieve fastidio alla caviglia per Lukas Hofer", quando in realtà era talmente gonfia da non permettergli di praticare skiroll?

In realtà l'ufficio stampa si limita a scrivere quanto gli viene comunicato dalla fonte primaria di informazioni. Quindi, o qualcuno si è dimenticato di trascrivere un nome nella catena di comunicazione, oppure è lecito avere alcune perplessità sulla sorte dell'altoatesina.

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