Ski-Test 2018/19: Atomic al top con il nuovo S9

Partiamo dallo sci che più di tutti ha attirato l'attenzione dalla sua presentazione, l'Atomic X9. A volte è sufficiente una grafica fuori dai soliti canoni per far parlare di sè, ma in questo caso c'è di più.
La sostanza del nuovo Atomic X9 è di quelle serie, l'obiettivo della casa è centrato: quello di offrire uno sci racecarver GS, utilizzabile da tutti, pensato per l'uso quotidiano, con ottima resa in velocità e curve medie. 

La casa di Antelmarkt viene però premiata grazie al suo Atomic S9, la proposta in campo racecarver SL, che viene premiato come migliore sci da slalom della prossima stagione con l'ambita medaglia d’oro tra gli sci “Scelti dai Tester”. Eccelle in praticamente tutti i settori della nostra scheda, con particolare attenzione nella gestione della curva, nella presa di spigolo e nell'impulso. Lo sci è intuitivo, rapido, mai scorbutico e con una stabilità eccezionale.

In campo allround performance viene confermata la proposta Atomic TR. Lo sci è quello che i nostri lettori già conoscono e già premiato in passato. E’ particolare il modo con cui i tecnici austriaci sono riusciti a presentare uno sci che coniughi comfort e stabilità, intuitività e struttura. Lo sci è praticamente adatto ad ogni arco di curva, semplice da utilizzare, sempre stabile e mai faticoso. Insomma, un cavallo di razza per giornate da 8 ore sulla neve.

In freeride Atomic si presenta con il modello Bent Chetler 120, uno sci con geometrie generose, pensate per la neve polverosa, che ha entusiasmato i nostri tester, e fatto aggiudicare alla casa austriaca l'ambito premio degli Sci scelti dai Tester e di entrare nei Top ski per quanto riguarda la categoria Freeride 2018-2019. Lo sci è ben strutturato ed intuitivo, spiccano la punta e la coda costruite in modo da scaricare lateralmente la neve, con la coda strutturata in modo tale da salvare chi scia troppo arretrato.

Nella categoria Allmountain Atomic si presenta con il Vantage X83 CTI, uno sci apprezzato soprattuttto in pista, dove però è stato provato per solo il 30% del tempo. La scarsa larghezza sotto il piede non permette un utilizzo prettamente freeride: in pista è uno sci stabile e preciso, molto versatile con la leggerezza come punto forte.