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Manfred Moelgg al via a Sölden. Claudio Ravetto: "Sfido qualsiasi sport maschile italiano a presentare i nostri numeri"

Manfred Moelgg al via a Sölden. Claudio Ravetto: 'Sfido qualsiasi sport maschile italiano a presentare i nostri numeri'
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Sci Alpino

Manfred Moelgg al via a Sölden. Claudio Ravetto: "Sfido qualsiasi sport maschile italiano a presentare i nostri numeri"

Il direttore tecnico dell'Italia maschile dello sci alpino sottolinea la forza della sua squadra negli ultimi tre anni elencando numeri e vittorie ottenute senza fenomeni come il sempre troppo evocato Alberto Tomba. Ecco le dichiarazioni nella conferenza stampa dell'antivigilia di Claudio Ravetto, Jacques Théolier responsabile degli slalomgigantisti e di tutti gli otto azzurri che saranno al via domenica a Sölden compreso Manfred Moelgg che ha ufficializzato la sua presenza.

Claudio Ravetto: "Siamo alla vigilia della stagione olimpica e vi darò i numeri dei primi tre anni già trascorsi del quadriennio olimpico. 111 gare di Coppa del Mondo, 33 podi di cui 12 vittorie, 84 piazzamenti nei primi 6 e 161 top ten. Sono numeri abbastanza pesanti, cui si aggiungono due Mondiali con 10 gare, 7 medaglie, 9 top 6 e 14 top 10. Spero che questi numeri vengano riconfermati da qui a Sochi e a Sochi. Mi spiacerebbe vanificare tutto per situazioni sfavorevoli, sfido qualunque sport maschile italiano a presentare questi numeri senza il supercampione".

Jacques Théolier: "Quest'inverno il livello dei gigantisti è più alto dell'anno scorso, non sappiamo dove sono gli altri. E' stato molto difficile preparare Sölden perché ci mancano due-tre giorni causa maltempo".

Florian Eisath: "Due-tre giorni mancano un po' a tutti, anche alle altre squadre, dobbiamo prendere quello che abbiamo fatto e far qualcosa di valido. Il salto di qualità? Nella prima manche devo attaccare fin dall'inizio e diventare più costante".

Max Blardone: "Cercherò di fare la mia gara al meglio. L'andar forte sarà difficile, non sono ancora al 100% ma sono molto fiducioso per fare una bella gara. Ogni anno questa gara è diversa perché il ghiacciaio si muove in continuazione, quando uno è forte vince le gare, punto e basta".

Davide Simoncelli: "Veniamo qua sempre con dei punti interrogativi e quando si va via ogni tanto si hanno delle risposte. Si spera sempre di trovare le condizioni giuste, in Argentina non è stato così, sui ghiacciai è andata un po meglio ma non troppo. Si parte solo dalle certezze che si hanno, poi alle Olimpiadi ci penserò in seguito perché dovrò anche qualificarmi".

Manfred Moelgg: "Sono sinceramente molto contento di essere qua perché una settimana fa non sembrava. Ho un altro giorno domani per qualche altro giro e poi vedremo domenica. Fino a metà agosto era andata molto bene. Una stagione olimpica è più importante di quella dei Mondiali ma bisogna andar forte tutta la stagione e la strada per Sochi è ancora lunga. Ligety, Hirscher e Pinturault vanno molto forte ma i distacchi non saranno quelli dell'anno scorso".

Cristian Deville: "Ringrazio dell'opportunità che ho avuto di gareggiare, l'anno scorso è andato molto male, adesso vado più forte in gigante che in slalom ma non sarà facile qualificarsi per la seconda manche perché il numero di partenza sarà molto alto".

Luca De Aliprandini: "L'anno scorso a parte in Badia ho fatto fatica, non abbiamo sciato nelle condizioni ottimali ma ce la metteremo tutta. I miei compagni più esperti sanno sempre tirar fuori il meglio in allenamento, cosa che magari a un giovane manca".

Roberto Nani: "Abbiamo avuto condizioni molto diverse in preparazione, il Rettenbach mi piace, l'anno scorso sono stato ventunesimo e stavolta spero di fare meglio anche grazie al numero di partenza migliore".

Giovanni Borsotti: "Ho fatto di tutto per essere qua, un mese fa non ci avrei sperato, in Argentina non facevo più di due o tre giri poi tornando in Europa è cambiato tutto ed è andata molto bene. Continuavo ad avere male al menisco e mi sono dovuto rioperare in estate perché era tutto rotto, per questo il recupero è stato più complicato del previsto".

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