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Settimana bianca ad Aspen: il sogno della powder americana di Oltreneve S&D è diventato realtà

partenza della Gondola ad Aspen Mountain
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©OltreNeve SKI & DIVE

Club

Settimana bianca ad Aspen: il sogno della powder americana di Oltreneve S&D è diventato realtà

Erano tre anni che gli amici di Oltreneve, popolare sci club del Milanese a noi noto per le iniziative sempre innovative, ce ne parlavano: "settimanona bianca negli Stati Uniti per provare la famosa powder, la neve polverosa delle montagne americane, irriproducibile sulle nostre montagne".  Federico Ravelli, il presidente dell’associazione Milanese, è entusiata quando ci parla di come il sogno è diventato realtà: "Proviamo ad organizzarci a chiedere informazioni a chi fra gli amici c’era già stato, ci ritroviamo per stabilire un possibile periodo che vada bene a molti e a studiare insieme i dettagli, ottimizzare il nostro viaggio e poi …riceviamo un’ottima offerta da British Airways e contemporaneamente da tre Lodge ad Aspen per il soggiorno: il progetto può tramutarsi in realtà".

Partiamo!!! Venerdì 12 marzo 2010 alle 5,20, tutti assonnati, ci ritroviamo in 30 persone direttamente all’aeroporto di Linate ed incomincia il divertimento voluto e sognato da tanto tempo.
Incominciamo a conoscerci tutti, ad apprezzarci, a volerci divertire insieme, a condividere le diverse attitudini e ad accrescere le nostre esperienze della vita di ognuno: bancari e assicuratori, cardiochirurgo, giardiniere, salumiere, informatici, giornalista free lance, doppiatrice, esperte di marketing e telefonia, funzionario Inail, architetto, ricercatore, cameriere, esperto di sicurezza sul lavoro, fotografo, amministratore delegato, responsabile linea imbottigliamento, titolare scuola guida, responsabile del personale e un solo ragazzo studente… Con un sorriso uniamo tutte le nostre esperienze e siamo pronti per partire!
Il viaggio procede fino a Londra e poi cambio di aeromobile per raggiungere Denver con una transoceanica. Conosciamo tutte le hostess e steward dell’aereo, parliamo con altri viaggiatori che provengono da tante nazioni diverse; ci accorgiamo che l’aereo utilizza la rotta polare : sotto di noi i ghiacci semi spezzati e un paesaggio candido. Immediatamente dopo aver sorvolato sulla Groenlandia siamo già su vasti appezzamenti di terreno coltivati e poi sul deserto… stiamo arrivando a Denver la città famosa per il west, antico crocevia per le miniere e per la caccia all’oro, punto di cacciata degli indiani dai loro territori. L’aeroporto è costruito come un grande accampamento con tende indiane, costruito nel nulla… ritiriamo i nostri bagagli ed i nostri sci con un sistema pratico e curioso allo stesso tempo (alcuni si sono persi per via di uno sciopero ed arriveranno direttamente nel nostro lodge due giorni dopo).  Fuori dall’aeroporto c’è un pullman prenotato solo per noi ad attenderci per condurci ad Aspen, la mitica Aspen, cittadina modaiola, patria di attori e modelle, a solo …quattro ore da Denver. Il pullman dopo 10 km dall’aeroporto passa vicino alla vera città ultramoderna di Denver che si trova a 1600 metri s.l.m., una sky line nel deserto, procediamo quindi sulla Highway ed ecco che dal deserto si sale nelle montagne, nelle Rocky Mountains.
Scende la sera e dopo una breve sosta ci addormentiamo e ci svegliamo solo quando giungiamo davanti all’hotel Limelight Lodge di Aspen… Che sorpresa a mezzanotte tre persone ad attenderci con la distribuzione delle nostre camere prenotate e quindi… appuntamento al giorno dopo per iniziare a sciare insieme.  Nella notte ripensiamo al nostro viaggio alla nostra avventura appena iniziata e abbiamo difficoltà a smaltire il jet leg e così ci ritroviamo nella hall dell’hotel raccontandoci della scoperta delle spaziosissime camere con letti enormi (e con cucina in ogni camera per poter eventualmente prepararsi da mangiare) o dei bagni faraonici alle ore più strane della notte.

Ecco a colazione siamo tutti pronti ad assaggiare le specialità e ad organizzarci per la splendida giornata di sole che ci aspetta.
Iniziamo dalle piste di Snowmass, una delle quattro zone dove poter sciare (le altre sono Aspen Highlands, Buttermilk e Aspen Mountain, raggiungibili con comodi e frequenti pulmini con possibilità di caricare gli sci all’esterno).  Saliamo dai 2400 metri fino al punto più alto, 3813 metri. Gli alberi sono presenti in ogni pista fino alla sommità (in Europa fino a 1800m. possiamo trovare alberi …qui negli States gli alberi si trovano fino a 3600 m!).
Ad attenderci ai pulmini, volontari che ti danno tutte le informazioni possibili e immaginabili, che ti aiutano a sistemare gli sci negli appositi spazi e ti invitano ad accomodarti in attesa della imminente partenza.
Stupiscono il numero delle piste, la loro vastità e la larghezza, la poca gente sulle piste e… la neve !  Allora era vero… la neve è proprio diversa, non è umida, ma è secca, rimane sempre uguale, come una “polvere”: che sensazione dover sciare stando “leggeri” e la neve sembra perennemente neve fresc!
Stupiscono i fuori pista vertiginosi in ogni luogo… con gobbe o senza gobbe, fra gli alberi, stupisce vedere tante persone che sanno sciare a un livello molto alto.
Stupisce vedere il personale affabile che riconosce il “gruppone di 30 italiani” che sciano insieme per tutta la giornata: tutti gli autoctoni sono gioviali, scherzano, ridono, ti salutano, cantano e ballano. A ogni seggiovia il personale addetto aiuta i bimbi a salire sulle seggiovie, con musica a palla stile “snow fest”, a ogni seggiovia un mega barbecue per poter preparare hot dog o hamburger in stile americano.
In cima alla seggiovia più alta (incredibile! …) un banchetto con volontari che distribuiscono gratuitamente acqua, cidro, merendine, creme per proteggersi dal sole e caramelle, oltre a consegnare adesivi della località, a salutarci e a chiederci come va… e poi gli stessi volontari si offrono di portarci, a orari prestabiliti, alla scoperta delle piste!
Ritornando poi in hotel troviamo un après-ski ad attenderci con “wine & cheese & cookies” ed occasioni per scambiarci impressioni ed opinioni sugli avvenimenti della giornata, sulle piste scoperte e sulle emozioni avute.
Colpisce che rientrando in hotel, alcuni addetti ci prendono dalle mani e ci depositano gli sci su appositi asciugatoi (per restituirceli il giorno dopo per l’utilizzo per una nuova giornata di sci), colpisce che possiamo salire in ogni camera con gli scarponi ai piedi, colpisce che ognuno è libero di scendere nella hall come meglio preferisce: con abiti da sera e tacchi a spillo oppure con accappatoio, costume da bagno e ciabatte o anche con maglietta e pantaloncini corti.
Quindi ci attende la scelta del ristorante per la cena… scelta ardua visto che i ristoranti sono tutti molto frequentati e con possibilità di scelta fra le più disparate cucine dal mondo.

Il giorno successivo partiamo alla scoperta di Aspen Mountain con la famosa Gondola che dal centro del paese conduce direttamente nel punto più alto della località, proviamo la pista FIS dove si svolgono ogni anno gare di Coppa del Mondo…il paesaggio sulla città di Aspen è veramente emozionante, ti sembra di dover atterrare con un salto sui tetti delle case o degli alberghi, di planare sulle vie squadrate e parallele. 
Ritornando in hotel decidiamo di tuffarci in piscina (riscaldata a 31 gradi e all’aperto), di raccontarci le sciate della giornata e le favolose piste scoperte; poi passiamo a rilassare i muscoli nelle enormi vasche idromassaggio all’aperto (riscaldate a 51 gradi) con bicchieri di vino, cubetti di formaggio e deliziosi dolci ad attenderci ai bordi delle vasche stesse e sui tavolini accanto alle sdraio.

Il giorno dopo ci rechiamo ad Aspen Highlands e le sorprese continuano… in cima al punto più alto degli impianti vi è un punto di ritrovo adatto ad “expert only”, da lì un gatto delle nevi raduna circa venti sciatori e li conduce 300 metri più in alto e poi da lì si sale con scarponi e bastoncini per 300 metri di dislivello, su un crinale. Dopo circa 50 minuti di salita a piedi e con gli sci in spalla, si giunge in cima al Bowl, il catino, a circa 3900 metri, la meta di ogni sciatore: da lì una vista impareggiabile sulle montagne circostanti, sulle Rocky Mountains. Da lì inizia il divertimento infatti ogni sciatore sceglie il punto da dove “buttarsi”con gli sci : tutti i punti con nomi diversi e  in fuoripista con pendenze dai 38 ai 48%.  Dopo discese così entusiasmanti si arriva tutti allo stesso punto: alla seggiovia Deep Temerity che riporta gli sciatori a riprovare la salita con il gatto delle nevi e l’ascesa al Bowl e quindi una nuova temeraria discesa in neve fresca.
Sotto la seggiovia alberi con biancheria intima appesa o alberi con cravatte o collane a ricordo di conquiste amorose, in perfetto stile americano.

Un altro giorno ed eccoci a scegliere di sciare a Buttermilk, il regno dello snowpark e del freestyle, con una vista su tutte le montagne circostanti, sull’aeroporto di Aspen e sull’Aspen  High School dove spiccano gli impianti sportivi all’interno della struttura (piscina, campo da football americano in erba sintetica, campi di pallacanestro ed anche una pista da sci ed uno skilift, riservati solo agli studenti !). Proviamo i salti, ma ci spaventiamo da quanto si salta nel vuoto, proviamo l’half pipe e… che brividi fare le giravolte su sponde alte fino a 20 metri!
Alla sera decidiamo di organizzare una spaghettata (con ingredienti portati dall’Italia) nella hall del Lodge e con estrema simpatia altri clienti dell’hotel si uniscono a noi e ..anche gli addetti alla reception rimangono colpiti da come riusciamo a cucinare la pasta al pesto e all’amatriciana in poco tempo e per così tante persone apprezzandone la cottura e la bontà!

Il giorno dopo scegliamo di sciare nuovamente ad Aspen Highlands per salire ancora fino al Bowl e rituffarci sulle pendenze delle piste in neve fresca, senza pericoli di valanghe e con sempre degli “Ski Patrol” che controllano le evoluzioni degli sciatori ed ecco, da un punto osservazione, ci invitano ad osservare con il binocolo… a sorpresa riconosciamo la statunitense Julia Mancuso (campionessa olimpica in slalom gigante a Torino 2006 e vicecampionessa olimpica in discesa libera e in supercombinata a Vancouver 2010) che si cimenta con un fuoripista mozzafiato in solitaria in zona off limits.
Dopo la giornata ci aspettano negozi, banchetti, feste per la ricorrenza di S.Patrizio. Tutti si vestono in stile “irish”, con abbigliamenti di colore verde, collane, pins, cappelli, occhiali, parrucche di colore verde ….anche la birra viene spillata di colore verde!   

Siamo ormai al sesto giorno e decidiamo di tornare a Snowmass per vedere se avevamo dimenticato qualche pista, se avevamo dimenticato di calcare qualche fuori pista tagliato fra gli alberi con  gobbe o senza.  Le emozioni non mancano… scopriamo infatti piccoli scoiattoli ai bordi delle piste e un alce in cerca di cibo!  
Alla sera decidiamo di partecipare a una sfilata di moda in uno degli hotels più alla moda della cittadina e ci aspetta un vernissage denso di sorprese… decine di modelle e modelli alzano un po’ il gomito ed appaiono molto loquaci e disponibili a raccontarsi ed a conoscere anche il gruppo di italiani, appaiono disponibili a cantare e ballare sfrenatamente insieme, fino a notte fonda.

Ultimo giorno di sci e, finalmente, dopo tante attese e dopo previsioni meteo sbagliate per ben tre giorni (eh si, anche le previsioni americane possono sbagliare!) ecco la tanta attesa neve!
Ci svegliamo alla mattina presto e siamo elettrici : nella notte 10 centimetri di neve fresca hanno imbiancato la cittadina e ammantato le piste e allora… cosa aspettiamo? Muoviamoci, andiamo a sciare tutti frementi ad Aspen Mountain, sci in spalla e a 150 metri dal nostro hotel ecco la partenza della Gondola. Vediamo che effetto fa sciare in “fresca”, sperimentiamo con le nostre gambe cosa cambia dalla neve fresca europea. 
Scegliamo di salire sull’ovovia fra i primi ed incominciamo a scendere sulle piste. Che favola la neve non affatica anzi crea … dipendenza!  Ti viene voglia di continuare a scendere e poi salire e quindi scendere e poi risalire nuovamente fino a che gli impianti non chiudano. Sembra di sciare sempre su un nuovo manto nevoso ed invece salendo e scendendo la neve ricopre tutto fino a pensare di sciare su piste sempre nuove ed immacolate. Effettuiamo filmati su filmati: a due, tre, quattro sciatori, in sincrono in neve fresca, per avere testimonianze da fornire agli amici rimasti in Italia circa la polvere, di come la neve sia eterea e di come non ci si stanchi per nulla a sciare in neve fresca. Durante tutta la giornata la neve scende copiosa, durante l’unica giornata di brutto tempo dell’intero nostro periodo di vacanza constatiamo che la gente è molto più numerosa sulle piste rispetto agli altri giorni in cui splendeva il sole.  Ci dispiace finire la nostra esperienza sciistica sulle piste americane, ma ormai gli impianti chiudono e la giornata è passata in un battibaleno…ci rimane di passeggiare in città e fare gli ultimi acquisti, gli ultimi regali da portare in patria, ci rimane poi ancora la serata per divertirci e fraternizzare con persone provenienti da tutto il mondo.

A malincuore il giorno successivo ci aspetta il pullman privato per riportarci all’aeroporto di Denver con tutti i nostri bagagli. Rimane da apprezzare il passaggio nel canyon con rocce rosse e neve, attraversare il passo montano a 2700 metri per giungere a Denver, scorgere le piste di Copper Mountain e Breckenridge e Vail e chissà, magari l’anno prossimo, potrebbero essere le mete delle prossime nostre settimane bianche per continuare il sogno sciistico americano, il nostro secondo american dream …

INFORMAZIONI ORGANIZZATIVE.
Documenti : necessario avere passaporti validi per espatrio verso Stati Uniti (scadenza, bollatura, foto digitale) con procedura ESTA per ottenere visto individuale : il tutto viene dettagliatamente spiegato al sito  https://esta.cbp.dhs.gov
Volo: compagnia aerea British Airways da Milano Linate a Denver International Airport con scalo a Londra Heatrow. Possibilità 2 bagagli in stiva con ciascuno massimo 23 kg (di cui uno quale sacca sci doppi con lunghezza massima 190cm.) + un bagaglio in cabina massimo 23 kg (possibilità di raggiungere eventualmente anche l’aeroporto di Aspen con American Airlines o Frontier e da lì generalmente ogni Lodge viene a prendere le persone con mezzo dedicato)
Transfer da Aeroporto ad Aspen: tramite Gray Line of Denver (transfer effettuabile anche con auto a noleggio massimo 9 posti con varie società presenti all’aeroporto di Denver oppure con la stessa Gray Line con acquisto biglietto individuale). La nostra scelta è stata dettata dal ridurre al minimo le attese, recuperare bagagli, non effettuare altre code per altri check-in all’aeroporto, ma soprattutto per poter ammirare i panorami circostanti degni di nota.  
Soggiorno : Limelight Lodge*****di Aspen situato nel centro del paese a 150 metri a piedi dalla Gondola e a 50 metri dai pulmini che conducono alle altre località sciistiche. Nell’hotel piscina e idromassaggi riscaldati e all’aperto. Camere e bagni estremamente spaziosi e funzionali dotati di ogni confort ed anche di cucina con forno micronde, frigorifero e macchina per caffè e thé all’americana.  Nell’hotel : colazione continentale a buffet e après-ski dalle ore 16 alle ore 18 con vino e bevande varie, con assaggi di formaggi misti e dolcetti. Possibilità di utilizzo cucina nella hall dell’hotel su prenotazione. Sala convegni da prenotare eventualmente e da pagare a parte.   Nella località sono presenti diverse tipologie di Lodge e Condominium a tre, quattro e cinque stelle più o meno vicine alla Gondola o comunque vicine a fermate di pulmini che conducono agli impianti di risalita, quasi tutti dotati di piscina e idromassaggio all’aperto riscaldati.  
Skipass: possibilità di scegliere tra diverse tipologie di skipass che comunque comprendevano tutti i servizi e tutte le località di Aspen Mountain, Aspen Highlands, Buttermilk e Snowmass oltre al gatto delle nevi al Bowl. La scelta degli skipass per 5, 6 e 7 giorni permette di scegliere di sciare 5, 6 o 7 giorni scegliendo fra 10 giorni, anche non consecutivi.
Ristoranti e locali: diverse tipologie di ristoranti e bar e video pub e locali per bere e mangiare da tutto il mondo e con prezzi molto diversi. Numerosi poi i bar e video pub : ricordarsi che all’importo indicato vanno aggiunto il 10% di tasse e il 10% di servizio (spiccano locali con cucina giapponese, italiana, francese, americana a base di carne, tedesca, austriaca…)
Self.service e Ristoranti sulle piste: sono numerosi, molto ampi e con servizio veloce con costi non elevati   : ricordarsi sempre di aggiungere circa il 20% quali tasse e servizi
Negozi: nelle località molti negozi di grandi marche e negozi con prodotti tipici oltre a negozi di articoli sportivi con possibilità di acquisti a prezzi vantaggiosi dovuti al cambio favorevole euro/dollaro : ricordarsi sempre di aggiungere il 10% quali tasse all’importo evidenziato. Estremamente vantaggiosi i prodotti in cuoio quali cappelli, guanti e scarpe.
Quote individuali per l’intero viaggio:  volo A/R, transfer Denver/Aspen e viceversa, soggiorno in hotel per 8 notti con colazioni e après-ski
€ 1820 camera occupata da 2 persone
€ 1680 camera occupata da 3 persone
€ 1580 camera occupata 4 persone
 € 2380 camera singola
Skipass:  6gg adulti  USD 380, senior/giovani USD 378, ragazzi USD 282              
7gg adulti  USD 445, senior/giovani USD 441, ragazzi USD 329   SKIPASS BIMBI < 6 anni GRATIS 
In sintesi ciascuno di noi ha speso circa € 2250/2300 (escluso regali personali) occupando camere estremamente spaziose occupate da tre persone, ciascuna camera  con tre letti “queen size”

Organizzazione del viaggio: Oltreneve Ski & Dive di Sesto S.Giovanni (MI)
Presidente: Ravelli Federico
Email:  oltreneve@libero.it  
Sito web:  www.oltreneve.it

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FOTO: Il sogno Americano ad Aspen

foto, ultima del Martedì 4 Maggio 2010