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Mondiali Allround: Ireen Wüst è già senza rivali. Verweij conduce la sfida oranje con Blokhuijsen

Mondiali Allround: Ireen Wüst è già senza rivali. Verweij conduce la sfida oranje con Blokhuijsen
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Getty Images

Speed Skating - Mondiali Allround 2014

Mondiali Allround: Ireen Wüst è già senza rivali. Verweij conduce la sfida oranje con Blokhuijsen

Una dominatrice annunciata come Ireen Wüst non può far altro che entusiasmare l’Olanda. Se poi, per non far mancare nulla al pubblico di Heerenveen, si aggiunge il duello appassionante tra i due beniamini di casa Verweij e Blokhuijsen, lo spettacolo è garantito. I Mondiali Allround di Heerenveen vedono la solita certezza ripresentarsi. Gli olandesi hanno pochi rivali nello speed skating. E dopo le prime due prove mondiali (domani sono in programma 1500m per ambo i sessi , 5mila per le donne e 10mila per gli uomini) non manca la solita certezza-Wüst al femminile e l’equilibrio quasi totale tra gli uomini. L’Italia, rappresentata da Andrea Giovannini e Luca Stefani, si ferma per ora nelle retrovie.

Ireen Wüst mette ben presto le cose in chiaro e incendia il pubblico della Thialf Arena a modo suo: vincendo. La campionessa oranje si prende due vittorie parziali nelle prime prove del Mondiale Allround, i 500 (non di certo la sua specialità) e i 3000 metri. Due successi che la proiettano al primo posto provvisorio in classifica generale. Ma il vantaggio sulle rivali e la forma smagliante fanno sì che sia letteralmente prenotata per rimanere sul gradino più alto del podio. Oggettivamente sembra difficile che qualcuna delle sue avversarie possa farla arretrare.

La 27enne campionessa europea e mondiale in carica, piazza immediatamente la sua firma nei 500: un lampo lungo 38’’86 per precedere la concorrenza, molto più specializzata di lei sulla distanza più breve. Così la Wüst mette “a bada” le velleità delle russe Skokova (seconda in 39’’ netti) e Shikhova (terza in 39’’13). Yvonne Nauta, la connazionale più accreditata, ma non velocista, perde subito troppo terreno (19esima in 41’’09) per impensierirla. Quasi la stessa sorte tocca all’argento iridato nel 2013, Diane Valkenburg (40’’00).

I 3000 metri sono di conseguenza una cavalcata vincente per la fuoriclasse di Goirle. Sul suo terreno non può che incrementare ulteriormente il divario con le altre. La Wüst precede tutte in 3’58’’83, concedendosi il lusso di abbassare il suo primato stagionale. È lei l’unica a scendere sotto il limite dei 4 minuti (in stagione solo le assenti a Heerenveen Sábliková e Pechstein ci erano riuscite!). Ad ogni modo, la mostruosa campionessa mette un muro fatto di secondi tra sé e le rivali. Seconda sui 3000 è l’attesa Nauta (4’03’’20), mentre terza si piazza la russa Graf (4’05’’51).

In classifica, Ireen può temere solo se stessa, Dopo due prove si ritrova con un vantaggio di quasi 1.8 punti sulla seconda, Yuliya Skokova. Terza la connazionale Olga Graf, ma deve difendersi dal ritorno delle olandesi Schouten e Valkenburg, staccate di meno di un decimo di punto dal bronzo.

In campo maschile, l’olandese Koen Verweij la spunta dopo le prime due prove. Ma l’idea che la sfida Allround con il compagno di squadra Blokhuijsen si possa risolvere in volata, è già più che una realtà. Per ora il vicecampione europeo ha retto bene il confronto e conduce con 26 centesimi di punto su Blokhuijsen. Un’inezia. Ma era prevedibile l’equilibrio estremo. Più indietro gli “estranei” dalla contesa per un eventuale oro mondiale. Terzo provvisorio è l’ottimo norvegese Håvard Bøkko, tallonato però da Denis Yuskov, rappresentante di punta della Russia. Indietro gli italiani. Andrea Giovannini non trova la sua miglior giornata sui 5000 ed è 15esimo in generale. Luca Stefani si piazza (per ora) al 20esimo posto. Il primo azzurro non sembra completamente fuori classifica. Per domani, però, per tenere vive le sue speranze di rientrare nei primi 8 (e disputare i 10mila), gli servirà un 1500 perfetto.

Per quanto riguarda le prove odierne, si è iniziato con i 500m. Il polacco Konrad Niedzwiedzki ha messo tutti dietro di sé in una distanza di certo non tra le sue specialità preferite. Lo specialista soprattutto dei 1000, chiude la distanza più breve con il crono di 35’’91. Niedzwiedzki precede un duo a ex aequo nella classifica finale: il norvegese Håvard Bøkko e proprio Koen Verweij (al personale in stagione). Entrambi finiscono sulla piazza d’onore parziale per 4 centesimi di troppo e vanno vicinissimi ai loro primati personali in carriera.

Chi non si sottrae alla lotta di qualità ed è velocissimo per i suoi standard, l’altro duellante per l’iride, Jan Blokhuijsen. L’olandese termina la sua prima prova in 36’’41 e stabilisce anch’egli il primato stagionale, non andando troppo lontano dal suo personale. Agli Europei di gennaio, infatti corse più lentamente di soli 20 centesimi. E nonostante ciò fu oro contro gli stessi avversari.

Non eccellente la prova d’esordio per gli italiani. Entrambi tutt’altro che specialisti della velocità, non riescono a sorprendere positivamente. Andrea Giovannini chiude i 500m al 17esimo posto in graduatoria (37’’04), dimostrando però di essere in buona forma. Luca Stefani non brilla come il compagno e finisce in 37’’56 che lo piazza ventesimo.

Nei 5000, la musica nei quartieri alti cambia. Jan Blokhuijsen si trova in batteria contro il migliore pattinatore per impostare dei 5000 veloci: il russo Denis Yuskov, davvero uno dei più competitivi sui 1500 metri. L’olandese regge l’urto del rivale partito in corsia esterna e dà tutto negli ultimi 1500 metri per completare il sorpasso e chiudere col tempo ottimo di 6’17’’78. Preceduto di quasi tre secondi Yuskov, che finirà terzo. Verweij, impegnato nell’ultima batteria, sa bene di dover dare del suo meglio: e non fallisce. Il suo 6’19’’69 (secondo crono) è tempo di tutto rispetto, che lo mette in scia a Blokhuijsen.

Andrea Giovannini non svetta nella sua seconda fatica, nonostante i 5000 siano la distanza “forte” del trentino. L’azzurro non trova il ritmo ideale per portarlo intorno al suo miglior tempo (6’30’’ circa) e conclude in 6’34’’90. Una gara che poteva essere ben più veloce, anche se regolare (se si vedono i suoi parziali al giro, sono stati costantemente entro i 31 secondi). Più indietro a livello cronometrico, Luca Stefani. L’atleta asiaghese tesserato per le Fiamme Oro, finisce i 5 km in 6’39’’02, anch’egli circa 5 secondi più lento dal suo miglior crono nel 2014 ottenuto all’Europeo di Hamar.

 

CLASSIFICHE GENERALI PARZIALI (DOPO DUE PROVE SU QUATTRO)

DONNE

1. Ireen WÜST (Ola)                              78.665 punti
2. Yuliya SKOKOVA (Rus)                        80.433
3. Olga GRAF (Rus)                                80.758
4. Irene SCHOUTEN (Ola)                       80.910
5. Diane VALKENBURG (Ola)                    80.981
6. Katarzyna BACHLEDA-CURUS (Pol)      81.008
7. Luiza ZLOTKOWSKA (Pol)                    81.486
8. Natalia CZERWONKA (Pol)                    81.566
9. Yvonne NAUTA (Ola)                           81.623
10. Kali CHRIST (Can)                            81.768

UOMINI

1. Koen VERWEIJ (Ola)                          73.919 punti
2. Jan BLOKHUIJSEN (Ola)                      74.188
3. Håvard BØKKO (Nor)                          74.564
4. Denis YUSKOV (Rus)                          74.765
5. Sverre Lunde PEDERSEN (Nor)              75.092
6. Renz ROTTEVEEL (Ola)                       75.159
7. Wouter OLDE HEUVEL (Ola)                 75.199
8. Konrad NIEDZWIEDZKI (Pol)                75.521
9. Bart SWINGS (Bel)                             75.558
10. Jan SZYMANSKI (Pol)                        75.558

……

15. Andrea GIOVANNINI                        76.530
20. Luca STEFANI                                   77.462

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