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Un mostruoso Martins Dukurs conquista a Winterberg il suo terzo titolo mondiale

Un mostruoso Martins Dukurs conquista a Winterberg il suo terzo titolo mondiale
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SkeletonSkeleton - Campionati del Mondo

Un mostruoso Martins Dukurs conquista a Winterberg il suo terzo titolo mondiale

E' un Martins Dukurs stellare quello che ha tagliato il traguardo dell'ultima manche dei Mondiali di Winterberg. Il fuoriclasse lettone ha chiuso a modo suo, ovvero col miglior parziale, un'edizione iridata che ha comandato dal primo all'ultimo metro nonostante il piccolo problema accusato nella seconda partenza.

Dukurs da grande campione non si è risparmiato nemmeno nella discesa conclusiva, spingendo come un forsennato in fase di partenza e deliziando poi il caloroso pubblico tedesco con delle linee enciclopediche nella parte finale della pista. Il baltico una volta terminata la gara ha fatto esplodere tutta la propria gioia con un urlo liberatorio che sa tanto di rivincita nei confronti di Alexander Tretiakov, avversario regolarmente battuto in Coppa del Mondo, ma che l'aveva beffato negli ultimi due appuntamenti importanti, i mondiali di Sankt Mortiz 2013 e soprattutto i Giochi Olimpici di Sochi, negando al lettone la medaglia d'oro olimpica unico titolo che manca nel ricco palmares di questo campionissimo.

Con questo successo Martins diventa il secondo uomo nella storia di questo sport a conquistare tre titoli mondiali, raggiungendo in vetta alla speciale classifica degli atleti più vittoriosi di sempre l'elvetico Gregor Stähli

Alle spalle del vincitore staccato di quasi 7 decimi si è piazzato un sorridente Alexander Tretiakov, il quale già nel corso della terza run aveva capito che quest'anno non c'era nulla da fare contro un Dukurs così dominante. Il campione olimpico cede così il suo scettro iridato conquistando la sua quarta medaglia iridata della carriera, la seconda d'argento.

Completa il podio Tomass Dukurs che alla soglia dei 34 anni riesce finalmente ad agguantare la tanto desiderata medaglia mondiale. Il maggiore dei Dukurs grazie a 4 manche regolari ha staccato di quasi 7 decimi il rimontante Nikita Tregybov che nell'ultima run ha guadagnato ben due posizioni chiudendo al primo posto nella virtuale classifica degli junior. La giovanissima promessa dello skeleton russo ha preceduto di 14 centesimi Christopher Grotheer colui che ai mondiali junior di Altenberg l'aveva accompagnato sul gradino più alto del podio, e l'altro tedesco Axel Jungk numero 3 della classifica di Coppa del Mondo.

Settima piazza per un positivo Dominic Parsons che complice un buona terza discesa ottiene il suo miglior risultato di sempre in una rassegna iridata. Completano la top ten il coreano Sungbin Yun, il tedesco Von Schleinitz ed il russo Chudinov che proprio nell'ultima heat soffia per soli 9 centesimi la decima posizione al canadese Greszczyszyn.

La grande delusione di questo mondiale è indubbiamente l'americano Matthew Antoine che ha sempre veleggiato nelle posizioni di rincalzo. Lo statunitense medaglia di bronzo olimpica lo scorso anno a Sochi, non è mai stato in grado di poter ambire alla parte nobile della classifica chiudendo solamente in un'anonima dodicesima piazza.

La squadra azzurra ha chiuso la propria esperienza iridata già nel corso della terza run, con Mattia Gaspari che si è piazzato in ventunesima posizione e con Cecchini che ha completato la propria prova al ventiseiesimo posto. I due italiani interpellati da Neveitalia.it hanno rilasciato le seguenti dichiarazioni:

Mattia Gaspari: "Ho commesso un unico grosso errore in questa mia ultima discesa. Ho guidato un po' troppo lo skeleton in uscita dalla curva 5 che mi ha portato troppo a destra nell'imbocco della curva 6 costingendomi ad affontare tale curva all'ultimo momento. In questo modo sono stato costretto ad una correzione brusca che ha fatto intraversare lo skeleton in prossimità del kreisel. La manovra mi ha evitato di sbattere contro la sponda destra della pista, ma mi ha fatto perdere centesimi importantissimi."

Joseph Cecchini: "Sono soddisfatto della spinta odierna, sto ritrovando man mano la velocità in partenza che avevo anni fa e di questo passo sono convinto che nelle prossime stagione sarò nella top 5 di questo fondamentale. La terza heat odierna purtroppo non ha portato grandi miglioramenti rispetto a ieri. Ho cercato di condurre di meno la slitta e di lasciarla correre di più ma evidentemente ho sbagliato perchè forse avrei dovuto trovare il giusto trade off tra conduzione e far correre lo skeleton. Di sicuro non sono contento del risultato ottenuto però tutto sommato ho disputato la mia migliore stagione della carriera. Ho chiuso al 22mo posto nel ranking FIBT, mi sono laureato campione italiano, ho conquistato il 12mo posto a Sochi in Coppa del Mondo e ho anche ottenuto un quarto posto a Whistler nella Intercontinental Cup. Questi sono chiari segnali che ho fatto grandi passi avanti rispetto al passato ed in futuro cercherò di impegnarmi a migliorare ulteriormente. Voglio ringraziare la squadra italiana che mi ha accolto nonostante io sia nato in Canada, i miei allenatori, la FISI e tutte le persone coinvolte nel mondo del bob e dello skeleton italiano per avermi permesso di essere presente qui a Winterberg. Tornerò la prossima stagione più forte e più veloce che mai!"


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