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Mondiali Lahti 2017: Poker norvegese, Bjørgen guida le compagne ad un risultato storico

Mondiali Lahti 2017: Poker norvegese, Bjørgen guida le compagne ad un risultato storico
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Mondiali Lahti 2017: Poker norvegese, Bjørgen guida le compagne ad un risultato storico

Sei successi in altrettanti eventi. Dai mondiali di Trondheim 1997, quando la Russia di Yelena Välbe monopolizzò per la seconda volta consecutiva il gradino più alto del podio, nessuna nazione era riuscita ad imporsi in ciascuno degli eventi iridati. A rendere il risultato della Norvegia storico è il numero di titoli conquistati per realizzare lo sweep: sei, contro i cinque in palio nelle edizioni '95 e '97.

Il dominio norvegese di oggi, contrariamente a quanto si potrebbe pensare leggendo la classifica,  arriva al termine di una gara tesa e incerta fino a qualche chilometro dall'arrivo. A determinare il poker delle scandinave è stata soprattutto la loro capacità di leggere rapidamente un episodio di gara. Le quattro,  sfruttando un momento di calma e la rottura di un bastoncino da parte di Charlotte Kalla, hanno impresso un cambio di ritmo che ha colto di sorpresa il resto delle avversarie, permettendo loro di guadagnare il margine necessario ad ottenere questo eclatante risultato.

Contrariamente a quanto successo nelle trenta chilometri delle ultime rassegne iridate, caratterizzate da attacchi da lontano e arrivi in solitaria, la prova di oggi ha visto 10 atlete di sei nazioni transitare insieme a 5km dal traguardo

Questo gruppo si è venuto a formare per dispersione delle avversarie che via via si sono dovute piegare al ritmo imposto principalmente da Marit Bjørgen, Charlotte Kalla, Krista Pärmäkoski e Nathalie VonSiebenthal. In una ventina fino al decimo chilometro, la testa della corsa si è ridotta a 13 unità al passaggio di metà gara, con Bjørgen al comando del gruppo. Nelle salite della prima metà del quarto giro l'americana Holmes, la tedesca Boehler e la russa Tchekaleva si sono staccate dalle code delle migliori, lasciando le dieci sopracitate a giocarsi la gara negli ultimi 7.5km di gara.

La prima azione decisa di giornata è arrivata al diciottesimo chilometro, quando l'elvetica Von Siebenthal, già generosa fino a quel punto, ha provato ad imprimere un cambio di ritmo all'inizio di un falsopiano in discesa. A chiudere su di lei per prima l'argento dello skiathlon Pärmäkoski. La svizzera del canton Berne ha pagato l'eccessiva generosità sulle salite dell'ultimo giro, staccandosi dal gruppo di testa  e venendo riagganciata dal terzetto inseguitore citato in precedenza, vedendosi scalzata dal decimo posto da Yulia Tchekaleva sul rettilineo finale.

L'ultimo giro ha visto diversi tentativi di fuga susseguirsi a momenti di studio. Durante uno di questi ultimi, al 28km, la svedese Charlotte Kalla, in testa in quel momento, ha rotto il bastone in uno scollinamento. Le prime ad accorgersene sono state le atlete norvegesi, che hanno approfittato della confusione causata da Kalla che tentava di spostarsi all'esterno pista per attaccare in modo fulmineo, cogliendo di sorpresa le compagne di viaggio. Fra le atlete in ritardo la prima a reagire è stata la statunitense Jessica Diggins, seguita dall'atleta di casa Pärmäkoski e dalla sfortunata Kalla. In ritardo, e al traguardo ottava e nona, l'austriaca Teresa Stadlober e l'altra svedese Anna Haag.

Le quattro norvegesi si sono quindi presentate all'attacco dell'ultima salita con un discreto margine sulle avversarie, con Bjørgen e Weng appaiate, Astrid Jacobsen poco dietro e Ragnhild Haga staccata di qualche metro. Sulla salita all'ingresso dello stadio è sembrato per un attimo Jacobsen potesse rientrare sul duo di testa, ma allo scollinamento la situazione era tornata identica a quella di inizio ascesa. Nella discesa prima del traguardo, complici sia sci superiori che un'ultima curva affrontata in modo migliore, Bjørgen è riuscita a guadagnare un paio di lunghezze di margine sulla leader di coppa del mondo, presentandosi sul rettilineo finale in solitaria. Dietro di lei  Weng ha resistito per mezza scarpa al rientro di Jacobsen. Per le due arrivano rispettivamente la terza e la quarta medaglia individuale. Alle spalle delle due Ragnhild Haga, ancora a caccia della sua prima medaglia individuale. Chiuso il poker delle norvegesi l'ordine d'arrivo è stato il medesimo dell'ultimo rilevamento cronometrico, preso un centinaio di metri dopo la rottura del bastoncino che ha deciso la gara. Diggins ha quindi preceduto Pärmäkoski, Kalla, Stadlober e Haag. Esattamente un minuto dopo, come anticipato, Tchekaleva sopravanzava Von Siebenthal per aggiudicarsi l'ultimo posto della top ten. 

Per Marit Bjorgen si tratta del quarto successo di questa rassegna iridata, il terzo a livello individuale. La conquista del dodicesimo oro individuale la porta ad issarsi in vetta alla classifica delle atlete più titolate delle discipline invernali, affiancando dopo 78 anni la discesista degli anni '30 tedesca Christl Cranz.

Fra le atlete italiane è stata notevole la prestazione delle due azzurre Elisa Brocard e Ilaria De Bertolis rispettivamente 15esima e 16esima. Le due hanno condotto una prova di coppia, rimanendo nel gruppo di testa per il primo terzo di gara prima di staccarsi e proseguire ad un ritmo più gestibile. Transitate a metà gara con 30" di ritardo, le due atlete hanno continuato la loro fatica senza cedere. Le due hanno chiuso a 1:56.4 da Bjørgen con il medesimo tempo, le posizioni decise dal fotofinish, subito dietro Aino Kaisa Saarinen e davanti ad atlete come Nicole Fessel, Masako Ishida e Elizabeth Stephen

Un paio di minuti dopo, in 28esima e 29esima posizione, Sara Pellegrini e Caterina Ganz. Le due hanno chiuso subito avanti alla dominatrice dei mondiali Juniores di Almaty 2015, la tedesca Victoria Carl.

Qui i risultati completi:

http://live.fis-ski.com/2231/results-pda.htm?t=1488630449991&back=true#inapp

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