Johaug aveva avvisato un allenatore di voler utilizzare il Trofodermin

Secondo Gunnar Martin Kjenner, avvocato specializzato in diritto sportivo, il dettaglio potrebbe non essere irrilevante: “Il fatto che Johaug abbia informato un allenatore prima di usare la crema non sarà decisivo per arrivare eventualmente ad un’assoluzione, ma potrebbe essere tenuto in considerazione qualora il tribunale optasse per la condanna”.

Il nodo chiave del processo, con ogni probabilità, sarà appurare se ci sia stata o meno negligenza da parte dell’atleta. In questo senso, “il nuovo particolare rafforza la posizione della difesa”, afferma Kjenner: “È più facile sostenere che Johaug abbia fatto tutto ciò che ci si poteva ragionevolmente aspettare da lei, tranne controllare la scatola e il tubetto”.

Johaug, che ieri ha voluto ringraziare Charlotte Kalla per la solidarietà espressa nei suoi confronti, si allena in questi giorni da sola. La sospensione cautelare scattata la scorsa settimana le impedisce infatti di usufruire delle strutture di Olympiatoppen a Oslo. L'atleta si è comunque potuta avvalere dell’assistenza psicologica fornita dalla stessa organizzazione, con la quale sta cercando di superare al meglio lo stress della vicenda che la vede protagonista.