Questo sito contribuisce alla audience de

Coppa del Mondo di Sci di Fondo Femminile, al via l’edizione numero 35

Coppa del Mondo di Sci di Fondo Femminile, al via l’edizione numero 35
Info foto

Getty Images

Sci NordicoSci di Fondo

Coppa del Mondo di Sci di Fondo Femminile, al via l’edizione numero 35

Quella che partirà da Ruka venerdì prossimo sarà la trentacinquesima edizione della Coppa del Mondo di Sci di Fondo Femminile. Ripercorriamone la storia tramite le statistiche e vediamo cosa ci si può aspettare dalla nuova stagione.

Sono 15 le ragazze capaci di portarsi a casa la sfera di cristallo. La palma di plurivincitrice con 5 trofei spetta a Elena Vaelbe, che vinse nel 1989, 1991, 1992, 1995 e 1997, seguita a quota 4 da Bente Skari (1999, 2000, 2002 e 2003), Justyna Kowalczyk (2009, 2010, 2011 e 2013) e Marit Bjørgen (2005, 2006, 2012 e 2015). Kowalczyk, l’unica che quest’anno avrà l’occasione per raggiungere Vaelbe vista la maternità di Bjørgen, è anche l’unica insieme a Marjo Matikainen (1986, 1987 e 1988) ad essersi aggiudicata 3 Coppe del Mondo consecutive. A quota 3 sfere di cristallo troviamo proprio Matikainen, mentre vantano 2 Coppe del Mondo Marja-Liisa Kirvesniemi-Hämäläinen (1983 e 1984), Larissa Lazutina (1990 e 1998), Manuela Di Centa (1994 e 1996) e Virpi Kuitunen (2007 e 2008).

L’inno di Mameli ha suonato per 3 volte al termine della Coppa del Mondo di Sci di Fondo Femminile: Manuela Di Centa si impose infatti nella stagione di grazia 1993-94, annata nella quale dominò anche alle Olimpiadi di Lillehammer, e nel 1995-96; un successo finale anche per Gabriella Paruzzi, che vinse nel 2003-04 al termine di una lunga battaglia con Marit Bjørgen e Valentina Shevchenko. Curioso notare che la più grande fondista azzurra di tutti i tempi, Stefania Belmondo, non sia mai riuscita a conquistare la sfera di cristallo nonostante la bellezza di sette podi finali. Particolarmente bruciante l’esito della stagione 1998-99, quando Skari e Belmondo finirono a pari punti con la norvegese che la spuntò grazie al maggior numero di vittorie parziali.

A livello di nazioni, la Norvegia è quella che vanta più Coppe del Mondo di Sci di Fondo Femminile, 11, conquistate grazie a Berit Aunli, Anette Bø, Bente Skari, Therese Johaug e Marit Bjørgen. Quest’ultima è anche la detentrice del trofeo, conquistato al termine di una stagione che ha visto la Norvegia dominare come non mai, piazzando 6 fondiste ai primi 6 posti della classifica generale: Marit Bjørgen, Therese Johaug, Heidi Weng, Ragnhild Haga, Ingvild Flugstad ØstbergMaiken Caspersen Falla. Nessuna squadra in nessun altro sport invernale è mai riuscita in un’impresa simile.

Dalla stagione 1996-97 si assegnano anche le coppette di specialità. Per quanto riguarda le coppette di distanza o distance, la regina è Justyna Kowalczyk, vincitrice in 4 occasioni (2009, 2010, 2011 e 2013), mentre Marit Bjørgen ne è la detentrice. Per quanto concerne le coppette sprint nella concezione attuale, la plurivincitrice è Marit Bjørgen a quota 5 fra le quali anche quella del 2014-15, stagione che al pari del 2004-05 ha visto la più grande fondista di tutti i tempi ottenere lo sweep di trofei.

Merita un discorso approfondito la situazione di Bente Skari: la norvegese ha conquistato a sua volta 5 coppette sprint, ma le prime due, datate 1998 e 1999, venivano assegnate con un criterio diverso rispetto a quello attuale, tanto che facevano parte di questa classifica anche le gare di media distanza (5 km e 10 km). Pertanto, anche se a livello statistico Skari detiene ex aequo il record di coppette sprint vinte in carriera, il peso è sicuramente inferiore rispetto quelle di Bjørgen.

La Coppa del Mondo di Sci di Fondo Femminile 2015-16 si presenta priva della sua regina. Come noto infatti Marit Bjørgen salterà l’intera stagione a causa dell’imminente nascita del suo primo figlio. La palma di favorita per la conquista della sfera di cristallo passa dunque sulle spalle della sua erede, quella Therese Johaug già capace di vincerla nel 2014 e seconda nella passata stagione. La sua rivale più accreditata sarà Heidi Weng, che tuttavia è ancora alla ricerca della prima vittoria della carriera nonostante i 31 podi già conquistati. La terza incomoda potrebbe essere Charlotte Kalla, che dopo diversi anni sembra intenzionata a disputare il Tour de Ski, crocevia fondamentale per coloro che hanno ambizioni di successo in classifica generale; Justyna Kowalczyk, nonostante ne venga da una stagione poco brillante, non può essere totalmente snobbata visto il palmares che la contraddistingue. 

Per quanto riguarda i colori azzurri, ci si deve aspettare una reazione dopo la deludente stagione conclusasi otto mesi fa che, numeri alla mano, risulta la peggiore di sempre. Qualche giovane interessante c’è, da Gaia Vuerich (unica che sulla carta può lottare per il podio nelle gare sprint) a Greta Laurent, da Giulia Stürz a Francesca Baudin, da Ilaria Debertolis a Lucia Scardoni, ma per il momento l'obiettivo rimane quello di migliorare la stagione 2014-15 nella speranza che piano piano le azzurre possano tornare ad ottenere risultati quanto meno accettabili considerando il blasone e la storia della squadra italiana femminile di sci di fondo. 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
3
Consensi sui social

Più letti in scinordico

A Falun Valnes e Sundling siglano i migliori crono nelle qualificazioni della sprint TC. Ok Pellegrino e Monsorno

A Falun Valnes e Sundling siglano i migliori crono nelle qualificazioni della sprint TC. Ok Pellegrino e Monsorno

Nelle qualificazioni della sprint inaugurale dell'ultima tappa della CdM di sci di fondo 2023/2024, il norge Erik Valnes è stato il più veloce davanti al connazionale Johannes Klaebo per appena 3. Chicco Pellegrino salva la pattuglia azzurra, qualificandosi per le fasi finali (al via dalle 14.45) con il 25° tempo. Tra le donne dominio da parte delle padrone di casa, con il miglior tempo di Jonna Sundling davanti a Linn Svahn; supera il taglio la trentina Nicole Monsorno, venticinquesima.