La Fis decide per un giro di vite nei controlli sulle tute del salto con gli sci

Infatti sin dall'estate si è persa la certezza del diritto poiché durante il Summer Grand Prix è stato lungamente alla squadra norvegese di saltare con un sottotuta palesemente irregolare. Dopodiché in inverno se ne sono viste di cotte e di crude con decine di atleti che hanno saltato usando tute decisamente abbondanti, senza tuttavia mai rimanere imbrigliati nelle maglie dei controlli.

Pertanto dall'estate 2015 oltre al sistema sinora utilizzato, ovvero quello di controllare atleti a campione dopo il loro salto, vi sarà un controllo addizionale alla partenza.

Prima di ogni salto sarà misurata la lunghezza del cavallo di ogni atleta e non sarà possibile effettuare cambiamenti nella tuta dopo la misurazione. Questa procedura sarà testata durante l'estate e in autunno si deciderà se riproporlo anche nella Coppa del Mondo 2015-'16.

La decisione della Fis dimostra quindi che, a dispetto delle dichiarazioni di circostanza riguardo la regolarità delle competizioni, il sistema di controlli era stato definitivamente aggirato. Questo provvedimento va nella direzione corretta, ma sarà sufficiente per scovare le irregolarità in tutte le parti della tuta?

Per fare due esempi eclatanti i norvegesi sono diventati maestri nell'allargare l'equipaggiamento nella zona delle spalle, mentre Koudelka era solito armeggiare con la zona femorale solo una volta in stanga di partenza. Per non parlare poi dell'utilizzo dei sottotuta o di altri escamotage.

In ogni caso si tratta di un importante punto di partenza. La Fis ha riconosciuto l'esistenza di un problema di credibilità riguardo i controlli e, cosa più importante, sembra esserci la volontà di risolverlo.