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La Coppa del Mondo di salto maschile parte, nell'incertezza, da Klingenthal [PRESENTAZIONE]

La Coppa del Mondo di salto maschile comincia, nell'incertezza, da Klingenthal [PRESENTAZIONE]
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Sci NordicoSalto maschile - Klingenthal

La Coppa del Mondo di salto maschile parte, nell'incertezza, da Klingenthal [PRESENTAZIONE]

Nel weekend comincia da Klingenthal, in Sassonia, la 36^ edizione della Coppa del Mondo di salto maschile. L'inizio anticipato di una settimana e collocato in Germania è stato fortemente voluto nel 2013 dal race director Walter Hofer per avere un'appropriata "atmosfera" nella gara inaugurale dell'inverno.

Effettivamente in terra teutonica il "pienone" di spettatori non manca mai. La speranza è che la grande passione del pubblico tedesco sia ripagata da una competizione degna di questo nome.

Infatti a Klingenthal il vento è sovente protagonista e dodici mesi orsono la Fis volle completare a tutti i costi una prova che mai avrebbe dovuto prendere il via, con la conseguenza di partorire un risultato-farsa e spingere atleti del calibro di Gregor Schlierenzauer e Anders Bardal alla rinuncia del proprio salto. 

 

Nella off-season le principali novità sono arrivate dall'Austria dove dopo 10 anni è cambiata la guida tecnica con Heinz Kuttin a prendere il posto di Alexander Pointner e da cui è arrivata la notizia del ritiro di Thomas Morgenstern, uno dei più grandi saltatori di tutti i tempi. Poco o niente è invece successo tra le altre superpotenze della disciplina.

Dal punto di vista regolamentare è stato accantonato il proposto format a gironi per le gare di volo testato nella prima parte del Summer Grand Prix. Tutte le competizioni dell'inverno si svolgeranno quindi in maniera classica.

Inoltre le tute sono cambiate ancora. In primo luogo è stato aumentato lo spessore (che potrà essere compreso tra 4 a 6 millimetri) e soprattutto è stata modificata la tolleranza alla voce "distanza tra la tuta e il corpo", in altre parole la larghezza. Nell'inverno 2013-'14 la tuta poteva essere al massimo 2 cm più larga rispetto al corpo dell'atleta. Ora invece vi sarà un minimo di 1 cm e un massimo di 3 cm.

Pertanto le tute, oltre a essere più spesse, potranno tornare a essere leggermente più larghe (anche se si resta lontani dai 6 cm concessi fino al 2011) e si potrà assistere a squalifiche, sinora inesistenti, per indumenti troppo stretti.


La 36^ Coppa del Mondo maschile di salto con gli sci inizia nel segno dell'incertezza poiché è difficile individuare un chiaro favorito per la conquista della Sfera di cristallo.

Il detentore del trofeo, il polacco Kamil Stoch, ha disputato un'estate fatta di alti e bassi così come lo sloveno Peter Prevc, suo principale rivale nella corsa al successo nella classifica generale dell'inverno 2013-2014.

Al di là delle luci e ombre estive ambedue dovrebbero essere ancora competitivi per la conquista della Coppa del Mondo, tra i cui pretendenti va per forza di cose iscritto Gregor Schlierenzauer che anzi, può essere considerato il vero favorito. L'austriaco, reduce da quella che può essere considerata la peggior annata agonistica della carriera, si è detto fortemente motivato a riscattare il deludente passato recente ponendo come proprio obiettivo principe proprio la Sfera di cristallo, su cui ha già messo le mani due volte (2009 e 2013).

Anche Anders Bardal ha tutte le carte in regola per poter trionfare nella graduatoria assoluta di Coppa del Mondo in cui si è già imposto nel 2012. Il trentaduenne di Steinkjer ha gareggiato con il contagocce durante l'estate, preferendo passare più tempo con la sua famiglia, ma gli addetti ai lavori sono pronti a giurare che non ha lesinato gli allenamenti e durante l'inverno vedremo il "vero" Bardal.

Il veterano scandinavo sarà però un "osservato speciale", così come tutta la squadra norvegese finita al centro delle polemiche nel mese di settembre riguardo l'uso di materiali (tute e sottotute) non conformi ai regolamenti. Al riguardo sarà molto interessante capire se il diciannovenne Phillip Sjøen, a cui va assegnata la palma di "biggest improvement" della stagione su plastica, sarà in grado di confermarsi anche su neve (indipendentemente dagli "aiuti", il teenager è effettivamente dotato di una tecnica di salto sopraffina).

Riguardo i nomi nuovi da tenere d'occhio, è un peccato che Jakub Wolny (coetaneo di Sjøen e a sua volta oltremodo migliorato) si sia infortunato al ginocchio proprio a inizio ottobre. La speranza è quella di rivedere il più presto possibile il campione del mondo junior ai livelli settembrini quando poteva essere considerato il numero 3 della forte squadra polacca.

Ci sono grandi aspettative sull'austriaco Michael Hayböck, da tempo considerato un potenziale big del circuito ma sinora rimasto nell'anticamera dei "grandi" essendo privo del "quid" necessario per completare la definitiva esplosione. A detta degli addetti ai lavori il ventitreenne di Linz ha fatto progressi e quindi potrebbe finalmente ambire a salire sul gradino più alto del podio, a condizione di migliorare in fase di volo. Alla categoria dei papabili "late bloomer" del 2014-'15 si può ascrivere anche Taku Takeuchi, il cui purissimo talento è pari solo alla sua incostanza.

Invece i "cavalli di ritorno" più attesi sono il tedesco Richard Freitag e il ceco Roman Koudelka, entrambi reduci da un inverno tormentato, ma grandi protagonisti nelle prove estive. Ambedue nella giornata giusta potranno ambire al successo di tappa e, se dovessero mantenere un livello di competitività accettabile per tutta la stagione, a marzo 2015 non sarà sorprendente trovali nelle prime 10 posizioni della classifica generale.

Ci sono al contrario grossi dubbi su tre uomini reduci da un eccellente 2013-'14. Il tedesco Severin Freund, terza forza della scorsa annata e campione del mondo di volo, in primavera è dovuto rimanere fermo a lungo a causa di non meglio specificati problemi alla schiena palesando peraltro un regresso tecnico preoccupante tra Hinzenbach e Klingenthal (ultime due tappe del Grand Prix)

Anche Thomas Diethart, sorprendente vincitore dell'ultima Tournée dei 4 trampolini, sul finire del periodo estivo è apparso in enorme difficoltà dal punto di vista della tecnica di salto. Infine il giapponese Noriaki Kasai, argento olimpico a Sochi 2014 e autore a 41 anni suonati di una delle migliori stagioni della sua carriera, si è visto pochissimo e non è chiaro quali possano essere le sue prospettive per il 2014-'15.

Infine, tra gli uomini che meritano una citazione ai nastri di partenza, troviamo Simon Ammann. Il trentatreenne elvetico ha ulteriormente posticipato il proprio ritiro con il chiaro obiettivo di mettere le mani sulla tanto agognata Vierschanzentournee, sinora sempre sfuggitagli.

Nel caso dovesse riuscire a imporsi nella prestigiosissima manifestazione, lo svizzero diventerebbe il secondo atleta della storia dopo Matti Nykänen a completare la Royal Flush, ovvero a vincere almeno una volta in carriera tutti i cinque più importanti allori del salto con gli sci (appunto la Tournée; la Coppa del Mondo assoluta; l'oro olimpico; l'oro iridato; il titolo mondiale di volo).


Per quanto riguarda l'Italia il 2014-'15 sarà la prima stagione con Paolo Bernardi alla guida tecnica del movimento.

I risultati estivi sono stati incoraggianti, tanto che il team azzurro ha riportato a 3 unità il proprio contingente dopo aver viaggiato alla quota minima (2) per dodici mesi. Le premesse perché il trend positivo possa proseguire anche durante l'inverno ci sono tutte.

La squadra italiana riporrà le proprie speranze soprattutto in Davide Bresadola e Sebastian Colloredo. Il primo, ventiseienne trentino, ha dimostrato nelle competizioni su plastica di poter diventare un atleta in grado di entrare in zona punti con costanza, ambendo anche a saltuari piazzamenti nella top-15.

Il secondo, ventisettenne friulano, in estate è ritornato su quel livello smarrito nel recente passato e potrebbe attestarsi su prestazioni simili a quelle dell'ex combinatista. Pertanto in casa Italia si intravede la possibilità di avere due atleti in grado di concludere con regolarità nelle prime 30 posizioni.

Alle spalle di Bresadola e Colloredo la situazione appare fluida. In particolare si sono visti segnali di ripresa da parte di Andrea Morassi, che potrà indubbiamente risultare competitivo su trampolini dal profilo imponente, mentre c'è curiosità per capire quale potrà essere la dimensione dei giovani Federico Cecon e Daniele Varesco, in costante progresso, per cui invece potranno essere terreno fertile gli impianti di dimensioni più ridotte.

 

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Venendo alla location, Klingenthal è entrata nel "giro" del massimo circuito solo di recente con la costruzione dello Schwarzbergschanze, struttura completata nel 2006 in sostituzione del vecchio Aschbergschanze, su cui nel gennaio 1986 si disputò un'occasionale gara di Coppa del Mondo vinta dal finlandese Matti Nykänen.

Sull'attuale trampolino si sono invece tenute 6 competizioni valevoli per la Coppa del Mondo. L'unico saltatore a essersi imposto in più di un'occasione è Gregor Schlierenzauer, vincitore nel febbraio 2007 e febbraio 2009. Fra gli atleti in attività vantano un successo anche Simon Ammann (febbraio 2010), Kamil Stoch (febbraio 2011), Jaka Hvala (febbraio 2013) e Krzysztof Biegun (novembre 2013).

Schlierenzauer comanda anche la graduatoria dei podi con 4 (alle due vittorie associa due terzi posti) seguito a quota 3 da Ammann (una seconda e una terza piazza oltre al successo). Fra coloro che sono ancora in attività vantano un podio sullo Schwarzbergschanze anche Anders Jacobsen, Taku Takeuchi, Andreas Wellinger, Wolfgang Loitzl e Jurij Tepes.

Il record ufficiale del trampolino (K125/HS140) è detenuto dal tedesco Michael Uhrmann che il 2 febbraio 2011 atterrò a 146,5 metri. Tuttavia pochi mesi dopo in una gara di Continental Cup estiva il norvegese Vegard Haukø Sklett si spinse a 147 metri.

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