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Ai Mondiali 2021 vedremo anche la combinata nordica femminile?

Ai Mondiali 2021 vedremo anche la combinata nordica femminile?
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Sci NordicoCombinata nordica

Ai Mondiali 2021 vedremo anche la combinata nordica femminile?

Durante il congresso Fis di Cancun, il principale tema di discussione sulla combinata nordica ha riguardato lo sviluppo del settore femminile di uno sport ancora oggi esclusivamente maschile.

Oramai si tratta dell'unico dei 43 sport olimpici (siano essi estivi o invernali) a non avere gare di entrambi i sessi, ma solo competizioni riservate agli uomini.

Vero che il nuoto sincronizzato vive la situazione opposta, ovvero assegna esclusivamente medaglie femminili, ma il Cio la identifica come una disciplina interna agli sport acquatici e non come uno sport a sé stante come nel caso della combinata nordica.

Banalmente la prerogativa dell'esistenza della combinata nordica è rappresentata dalla presenza sia dello sci di fondo, sia del salto con gli sci. Quest'ultimo è stato aperto alle donne solamente all'inizio del XXI secolo e, dopo l'indispensabile periodo di crescita, ha raggiunto piena parità rispetto a quello maschile attraverso tre tappe fondamentali: l'inserimento nel programma dei Mondiali (2009), la nascita di un circuito di Coppa del Mondo (2011) e il fatidico ingresso nei Giochi Olimpici (2014).

Ora la Fis vuole ripercorrere lo stesso sentiero anche con la combinata. Nell'immediato futuro verrà creata una Youth Cup, ovvero un circuito riservato alle giovanissime che dovrebbero rappresentare la prima generazione a potersi sfidare in competizioni di livello assoluto.

Il race director Lasse Ottesen, ha infatti dichiarato che l'obiettivo è quello di inserire la combinata nordica femminile nel programma dei Mondiali junior 2019, dei Giochi olimpici giovanili del 2020 e soprattutto dei Mondiali di sci nordico 2021. Il norvegese ha spiegato di essere conscio che si tratta di obiettivi ambizioni, ma di ritenerli fattibili.

Ovviamente i passi successivi sarebbero la nascita di un circuito di Coppa del Mondo e l'ingresso nei Giochi olimpici. Nel primo caso si dovrà verosimilmente aspettare almeno fino al 2022, mentre per la manifestazione a Cinque cerchi il primo appuntamento utile potrà essere nel 2026.

Sorge spontanea una riflessione. Il salto femminile mantiene un numero di praticanti piuttosto contenuto e, dopo una progressiva crescita, nell'ultimo biennio ha subito una regressione. Non a caso si è molto lontani dal raggiungere l'effettiva parità con il settore maschile, sia in termini di contenuti tecnici che soprattutto di seguito di pubblico.

Restano dubbi sull'opportunità di sottrarre future atlete al salto, rendendo più difficoltosa la sua crescita, con ovvia difficoltà a imporsi mediaticamente anche negli anni a venire, ma la Fis non sembra preoccuparsene troppo. Per la federazione internazionale ora conta solo mettere in piedi un circuito. La qualità e il seguito sono secondari.

Paradossalmente la combinata nordica femminile, sotto questo aspetto, potrebbe avere vita più facile, poiché il confronto con il circuito maschile apparirà da subito meno impietoso.

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