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Il resoconto dettagliato dei lavori della commissione atleti della FIS a Cancún

Il resoconto dettagliato dei lavori della commissione atleti della FIS a Cancún
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Sci Alpino

Il resoconto dettagliato dei lavori della commissione atleti della FIS a Cancún

Appena tornata in Italia e reduce dal 50° congresso FIS di Cancún Daniela Merighetti ci ha inviato un resoconto dettagliato dei lavori della commissione atleti della FIS di cui lei fa parte e ci ha anche accennato come si è arrivati alla designazione di Cortina d’Ampezzo, peraltro candidata unica, per i Mondiali di sci alpino del 2021.

Lo scorso 7 giugno si è riunita la commissione atleti della FIS nell’ambito del 50° congresso della FIS svoltosi nella città messicana di Cancún. Erano presenti 8 dei 13 atleti in rappresentanza delle discipline dello sci alpino, sci di fondo, snowboard cross, ski cross, aerials e combinata nordica. Il presidente della commissione Jessica Lindell Vikarby e il segretario Mike Janyk, ci scrive Dada Merighetti, hanno fatto il punto sulla scorsa stagione per quanto riguarda tutte le discipline e valutato i sondaggi che sono stati inviati agli atleti durante la stagione e a fine stagione.

Da questi sondaggi, almeno per quanto riguarda lo sci alpino, risulta, tra le altre cose, che gli atleti ritengono che il calendario delle gare sia leggermente sbilanciato a favore di quelle tecniche sia per gli uomini che per le donne, inoltre gli atleti sono abbastanza soddisfatti (più le donne degli uomini) per quanto riguarda la sicurezza. Per quanto riguarda le tracciature, balza all’occhio che gli uomini vorrebbero giganti più filanti mentre per le donne vanno bene così. Un gran numero di atleti voleva che in discesa i top 15 potessero scegliersi i numeri di partenza. La maggioranza degli atleti vorrebbero per il City Event solo i premi in denaro senza l’assegnazione di punti per la classifica generale di Coppa del Mondo. L’80% di coloro che si sono espressi è favorevole al palo singolo, che quindi è promosso a pieni voti, negli slalom, ancora più alta la percentuale favorevole al ritorno del raggio degli sci da gigante a 30 metri. Di stretta misura prevale l’opinione che il gigante parallelo dell’Alta Badia non sia necessario nel calendario. I risultati di questi sondaggi sono stati discussi dagli atleti col comitato esecutivo della FIS, in particolare coi due responsabili Atle Skårdal (con cui hanno parlato Jessica e Dada) e Markus Waldner e, come abbiamo visto nei giorni scorsi, alcune richieste degli atleti sono state accolte.

Gli altri principali argomenti di discussione sono stati i seguenti: regolamentazione della comunicazione sui sociali network; il dopo attività agonistica di un atleta; sicurezza; educazione; struttura della commissione atleti; crescita, impegno e futuro della commissione atleti.

Più nello specifico, la commissione ha spedito durante l’inverno una lettera alla WADA chiedendo di aumentare ulteriormente la campagna di controlli e Sarah Fussek, in rappresentanza dell’agenzia mondiale antidoping, è intervenuta al meeting per capire meglio le problematiche degli atleti e mostrare alcuni dati che però, purtroppo, come ci ha detto Dada, non sono disponibili online.

I due atleti del freestyle Lydia Lassila (aerials) e Alex Fiva (ski cross) hanno espresso la loro sfida per propagandare, supportare e rappresentare efficacemente gli atleti di ciascuna disciplina e per fare tutto questo al meglio è stata creata una nuova struttura riguardante le specialità del freestyle.

Sono stati delineati i punti chiave per una sana rete di comunicazione degli atleti: un’estesa mailing list di atleti in attività è la miglior pratica di comunicazione; i sondaggi di fine stagione di cui abbiamo parlato sopra, da presentare e condividere alle rispettive commissioni e gruppi di lavoro; un rapporto sano coi rispettivi direttori di gara, poiché più sani sono i rapporti coi direttori di gara e gli altri funzionari FIS e migliore è una determinata disciplina.

Sul tema della sicurezza, sci alpino, sci di fondo, ski cross e aerials prevedono la nomina di un rappresentante tra gli atleti a rotazione per ogni gara e che è un punto di riferimento per portare avanti e sottoporre al direttore di gara i temi e le preoccupazioni degli altri atleti riguardanti la sicurezza, in queste discipline il lavoro che si sta facendo è decisamente buono. Janyk si è unito al nuovo gruppo di lavoro per l’ambiente e la sostenibilità creato dal comitato delle pubbliche relazioni e comunicazione di massa. 

Si è parlato anche del progetto FIS Bring Children to the Snow, inoltre Lindell Vikarby ha illustrato i programmi del CIO riguardanti corsi ed educazione per gli atleti durante e dopo la carriera e Merighetti li ha esposti alla prima sottocommissione FIS dello sci alpino. Si è poi deciso di iniziare una newsletter trimestrale rivolta agli atleti di tutte le discipline FIS per cominciare a farli sentire come un’unica entità.

In occasione dei Mondiali del prossimo anno verrà rinnovata la commissione atleti, intanto l’attuale presidente, Lindell Vikarby, ha accettato di entrare nel consiglio della FIS come rappresentante degli atleti. Ma anche di questo abbiamo già parlato.

Per finire, un accenno alla designazione di Cortina come sede della rassegna iridata del 2021. La presentazione della candidatura è stata tenuta martedì 7 e la neonata fondazione di Cortina 2021 ha deciso di farla, tra l’altro nel ristrettissimo arco di tempo di un quarto d’ora, mettendo in evidenza il lato più pulito dell’Italia e a questo proposito è stato molto importante l’ingaggio di quattro testimonial come Kristian Ghedina, la stessa Merighetti e le due giovani promesse Pietro Canzio e Sofia Pizzato. Nel breve spazio a lei riservato Dada ha detto che “i Mondiali in casa sono una grande opportunità per tutti gli atleti italiani e in particolar modo lo sono a Cortina, dove c’è sempre un’atmosfera magica”.

Essendo candidata unica, non è stato reso noto in che misura i delegati della FIS si sono espressi in favore di Cortina, quel che è certo è che la presentazione ufficiale candidatura li ha convinti a non respingere con perdite la Perla delle Dolomiti per quella che sarebbe stata la quinta volta consecutiva, bensì ad accettare che la celeberrima località ampezzana torni a essere teatro di una rassegna iridata dopo quella del 1932, dopo quella non ufficiale del 1941 e dopo i Giochi del 1956 che mettevano in palio, oltre a quelle olimpiche, anche le medaglie mondiali. Naturalmente ringraziamo Daniela Merighetti che una volta di più ha dimostrato la sua proverbiale gentilezza e disponibilità.

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