Alexis Pinturault vince la supercombinata di Kitzbühel, gran rimonta e terzo posto per Marcel Hirscher

Il francese sulla Ganslern fa il miglior tempo parziale sotto i riflettori e precede di 44 centesimi lo statunitense Ted Ligety, rifilandogli altri 19 centesimi oltre ai 25 che aveva su di lui dopo la gara veloce. Terzo sarebbe stato Bode Miller, che era stato il migliore in superG tra quelli che hanno poi disputato lo slalom ma lo statunitense ha inforcato ed è stato quindi tolto dalla classifica. Sul gradino più basso del podio ci sale così Marcel Hirscher, l’austriaco è partito per trentaquattresimo e pur non avendo fatto il miglior tempo parziale ma il terzo a causa della pista più rovinata rispetto a coloro che lo precedono in classifica ha rimontato 31 posizioni: tanto di cappello!

Un’impresa simile la poteva fare Silvan Zurbriggen, che però partiva per sesto ma che avrebbe potuto finire terzo se lo sci sinistro dopo aver sbattuto contro il palo non gli si fosse staccato… una cosa semplicemente incredibile e mai vista prima da chi scrive. Hirscher su quattro supercombinate di Coppa del Mondo è finito tre volte sul podio e nella classifica generale riguadagna i 60 punti che aveva perso nel superG che aveva da Aksel Lund Svindal poiché il norvegese ha inforcato nella parte alta, i due sono distanziati di 102 lunghezze e ora nello slalom in notturna di Schladming di martedì Hirscher può riportarsi alle calcagna di Svindal. Pinturault è al sesto successo in Coppa, il secondo stagionale e il secondo nella prova multipla di un anno fa a Wengen, sia lui che Ligety chiudono con un primo e un secondo posto nelle due supercombinate stagionali e sono distanziati da Svindal di 228 lunghezze il francese e di 368 lo statunitense.

Quarto nella gara multipla il francese Thomas Mermillod-Blondin, due gradini meglio che a Wengen, quinto lo svizzero Mauro Caviezel al primo risultato da top ten in Coppa del Mondo, settimo, ottavo e nono altri tre svizzeri, Sandro Viletta, Carlo Janka e Justin Murisier e decimo il norvegese Kjetil Jansrud. Ottimo sesto il neopapà Peter Fill, degli azzurri oltre a lui è arrivato al traguardo Christof Innerhofer, dodicesimo, entrambi considerando le loro possibilità si sono mossi decisamente meglio in slalom piuttosto che in superG. Fuori invece tra i pali stretti Luca De Aliprandini, la cui presenza a Kitzbühel dove non c’era la benché minima traccia di un gigante, la sua specialità, resta un mistero.