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La "Black" sarà ancora il regno di Mikaela? Tutte a caccia di Shiffrin nello slalom femminile di Levi: la guida completa

La 'Black' sarà ancora il regno di Mikaela? Tutte a caccia di Shiffrin nello slalom femminile di Levi: la guida completa
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2018 Getty Images

Sci Alpinocoppa del mondo femminile

La "Black" sarà ancora il regno di Mikaela? Tutte a caccia di Shiffrin nello slalom femminile di Levi: la guida completa

La prima gara di specialità della Coppa del Mondo 2019/2020 ha una chiara favorita, ma occhio a Vlhova, Holdener e ai rientri delle austriache...

Lo slalom di Levi, quattro settimane dopo l'opening in gigante a Soelden, darà il via ad un calendario praticamente ininterrotto, da qui alle finali di Cortina di metà marzo 2020.

Sulle nevi finlandesi, la gara femminile aprirà le danze con appuntamento fissato alle ore 10.15 italiane (11.15 locali) di sabato mattina per la 1^ manche, mentre la run decisiva scatterà alle 13.15; pochi dubbi sulle condizioni meteo, ideali in questi giorni con freddo e preparazione ottimale della pista, anche se le temperature si stanno leggermente rialzando.

In cima al pronostico della vigilia, of course, c'è la “solita” Mikaela Shiffrin: seconda per appena sei centesimi a Soelden, la superstar americana si presenta a Levi forte di 40 vittorie nel massimo circuito in questa specialità, delle quali 8 (su 9 gare!) nella scorsa stagione. Numeri semplicemente assurdi, e anche se la “Levi Black” non è esattamente la pista ideale per scavare il consueto solco con le rivali, Mikaela ha sempre fatto benissimo da queste parti, “bucando” solo nel 2014 (11esima), con un 3° posto all'esordio, il 2° beffardo di due anni fa (ad un decimo da Vlhova), e soprattutto le tre vittorie delle edizioni 2013, 2016 e 2018 (nel 2015 la gara non si disputò, così come nel 2011).

La 24enne di Eagle, anche in questa località, è già la recordman assoluta, anche se in coabitazione con Maria Hoefl-Riesch, visto che pure la tedesca ha firmato il tris in Lapponia (2004, 2009, 2012), battuta poi nel 2013 proprio dalla statunitense.

L'unica altra vincitrice in attività a Levi? Ovviamente Petra Vlhova, la seconda favorita per la gara di domani... o forse no; la slovacca, infatti, è ancora lontana dalla miglior condizione dopo un'estate complicata, la conferma è arrivata a Soelden con il 14° posto sul Rettenbach, ma è chiaro che, considerata la differenza tra le big e il “resto del mondo” in questa disciplina, Petra lotterà almeno per il podio e proverà ad avvicinarsi alla grande rivale, piegata nell'opening di due anni fa.

La terza favorita è Wendy Holdener, che non ha ancora vinto in carriera (pazzesco, se ci pensiamo) in questa specialità, ma è solidissima e proprio nell'ultimo slalom di Coppa disputato, lo scorso marzo alle finali di Soldeu, ha fatto vacillare il trono di Sua maestà Mikaela, cedendo per soli 7 centesimi. L'incognita sulla svizzera, però, è relativa all'infortunio al gomito accusato tre settimane fa, con una frattura al capitello radiale che non ha condizionato troppo gli allenamenti successivi, anche se la 26enne ha confermato di sentire ancora un po' di dolore.

Al quarto posto della WCSL e reduce dalla miglior annata della carriera, con l'argento mondiale in casa ad Are, c'è Anna Swenn-Larsson: su un pendio tutt'altro che impossibile come quello finlandese, può pensare di lottare eccome per il podio. Con il ritiro di Frida Hansdotter e l'assenza di Bernadette Schild, infortunatasi a Soelden e out per tutta la stagione, il primo sotto gruppo di merito verrà completato da Katharina Truppe, Katharina Liensberger e Kristin Lysdahl. La prima è la più costante ma deve ancora avvicinarsi concretamente ad un podio, la norvegese è in crescita e ha una grande chance partendo tra le prime 7, poi c'è... Liensberger. Della talentuosissima classe '97 del Vorarlberg abbiamo parlato tantissimo tra estate e autunno per il caso legato ai materiali che l'ha portata a saltare Soelden, ma in extremis si è giunta ad una soluzione... non soluzione, nel senso che l'aquilotta è tornata a casa Rossignol e gareggerà con poco lavoro sul materiale “storico”, dopo aver testato per mesi Kastle. Un'incognita, ma la qualità non si discute e non ci sorprenderebbe vederla già davanti.

Nel secondo sotto gruppo di merito non mancano i nomi interessanti: dal rientro del bronzo olimpico in carica Katharina Gallhuber, in gara dopo 11 mesi dalla rottura del crociato e con la necessità di tornare in condizione nel giro di qualche gara, ad una Nina Haver-Loeseth che si trova sostanzialmente nella medesima situazione dell'austriaca. Ecco poi le due canadesi, Laurence St-Germain e Erin Mielzynski, una Christina Ackermann (ex Geiger, nel caso doveste confondervi) che ha fatto molto bene lo scorso anno, la Svizzera con Aline Danioth attesa all'esplosione e una Michelle Gisin che desta grande curiosità per un potenziale, chissà, da top 5 anche tra i rapid gates.

Infine, l'unica azzurra nelle 30, in questo caso nelle 15: parliamo della capitana Irene Curtoni, che a 34 anni ha deciso di proseguire almeno un'altra stagione, dopo aver paventato il ritiro per i noti problemi alla schiena. L'obiettivo, almeno a Levi, è la top 10. Senza Chiara Costazza, ritiratasi, e una lunga lista di assenze, da Noens a Meillard sino alla recente infortunata Saefvenberg, fuori dal primo gruppo bisognerà prestare grande attenzione a Meta Hrovat, Mina Fuerst Holtmann e le rientranti Estelle Alphand e Marina Wallner.

Le altre azzurre? Appena fuori dalle 30 c'è Lara Della Mea, la grande speranza a medio-lungo termine per l'Italia in questa specialità nella quale si soffre da tanto, troppo tempo; sarebbe comunque sbagliato chiedere risultati da top ten alla tarvisiana classe '99, che sinora ha raccolto tre risultati a punti in Coppa del Mondo, ma dovrà innanzitutto migliorare i pettorali e puntare ad entrare nelle 20 con costanza.

La squadra del neo allenatore responsabile, Matteo Guadagnini, si completa con altre quattro giovani; parliamo di Martina Peterlini, Marta Rossetti, Anita Gulli e Roberta Midali, tutte a caccia dei primi punti in carriera e, conseguentemente, con il mirino puntato sulla qualificazione alla 2^ manche.

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