Federica Brignone terza nel gigante di Aspen! Doppietta austriaca con trionfo di Eva-Maria Brem su Kathrin Zettel

Già a Sölden un mese fa, col quinto posto a un decimo dal podio, “Fede” aveva fatto capire che il grande risultato era a portata di mano. E oggi non se l’è lasciato sfuggire, attaccando alla morte in entrambe le manche, solo qualche imprecisione nelle due parti centrali delle due frazioni le hanno negato il secondo posto ma poco importa, Federica conquista il settimo podio della carriera in Coppa del Mondo, cui c’è da aggiungere l’argento mondiale di Garmisch-Partenkirchen del 2011. La 24enne figlia di Ninna Quario ha iniziato alla grande la stagione e sembra ormai matura per poter cogliere quel risultato che ancora le manca, la vittoria.

Oggi però Federica non avrebbe vinto perché almeno nella prima metà gara ha trovato, come tutte, una marziana nell’austriaca Eva-Maria Brem che l’ha relegata a 1”14 di distacco. La 26enne tirolese nella seconda frazione ha amministrato il grande vantaggio che aveva su tutte con una freddezza inusuale per chi non era mai stata in testa a metà gara. Da quando è stata esclusa dal quartetto per il gigante dei Giochi Olimpici di Sochi Eva-Maria non ha praticamente più sbagliato un colpo: prima non era mai salita sul podio, nelle ultime quattro gare invece è stata terza e quarta a Åre, seconda a Lenzerheide, terza a Sölden e oggi, finalmente e meritatamente, prima ad Aspen.

Il suo vantaggio è stato di 59 centesimi sulla connazionale Kathrin Zettel, che nella seconda manche ha messo il turbo scavalcando Brignone e stabilendo il record assoluto di podi ad Aspen, ben 9, in totale arriva a 47 e a 21 in gigante. Per quanto riguarda l’Italia, non durava solo per Federica il digiuno di piazzamenti fra le prime tre tra i pali larghi da quella gara di Schladming, ma per tutta la squadra femminile, che anche oggi come a Sölden si è comportata collettivamente molto bene: decima Manuela Moelgg che ha rimontato dieci posizioni nella seconda parte di gara, quindicesima Irene Curtoni, diciannovesima Marta Bassino malgrado i tantissimi errori commessi, ventunesima Elena Curtoni, venticinquesima Francesca Marsaglia, l’unica forse a deludere, e ventinovesima un’altra giovane di belle speranze, Nicole Agnelli.

Tornando al resto del mondo, quarta la slovena Tina Maze subito ritrovata anche tra i pali larghi dopo il trionfo in slalom a Levi, quinta l’austriaca Michaela Kirchgasser che è al miglior risultato in gigante degli ultimi cinque anni, settima la tedesca Viktoria Rebensburg alla quale per ora manca qualcosa per poter puntare al podio, ottava ancora un’austriaca (quattro nelle prime otto!), Elisabeth Görgl, ritrovata anche in questa specialità, nona la norvegese Nina Løseth, che eguaglia i risultati ottenuti tra i pali larghi a Lienz e a Åre lo scorso inverno rimontando quindici posizioni.

E le due vincitrici di Sölden? La statunitense Mikaela Shiffrin limita i danni con un sesto posto grazie a una parte centrale e finale di seconda manche strepitosi, i tanti errori condannano invece Anna Fenninger alla dodicesima piazza e all’interruzione della striscia di successi consecutivi in gigante, che si ferma a cinque. Male la svizzera Lara Gut che malgrado la voglia di spaccare tutto non ha mai trovato il ritmo e non è andata oltre il ventiduesimo posto. Nella classifica generale comanda Zettel con 26 punti su Shiffrin e domani il duello tra queste due potrebbe proseguire nello slalom in attesa dell’inizio della stagione delle gare veloci.